Elezioni europee. Voto per sesso e per condizioni economiche.
Giuseppe Sandro Mela.
2019-06-12.
Ixè ha rilasciato due interessanti stratificazioni del voto elettorale alle elezioni europee.
La stratificazione per sesso non evidenzia differenze significative nella composizione per sesso dei voti conferiti ai partiti.
Diventa invece di grande interesse la valutazione degli astenuti, che sono poi il 43.9% del Corpo Elettorale.
Il 34.5% sono maschi ed il 52.8% sono femmine.
È cosa abbastanza diffusa che le femmine siano meno propense dei maschi a recarsi alle urne. Una differenza di quindici punti percentuali circa è tuttavia molto alta.
Questo dato potrebbe suggerire qualche falla nel modo con cui i partiti politici si presentano alla gente. Se la tentazione i cercare di captare i voti prima confluenti su altri partiti è davvero grande, quello degli astenuti è un enorme serbatoio di voti potenziali.
Quando si prendono in considerazione le classi di reddito, il Partito Democratico conferma di essere il partito dei ricchi e delle banche. Nella classe di reddito ‘inadeguate’ il PD conquista appena il 13.1% dei consensi.
M5S invece raccoglie il 22.9% dei voti nella classe ‘accettabili’ ed il 17% tra le ‘inadeguate’.
Lega al contrario primeggia tra le classi ‘accettabili’ (38.3%) per raggiungere in quelle ‘inadeguate’ addirittura il 40.3% dei consensi, confermandosi così come il partito che tutela le esigenze del popolo lavoratore.
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