mercoledì 15 novembre 2017

Le vere fake news

Della tizia col telefonino che passa a fianco a una persona distesa per terra dopo un attentato, non me ne frega niente, può andare a farsi friggere. Semmai mi può interessare delle false immagini, dei falsi video, che hanno creato ad arte le guerre contro l'Iraq e la Libia, o che ci hanno costretto a creare centri di accoglienza per pseudo migranti. Queste sono fake news che trovano Rai e Sky e La7 in prima linea nel trasmetterle 24 ore su 24: servono, queste falsità, a creare senso di colpa, e fornire il consenso oggi, cosi che non ci siano più persone che si recano, di solito di sabato pomeriggio, davanti ad ambasciate per protestare: e contro chi, direte voi? Ma ad esempio sapere che cavolo fanno a Dacca o ad Algeri , visto che arrivano loro concittadini qui sulle nostre sponde e, non ci è dato sapere che laggiù ci siano guerre; oppure davanti all'ambasciata degli Usa e della Gran Bretagna, per sapere come mai George W. Bush o Tony Blair non sono ancora stati processati, insieme all'amico Colin Powel (quello con le ampolline in mano) e ad altri, per la guerra in Iraq. Di queste cose, che ci hanno riguardato e ci riguardano, ci sono state date notizie false, e quando si è scoperto che i filmati e tutto quanto era stato costruito a tavolino, ecco che sono scomparse dai media, e non se ne parla più. Però gli effetti li abbiamo e li stiamo subendo, ancora oggi. L'effetto dei migranti sulla nostra società c'era e c'è ancora, tangibile e non solo percettibile. Di più: il fatto di venire distratti dai continui sbarchi, dai fatti criminali che costoro compiono ogni giorno, impedisce alle persone di chiedere conto al governo e alle autorità preposte: al governo non puoi chiedere come mai non pensa agli italiani; alle autorità preposte alla tutela dell'ordine pubblico ti senti rispondere che "fanno quello che possono" o che "sono stati invitati a non intervenire" (quando non ti senti rispondere che non vogliono creare discriminazione: ad esempio non rivelando subito etnia o nazionalità o religione dei sospetti arrestati, anche il flagranza di reato). Ma ci sono state e ci sono fake news con effetti peggiori e ,secondo me, sono quelle che hanno creato e portano agli economicidi (termine questo coniato da una persona che, dopo il il suo recente comportamento sgarbato, non voglio più nominare) o anche agli economisuicidi (questo termine, salvo errore, l'ho creato io). Quando tu io o altri, abbiamo donato due euro o dieci euro o cento euro, per i terremotati di là o di lì o di laggiù, ma mettiamo sempre nel nostro territorio devastato sia dai disastri della natura cui aggiungiamo quelli dell'uomo italiano, noi abbiamo ,di norma, ritenuto che domani o dopodomani o fra una settimana, quelle persone colpite dalla sciagura avrebbero ricevuto i soldi e ne avrebbero disposto nel modo ritenuto più idoneo. Invece si viene a sapere che la banca X effettua la raccolta,e i soldi vanno nella sua pancia: dopo di che ,come sarebbe avvenuto nel caso de L'Aquila , c'è una persona Y incaricata di vagliare le varie richieste delle persone terremotate che ,se non ho capito, avrebbero avanzato richiesta di aiuto: Motivo? Un complesso sistema che prevedeva la costituzione, con quei soldi, di un Consorzio finanziario con un Fondo di garanzia. Un progetto di microcredito con enti locali, banche e Caritas, con costi di gestione alti e tempi lunghi di attuazione. In sostanza, ai terremotati in quanto tali, nemmeno un euro. Ma finanziamenti a singoli progetti coordinati e coperti dal Fondo di garanzia.  (fonte http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/Il-buco-nero-della-beneficenza/ ) In poche parole tutto soggetto a eventuali progetti e non, come nei presunti 5 milioni di euro donati attraverso sms e raccolte varie, divisi per il numero dei terremotati: motivo questo che porterebbe le persone presuntuose, puntigliose, saccenti, e spaccacazzo come me , a dubitare di ogni persona che in tv o attraverso i media mi/ci invita a donare. No! Se per caso io o altri parenti amici o conoscenti, ci mettiamo d'accordo e raccogliamo ,che so, duemila euro, li prendiamo e li mandiamo a qualcuno che sappiamo è stato colpito dal disastro, o alla mala parata li doniamo al Sindaco, o al Comune: ma è sempre meglio darli a qualcuno fisicamente, non sia mai che qualche figlio di cane li storna o li sottrae dal c/c del Comune o ne cambia la destinazione d'uso. Ora ditemi che non è una fake news , seppure a scoppio ritardato, quella che ci fa credere che i nostri soldi hanno aiutato i terremotati de L'Aquila: secondo me fa il paio con quelle notizie che ti fanno credere che ci "sono i soldi per fare impresa", salvo poi scoprire che devi avere un sacco di requisiti, e anche in presenza di quelli, scopri che ci passano mesi, se non anni, prima non tanto di avere eventualmente il credito, ma di ricevere risposta, di sapere se la tua domanda è stata o meno accettata: quando,occhio, oltre al danno arriva la beffa, e cioè ti danno i soldi ma poi cambiano dei parametri o qualcosa per cui, prima ne avevi diritto, ma dopo non più e devi restituire. Qualcosa del genere succede ed è già successo come è scritto qui  http://www.lanuovasardegna.it/alghero/cronaca/2015/07/17/news/alghero-gli-albergatori-sui-fondi-ue-da-restituire-intervenga-la-regione-la-soluzione-extragiudiziaria-1.11791149
Che dite ? Può bastare? No? Senza andare a cercare i miei amici falliti che sono morti di tumore o di crepacuore, possiamo ricercare , ognuno nella propria vita e proprie conoscenze persone che sono state illuse da false informazioni circa la possibilità di salvare le proprie attività e la propria famiglia ? Credo di sì, come quando io ho creduto alla seconda possibilità, cosa che mi è stata negata, al pari di poter aprire un c/c. Tralascio tutti i fanfaroni e tromboni che, anche ieri e ieri l'altro, in occasione della partita della vita, hanno lanciato accuse sulla ripresa, che sappiamo che non c'è, sulle analogie che ci sarebbero tra una nazione con il culo per terra (cioè l'Italia) e una nazionale (sempre la nostra)che non vince: la mia osservazione, in sintesi, è stata che come sempre si indica il fuoco, il danno, mai una volta che si suggerisca il rimedio; nessun caso ,citato da chicchessia ,di una realtà nel panorama italiano che, grazie ai rimedi e ai suggerimenti di questi Soloni, si sia ripresa o sia nata ex novo; alla luce di questo , se ci fosse un partito qualsiasi che indicasse tempi e modi e che cosa fare, sarebbe forse da votare, ma mi pare che si rimane sempre nel vago; abbassare le tasse? perché non dare la possibilità di generare stipendi? perché invece di pignorare e mettere all'asta beni mobili e immobili, utilizzare le ganasce fiscali o bloccare i c/c, si dà la possibilità alle persone di mettersi in regola? e non lo si fa certo dicendo a una artigiano o commerciante di rateizzarsi 200mila o 300mila euro in 72 rate, perché ciò dimostrebbe che i nostri politici o i loro esperti, oltre a non conoscere il prezzo di un kg di pane o di un litro di latte, non sanno come si gestisce e si fa funzionare un'azienda, seppure piccola. Concludo : i vari Soloni, sia del web che dei partiti, sono tutte persone che non hanno problemi a unire il pranzo con la cena e si permettono pure di offrire,consigli o soluzione ,sbagliate...tanto non sono loro a dover dare soldi al fisco o a dover pagare,in nero, un operaio (perché non hai i soldi per poterlo assumere). 

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