Anch'io mi unisco al coro di coloro che sono dispiaciuti per la prematura morte di Lucio Dalla. Dico prematura per gli anni di vita che, in teoria, oggi puoi vivere. Conosco persone di 90 e più anni che camminano con le loro gambe e non hanno nessun badante, uomo o donna, che gli scuce soldi o gli porta via il patrimonio
al massimo hanno una colf. Tornando a Dalla e alla sua musica ritengo che sia lui che noi abbiamo avuto soddisfazione, lui economica e personale, noi di intrattenimento. Forse sono troppo presuntuoso e mi riallaccio alle parole di Lennon ,salvo errore, che sorrideva quando alcuni giornalisti o fan cercavano a tutti i costi dei messaggi all'interno delle loro canzoni, mentre lui e Paul si dicevano : che ne dici se ci facciamo un'altra piscina? E giù a scrivere un altro brano. Quindi per me la musica, di chiunque, Inti Illimani compresi o altri musicisti con etichette politiche appiccicate, è un piacere che mi permette di sognare, distrarmi, caricarmi: se poi contiene pure dei messaggi e li riesco a leggere, va bene. Diversamente niente è meglio di una buona conversazione purchè non sia a pagamento. Infatti, e ora parliamo d'altro, mi dispiace sapere che ancora oggi ci sono delle notizie che ,per essere riferite nella loro integrità e completezza, devono essere pagate. Cioè devi essere abbonato a un sito o a un giornale. La cosa secondo me è grave nel momento in cui chi le scrive è persona che, se proprio non vuole fare la rivoluzione tende, per quanto ne so , a rimarcare la propria autonomia intellettuale e ritiene di essere al di fuori del palazzo del potere, lontano dai poteri forti massonici o bancari o militari. Ovvero trattasi di persona che ,pur avendo un orientamento politico tuttavia è critica e distaccata nel fornire informazioni, citare le fonti, effettuare ricerche e indagini . So che queste cose costano tempo e anche denaro: ma se chi vi scrive invita le persone a giudicare e a valutare con la propria testa, sprona le persone a votare per tizio piuttosto che caio, ecco che deve sapere che se viene letto poco, se le sue osservazioni e articoli raggiungono uno sparuto gruppo di internauti, allora il tanto e auspicato cambiamento sarà di là da venire. Al contrario se si richiede di effettuare dei versamenti e dei contributi volontari, la cosa cambia aspetto; se nel sito o blog vendi dei tuoi libri o dvd, è già diverso che chiedere un abbonamento. Da dire che non so se chi è abbonato poi possa diffondere ,con copia e incolla o via email, gli articoli del sito. In ogni caso ne faccio, da presuntuoso quale sono, una questione di principio: le idee devono viaggiare e diffondersi liberamente: da cristiano sui generis il vangelo te lo regalo, non è che te lo faccio comprare, ci mancherebbe. Non è che per invitarti o convincerti di qualche mia idea o convinzione ti dico che "il mio corso ti costa...che so 500 euro da versare in anticipo". Anzi, scambiamoci idee e gratis. Se pensiamo al patto di stabilità o ai vari cambiamenti che il governo Monti e la Ue stanno attuando alle nostre spalle o di cui comunque si conoscono solo ciò che i vari tg di regime diffondono, mi fa pure rabbia sapere ,per vie traverse, che alcuni giornalisti e opinionisti di talento, scrivono cose interessanti e ben argomentate che però,come dei tesori preziosi rimangono nascosti. E perchè? Perchè per leggerli devi pagare. Se poi a ciò aggiungiamo che manca un progetto, un piano, qualcosa di alternativo e valido da proporre e da discutere, magari con il metodo di Grillo dove ognuno conta uno, dove il mio parere vale quanto il tuo, ecco che ci troviamo con le unghie spuntate, senza artigli. E' un peccato nascondere i propri talenti.
Nessun commento:
Posta un commento