A LETTER TO MR MARK ZUCKERBERG. (con traduzione)
* TRADUZIONE ITALIANA SOTTO.
Dear Mr Mark Zuckerberg,
I assume that you feel, rightly so, a great deal of sympathy for the more than 6 million Jewish victims of the Holocaust, as well as for the countless innocent victims of European Pogroms against the Jews in history. So do I, Sir.
As you Mr Mark Zuckerberg, a Jew yourself, very well know, those atrocities were carried out and enabled in large amounts thanks to some of the most vile and repellent human beings on earth: The Anonymous Informants. That scum of the earth would inform the persecutors with the identity and whereabouts of Jewish families, often in exchange for money. The rest of the story, as you know Mr Mark Zuckerberg, was pure horror visited upon those innocent Jews.
So, fast forward some 80 years in History, and here we have your Corporation, Facebook, that took the world by storm. And, Mr Mark Zuckerberg, lets keep the right proportions between the immense tragedy that I mentioned before and the petty abuse that you, Mr Mark Zuckerberg, allow daily in the way your Social Network operates.
But, unfortunately Mr Mark Zuckerberg, it is a sad reality that your Facebook makes very large use of Anonymous Informants, vile people that in principle, but certainly not in substance, are identical to the vile and repellent human beings that were grassing on innocent Jews in the Nazi era.
I often publish well documented critiques of modern western women, and sometimes add some mild gibes. Every single time, an Anonymous vile Informant (likely a woman) grasses on me with your Team. Then my Facebook page gets shut down. Fair enough, obviously your Company does not tolerate dissent of this sort, ok. You, Mr Mark Zuckerberg, are the boss and you make the rules.
I accept that, but what I cannot accept is your extensive use of Anonymous vile Informant Users against other users. Yes, Sir, Facebook does it, and it resonates ominously of practices that 80 years ago sent innocent Jews and others to the Gas Chambers. This is a moral point, Sir, if you get it.
I am therefore formally asking you, Mr Mark Zuckerberg, that from now on, whoever and for whatever reason informs your Team against some user’s content on Facebook, he/she be, at the very least, made known to the Facebook user he/she grassed on. Unless, of course, the accused user is a person or party with a known history of using/advocating physical violence or terrorism.
Allowing at Facebook that a person be informed on by Anonymous vile Informants, is not just an insult to millions of innocent Jews of the past, but to the very concept of human decency.
In universal Morals, it’s not quantity of wrong that counts, but the principle. I am sure that you, Mr Mark Zuckerberg, understand this.
Yours Faithfully,
Paolo Barnard, Journalist, Italy. (PLEASE DO CIRCULATE)
TRADUZIONE:
Caro Signor Mark Zuckerberg,
Presumo che lei senta, giustamente, molta compassione per gli oltre 6 milioni di ebrei vittime dell’Olocausto, così come per la infinite vittime innocenti degli storici Pogrom contro la razza ebraica in Europa. Anch’io ho questi sentimenti.
Come lei da ebreo sa assai bene, Signor Mark Zuckerberg, quelle atrocità furono commesse anche grazie agli umani più vili e repellenti di sempre, cioè gli Informatori Anonimi. Questa feccia della Terra forniva ai persecutori i nomi e la localizzazione delle famiglie ebraiche, spesso in cambio di denaro. Il resto della storia, come lei ben sa Signor Mark Zuckerberg, fu orrore contro quegli ebrei innocenti.
Ora salti in avanti 80 anni, e abbiamo la sua Corporation, Facebook, che ha ‘rapito’ il mondo. Ma manteniamo le proporzioni, Signor Mark Zuckerberg, fra la tragedia di cui sopra e il minor abuso che lei, Signor Mark Zuckerberg, permette ogni giorno nel modo in cui il suo Social funziona.
Ma è un triste fatto, Signor Mark Zuckerberg, che il suo Social fa largo uso d’Informatori Anonimi, gente vile che in principio, ma non nella quantità, sono identici agli umani vili e repellenti che durante il Nazismo facevano le soffiate contro gli ebrei innocenti.
Spesso io pubblico ben documentate critiche alle donne occidentali moderne, e vi aggiungo qualche frecciatina verbale. Ogni singola volta un Informatore Anonimo (quasi certamente una donna) fa la spia su di me col vostro Team, e la mia pagina viene chiusa. Bè, ovviamente la sua Company non tollera questo tipo di dissenso, lei Signor Mark Zuckerberg è il capo e lei fa le regole.
Ma ciò che non posso accettare, è il vostro uso massiccio di questi Utenti Informatori Anonimi contro altri utenti. Sì, Signor Mark Zuckerberg, Facebook lo fa, e ci riporta una eco orribile di pratiche che 80 anni fa spedirono ebrei e altri innocenti alle Camere a Gas. Questo è un punto morale, Signor Mark Zuckerberg, non so se sta capendo.
Per tutto ciò, io le chiedo formalmente, Signor Mark Zuckerberg, che da ora in poi chiunque e per qualsiasi motivo faccia la spia col vostro Team contro i contenuti di un altro utente, sia, come minimo, reso noto all’utente Facebook contro cui ha segnalato. A meno che, ovvio, l'utente segnalato non sia una persona o partito noti per precedenti di violenza fisica o esaltazione della stessa, o del terrorismo.
Permettere a Facebook che una persona sia segnalata da Anonimi e vili Informatori non solo è un insulto alla memoria di milioni d’innocenti ebrei del passato, ma anche allo stesso concetto di decenza umana.
Nella Morale universale, non è la quantità del male che conta, ma il principio. Sono certo che lei, Signor Mark Zuckerberg, questo lo capisce.
Cordialmente,
Paolo Barnard, Giornalista, Italia. (PER CORTESIA FATE GIRARE)
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