mercoledì 15 gennaio 2014

Siamo già arrivati qui !

Vignaiolo rischia multa e detenzione per essersi rifiutato d’inquinare il suo campo con i pesticidi

http://sapereeundovere.it“Un produttore di vino da agricoltura biodinamica non esegue il trattamento sistematico contro gli insetti che causano la flavescenza dorata, e ora rischia una multa di 30.000 euro e 6 mesi di reclusione. Succede in Francia, a Beaune…” Così recita il pezzo italiano che riprende una notizia pubblicata da Decanter.com e la prima domanda che è sorta spontanea è stata: questo viticoltore ha causato danni ai vigneti dei propri vicini? La risposta è no. Emmanuel Giboulot rischia una multa ingente e la detenzione senza aver causato nessun danno, anzi, per non avere eseguito i dettami di una legge che prescrive un inquinamento preventivo da insetticidi anche in mancanza di un effettivo pericolo.

Coca Cola e Pepsi usate come pesticida in India

Inserito da admin - 9 gennaio 2014
http://sapereeundovere.itLa  Coca Cola e la Pepsi, si sa, sono ottime per la pulizia della ruggine sul paraurti della macchina, ma per gli agricoltori in India, e’ ottima  anche come pesticida.
Gli agricoltori Indiani, hanno scoperto che la Coca-Cola e la Pepsi possono essere pesticidi a basso costo e che, quando viene spruzzato sulle colture,sono molto efficaci contro gli insetti.

C’e’ qualcosa nelle bibite che scoraggia i parassiti.
L’ Acido fosforico, per esempio, è molto acido e può funzionare come deterrente per i parassiti.
O forse è l’aspartame poiché esso come noto ha effetti collaterali neurologici nell’uomo, per cui può essere un pesticida spruzzato sulle colture.
Oltre ad essere utile come pesticidi quando spruzzati sulle colture, la Coca-Cola e la Pepsi possono essere utilissime a pulire le macchie di sangue, le incrostazioni del bagno e i pavimenti del garage.
fonte: http://www.naturalnews.com/News_000590_Coke_Pepsi_pesticides.html
fonte: http://www.naturalnews.com/News_000590_Coke_Pepsi_pesticides.html
TRATTO DA inmodonaturale.com

OGM: aumentano il rischio di sviluppare tumori, ma le lobby minacciano la stampa scientifica

Inserito da admin - 10 gennaio 2014
http://sapereeundovere.it/Uno studio shock, condotto per 2 anni dall’Università di Caen nella massima segretezza, ha testato gli effetti sulle cavie di un mais transgenico e di un pesticida prodotti dalla statunitense Monsanto. E per le cellule umane non è andata meglio.
La Francia e altri paesi hanno chiesto all’Unione di sospendere le importazioni del mais NK 603, non ancora coltivato in Europa come invece il Mon 810 e una patata.
All’indice anche regole e procedure inadeguate:
“Gli esami regolamentari sono su tre mesi e le grosse patologie, in particolare la morte dei topi per tumore, sopraggiungono al quarto mese”, spiega Joel Spiroux, presidente del comitato indipendente di ricerca e informazione sulla genetica Criigen, “Ciò significa che i test su tre mesi
sono inefficaci ai fini di valutare l’impatto sulla salute di una terapia o di un’alimentazione Ogm sulla durata di una vita”.
Sono 46 gli Ogm autorizzati da Bruxelles, per lo più importati, utilizzati per l’alimentazione animale e la fabbricazione di prodotti per l’uomo. L’obbligo di segnalarne la presenza scatta superata la soglia del 0,9 per cento.
La stampa scientifica nel mirino delle lobby a favore degli Ogm. E’ la denuncia di Gilles-Eric-Séralini, ricercatore specializzato nei rischi per la salute prodotti dal consumo di mais geneticamente modificato . In uno studio pubblicato da Food and Chemical Toxicology appena un anno fa Séralini aveva denunciato la comparsa di tumori in ratti nutriti con mais Ogm. Lo studio rischierebbe ora di essere ritirato dalla rivista, a capo della quale è arrivato un ex dirigente della Monsanto
Per l’eurodeputata Corinne Lepage si tratta di una vera minaccia per la salute:”Se questa rivista, che ha appena assunto uno degli ex uomini di punta della Monsanto, riuscirà a ottenere il ritiro dello studio, tutto il lavoro di Séralini non sarà praticamente mai esistito. Significa anche che le nostre richieste di condurre analisi sui rischi a lungo termine per la salute umana del consumo di Ogm e dei pesticidi cadranno nel vuoto”.
Oggi in Europa sono soprattutto le aziende produttrici a condurre test sugli Ogm. Le ricerche non superano quasi mai i tre mesi. Per Séralini, parte della responsabilità è delle stesse istituzioni europee:”Accusiamo la rivista di aver stretto accordi con la Monsanto, una compagnia che ha commesso frodi, oltre a evidenti errori nell’ottica di ottenere le autorizzazioni necessarie ai propri prodotti. Accusiamo anche la Commissione europea che considera validi solo questi dati”.
FONTE globochannel.com
http://www.stampalibera.com/?p=70348#more-70348 

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