mercoledì 7 marzo 2012

Perchè non si re-agisce

Perchè non si reagisce e non si fa niente per cambiare le cose? In effetti stasera c'è Barcellona contro non mi ricordo chi, su Rai 2 alle 20 e 30 o giù di lì, e forse ci saranno altre partite in altrettanti canali, magari in quelli a pagamento tipo Sky. Ecco che il piano è svelato
e lo abbiamo capito così bene che riteniamo di non poter far nulla o assai poco per essere davvero incisivi nella società. Ragion per cui preferiamo pensare a procurarci la cena, a cambiare qualche vestito unto e bisunto, a portare le scarpe dal calzolaio, e di recente per i più distratti c'è anche da riflettere se usare o meno l'auto tutti i santi giorni. Il messaggio lanciatoci è quello che a scuola,nel mio caso a metà anni sessanta, già alle elementari passava, ovvero ognuno per se e Dio per tutti. Oggi convinti non solo dai media tradizionali ma anche da internet, ciò che viene fuori è quasi l'invito che, con voce rassicurante, potrebbe rivolgerci un sacerdote, di "pensare a te stesso/a e alla tua famiglia": tu pensa a loro, e lascia la politica,che è una cosa sporca, agli altri. Dato che i media influenzano i cervelli o ciò che ne rimane, il sacerdote come minimo sarà di fede cattolica, e non sarà un protestante o un pope o un musulmano o un mormone o un buddista o un maestro zen, a suggerirci qualcosa: a proposito avete mai visto o sentito o letto di qualche giornalista che su temi quali aborto, economia,omicidi, politica interna o internazionale, o su qualche cosa che sia di interesse collettivo abbia mai intervistato qualche persona che non abbia l'etichetta di cattolico? E anche in quei casi in cui si vede "il prete", come mai è quasi sempre lo stesso prete che vive, di solito, ben protetto e nutrito, piuttosto che il "famoso prete che vive in trincea"? Per esperienza so che alcuni di questi preti che stanno in trincea vogliono e fanno di tutto per liberarti, in tutti i sensi, da catene quali quelle degli usurai, dei prevaricatori, fornendoti tutto l'aiuto possibile per fare in modo che tu, uomo o donna che sia, possa finalmente camminare con le tue gambe: in poche parole devi liberarti del suo aiuto. Ma ci sono anche quelli che sembra vogliano vederti tutti i giorni, che abbiano (loro) bisogno di vedere le tue sofferenze, quasi che queste giustifichino la loro esistenza,la loro missione salvifica: e sono i peggiori. Occhio perchè di figure così ce ne sono molte, e non sono solo sacerdoti o suore cattoliche, ma molto spesso amici, familiari, politici, che in tal modo intervengono in maniera pesante e pressante, nella nostra vita. Detto questo, per dovere di cronaca, il non agire trova radici nella convinzione di essere più che certi che non si potrà fare niente di positivo per gli altri, per cui si prova a esserlo per se stessi. E il fatto di godere di piccole soddisfazioni giornaliere o passeggere, inganna la mente con la convinzione di aver raggiunto un piccolo successo: è la regola dei piccoli passi o del daruma. O quella della nonna che risparmiava un centesimo qui e uno là, con l'idea non del tutto errata, che "molti pochi fanno uno assai": ed ecco che i centesimi si trasformano in euro. Così un buon pranzo o una cenetta, anticipo di qualche giusta soddisfazione sessuale, ci suggeriscono che i nostri sforzi vengono ripagati al pari dei nostri appetiti. Ed ecco che la logica vuole che si preferisca il contatto delle pelli a quello di una tastiera, lo sguarod di due occhi verdi o nocciola a quello di un monitor che di colori ne ha fin troppi: e poi di là oltre il monitor in effetti non c'è nessuno. Se ci fosse davvero qualcuno le cose sarebbero cambiate da tempo, anzi, non saremo nemmeno a questo punto se...: certo,se Cristo fosse sceso dalla croce, se non fossimo entrati nella Unione europea. Ma ormai appare tardi per compiere analisi legate esclusivamente al passato o per comprenderlo e mi sebra preferibile concentrarsi sul presente e pensare al futuro. Sempre anni fa avevo chiesto se qualcuno fosse disposto a chiedere a professori, docenti,esperti, o a chiunque potesse e volesse fornire idee su come cambiare la situazione economica e sociale della nostra nazione: per precisione ricordo che c'era ancora Ciampi che accarezzava le bare avvolte dalla bandiera, e che sempre lui invitava gli imprenditori italiani a non avere paura della Cina e anzi a investire laggiù. In merito riporto il sunto di un articolo di Maurizio Blondet, che riporta anche lui quanto scritto su Herald Tribune (mi pare si scriva così:l'articolo lo potete cercare,è recente, e leggere su rischiocalcolato.it): in poche parole in alcune società miste tedesco-cinesi, il socio tedesco viene "messo" in condizioni o se preferite "invitato" a lasciare la società, a vendere le proprie quote; si tratta di aziende tedesche che cercano partnership o accordi con aziende cinesi, cui vengono in pratica, al momento della liquidazione, cedute tecnologia o come si diceva una volta brevetti e conoscenze , per ritrovarsi dopo in competizione con il vecchio socio con l'ex socio cinese in mercati internazionali, e con loro,i cinesi, che producono a costi assai più bassi e concorrenziali. Quando cercavo "lumi" e chiamavo a modo mio a raccolta idee e cervelli, era anche il periodo ,mai finito da noi in Italia, delle ispezioni delle fiamme gialle, che ovviamente toccavano la lavanderia sotto casa, il panificio all'angolo, il grossista di laterizi, la piccola concessionaria, il carrozziere , più tutti quelli che nascondono i soldi all'estero, ovvero il barista che fa lo scontrino che tu non ritiri, piuttosto che il venditore di ricci in spiaggia: ma ai vari quotidiani ricchi di aiuti statali , ciò vuol dire che si sta facendo la lotta giusta agli evasori fiscali, che sono colpevoli di far restare la nazione italiana indietro. E via a citare che cosa si fa all'estero, negli Usa ovviamente, contro gli evasori: e si riferiscono a un paese con milioni di disoccupati o di persone che vivono male. Erano i tempi in cui riportavo proprio articoli di Blondet: notate che anni dopo, anche l'anno scorso mi pare, diversi servizi tv di rai 3, parlavano dei tour promossi da agenzie immobiliari americane con tanto di potenziali acquirenti di case pignorate. Ebbene queste e altre informazioni Blondet le aveva già nel suo sito ben prima del 2008. Non mi fregio di essere giornalista, anzi scrivo da cani, ma alcune idee credo di averle anch'io: purtroppo oggi come allora si parla del problema e mai delle soluzioni. Si usano termini tecnici che vanno bene per gli addetti ai lavori, e anche in quel caso si resta a osservare il problema e non si propone nessuna soluzione. Ieri qualcuno a Ballarò ha perso l'occasione con il viceministro Grilli, quando gli è stato fatto notare che i due miliardi e mezzo dati a una banca di affari americana Morgan Stanley ai primi di gennaio scorso, potevano non essergli dati in quella data,ma potevano essere utilizzati in maniera diversa spalmando il debito dovuto:fin qui lo standard, il politicamente corretto, le frasi di circostanza. Ma se invece fossero scesi tutti con i piedi per terra e avessero citato il buon padre di famiglia che prima dà da mangiare ai figli e poi paga l'affitto?Per estensione di ragionamento, prima pensiamo a far mangiare i nostri cittadini e poi pensiamo al resto, prima facciamo assumere e diamo lavoro ai disoccupati, poi pensiamo al patto di stabilità e ad altre cose che , come minimo vanno discusse con tutti gli italiani; prima pensiamo a mettere in sicurezza il paese e poi pensiamo agli aerei da guerra e alle Maserati eccetera eccetera eccetera. Quindi allora tra il 2005 e il 2008 ad esempio quando riportavo gli articoli di Blondet, da cui tra l'altro ero stato autorizzato visto che non mi piace riportare articoli spacciandoli per miei quando,appunto, non lo sono, riportavo mie osservazioni e notavo che la gente era spesso troppo presa da Saddam, Osama, Bush ,il Papa : oggi quelle stesse persone sono costrette a ignorare i miei inviti, pur comprendendo la situazione, perchè la pressione fiscale e il disagio economico sono insopportabili e le costringono a dover pensare in primis a esigenze pratiche e primarie. Per altri invece non c'è problema: il megaprof da migliaia di euro al mese o il famoso primario o la penna d'oro o il generale in pensione, non hanno di questi problemi e i più anziani avranno provveduto con donazioni tra vivi o con fondi famiglia e in ogni caso non hanno problemi ad arrivare a fine mese o a mettere carburante. Per gli altri invece capisco la situazione , capisco che i tradimenti subiti ad opera di Berlusconi e Bersani, nonchè le incertezze di Di Pietro , siano ferite inguaribili: infatti il problema sarà se si faranno o meno elezioni, se si potrà tornare ad avere voce e che tipo di voce si potrà esprimere: ad oggi è stonata, non conta un tubo, esprime solo persone volute dalle segreterie dei partiti. In più non si tiene conto delle richieste di referendum e chi c'è adesso non gradisce interferenze di quel tipo. Quindi ?Non lo so.   

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