Università. Mai a memoria di uomo vinse un non raccomandato.
Giuseppe Sandro Mela.
2019-06-28.
Mai, assolutamente mai, nell’università italiana un non raccomandato ha vinto un concorso.
I titoli presentati equivalgono a carta straccia. I riconoscimenti esteri sono titolo di demerito: sono la prova evidente che il non raccomandato ha una sua personalità scientifica di rilievo che gli altri concorrenti non hanno.
Non facciamo nomi e cognomi, per ovvi motivi, ma due anni or sono l’apposita commissione non ammise nemmeno alle graduatorie di abilitazione al concorso universitario un nostro scienziato italiano che, per ironica coincidenza, nel mentre riceveva la notifica di reiezione dall’Italia, era stato nominato rettore di un prestigioso ateneo straniero.
Si formano circoli chiusi, ove si entra solo per cooptazione: nel loro interno i membri si incensano vicendevolmente, si elargiscono l’un l’altro titoli ed onorificenze, affermano ad alta voce di essere il meglio che il mondo scientifico possa esprimere.
Anni fa una buonanima fece chiamare a telefono molti direttori di grandi dipartimenti universitari: un madrelingua inglese annunciava loro che avevano vinto una prestigiosa onorificenza americana. Su cento e passa intervistati, riuscirono a balbettare qualcosa in un numero che può essere contato sulle dita di una mano.
«Il rettore di Catania, Francesco Basile, e altri nove professori sono stati sospesi dal servizio dal Gip»
«Sono indagati per associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta. Al centro delle indagini su ‘Università bandita’ della Digos coordinate dalla Procura etnea 27 concorsi»
«L’ordinanza applicativa della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio emessa dal Gip di Catania, su richiesta della locale Procura distrettuale, è stata eseguita da personale della polizia di Stato»
«I nove docenti destinatari del provvedimento sono professori con posizioni apicali all’interno dei Dipartimenti dell’università di Catania»
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A sentenza andata in giudicato ci aspettiamo l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Nota.
Ironia del destino. I professori corrotti saranno giudicati da magistrati: si pensi soltanto a cosa è successo al Consiglio Superiore della Magistratura.
Se non fosse una tragedia la si dovrebbe definire una farsa.
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«Il prof. Mario Monti ha al suo attivo ben 13 pubblicazioni, avendo ricevuto un totale di una, dicansi una, citazione. La maggior parte dei Suoi lavori é stata pubblicata su il «Giornale degli Economisti e Annali di Economia», che non sono mai stati citati nemmeno una volta proprio da nessuno. ….
Come ha fatto a passare il concorso a cattedra?
Come ha fatto a diventare il rettore della Bocconi?»
Il rettore di Catania, Francesco Basile, e altri nove professori sono stati sospesi dal servizio dal Gip. Sono indagati per associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta. Al centro delle indagini su ‘Università bandita’ della Digos coordinate dalla Procura etnea 27 concorsi. Sono complessivamente 40 i professori indagati degli atenei di Bologna, Cagliari, Catania, Catanzaro, Chieti-Pescara, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Padova, Roma, Trieste, Venezia e Verona.
L’ordinanza applicativa della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio emessa dal Gip di Catania, su richiesta della locale Procura distrettuale, è stata eseguita da personale della polizia di Stato. I nove docenti destinatari del provvedimento sono professori con posizioni apicali all’interno dei Dipartimenti dell’università di Catania. La polizia di Stato sta eseguendo 41 perquisizioni nei confronti dei 40 professori indagati.
L’inchiesta, denominata ‘Università Bandita’, nasce da indagini avviate dalla Digos della Questura di Catania su 27 concorsi che per l’accusa sono stati ‘truccati’. E in particolare riguardano l’assegnazione di 17 posti per professore ordinario, quattro per professore associato e sei per ricercatore. Ulteriori particolari saranno resi noti durante un incontro con i giornalisti che si terrà alle 10 nella sala stampa della Procura di Catania.
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