Quando la Cina fa sul serio .
Giuseppe Sandro Mela.
2018-05-12.
«The hashtag “boycotting Balenciaga’s discrimination toward Chinese” attracted more than 19.3 million page views on China’s official Sina Weibo microblog as of press time.»
«Violenta lite tra clienti da Printemps, nel corner del marchio di lusso Balenciaga, dove erano in coda decine di clienti, in attesa di acquistare l’utimo paio di sneakers del brand. Due donne cinesi hanno raccontato di essersi viste superare nella coda da altre persone e, quando il figlio di una delle due è intervenuto per far valere le ragioni della donna, è stato aggredito e bloccato dal personale di sicurezza dei grandi magazzini. Attimi di panico e di agitazione nel tempio del lusso parigino. In molti hanno registrato video, presto diffusi su Weibo, il Twitter cinese, scatenando un incidente diplomatico. Il marchio è infatti stato accusato di razzismo e sui social cinesi è diventato virale il video con l’invito a boicottare i prodotti della casa di moda francese, molto conosciuta e apprezzata dalla ampia clientela cinese: un fatto che ha costretto Balenciaga e Printemps a scuse ufficiali. «Ci scusiamo con i clienti coinvolti e ribadiamo il nostro impegno a rispettare ogni cliente» ha fatto sapere il brand, mentre i grandi magazzini hanno garantito una formazione più attenta per i propri dipendenti.» [Fonte]
*
Printemps è una catena di grandi magazzini francesi, che a Parigi hanno sede in Boulevard Haussmann, ma sono diffusi in tutta la Francia ed anche all’estero.
Balenciaga era stato uno stilista spagnolo, adesso mancato, di risonanza mondiale, con Oscar de la Renta, André Courrèges, Emanuel Ungaro, e Hubert de Givenchy.
Tanto per dare una dimensione, le Décolleté Knife sono vendute a 1,495 euro, mentre le Décolleté Knife Tweed sono regalate a 895 euro, le Pantascarpe sono cedute a soli 2,250 euro. Ma nessuna paura: la Maison esegue anche scarpe su misura. Consegna discreta.
* * * * * * * *
Orbene.
Tutti sanno come l’agiografia liberal dipinga i pochissimi turisti cinesi che riescono ad andare all’estero, fuggendo da un paese misero e sconsolato, si devono portare la ciotola di riso da casa per sopravvivere.
Si potrebbe dire: mica poi tanto poveri questi cinesini. E 135 milioni di persone non sono poi così poche.
*
La notizia di quanto accaduto si è sparsa in modo virale.
Tutti i giri turistici hanno eliminato per i cinesi le visite ai Printemps ed ai negozi che vendono il marchio Balenciaga.
In Cina i negozi che trattavano quel Brand non ne vendono più nemmeno un paio di scarpe a regalarlo e li stanno rendendo alla Maison.
Attenzione! I cinesi non sono come gli occidentali e, si badi bene, non si è mosso il Governo. Quelli hanno il testosterone nelle vene.
Paris department store Printemps stood accused of racism on Thursday after a salesclerk allegedly insulted Chinese customers in a dispute over queue-jumping run amok, with security staff handling the situation less than perfectly.
A Balenciaga salesclerk in Printemps insulted Chinese customers in the queue, telling them to get out and never return to buy shoes, WeChat user paizhao zhuli posted on Wednesday.
The bizarre incident erupted when a Chinese woman criticized five foreigners for jumping the line, paizhao zhuli claimed.
One of the jumpers pushed the woman away and threatened to punch her. When her son jumped to her defense, he was beaten to the ground by the group, paizhao zhuli alleged.
A store security guard arrived and dragged the man away as he was being beaten, according to a four-second video circulated on Chinese social media and YouTube.
Printemps issued a statement on its Instagram Thursday morning saying that its staff had taken immediate action to restore calm and the store was now trying to understand more about what happened.
In the statement, Printemps said it was “sorry for the altercation between the two customers which took place in the queue at the launch of a collector’s item.”
The statement failed to satisfy some Chinese internet users, who crowded onto the Instagram pages of Printemps and Balenciaga alleging racism and demanding the companies make a more sincere apology.
The hashtag “boycotting Balenciaga’s discrimination toward Chinese” attracted more than 19.3 million page views on China’s official Sina Weibo microblog as of press time.
Reached by the Global Times late Thursday, Balenciaga declined to comment on the incident, saying the customer service department had not received any official statement.
Nessun commento:
Posta un commento