(AGI) - Tel Aviv, 5 gen. - Una marcia pacifica di
30.000 richiedenti asilo africani si e' svolta a Tel Aviv per
protestare contro il rifiuto del governo israeliano di fornire loro lo
status di rifugiati, accelerando invece le detenzioni e i rimpatri.
"Siamo tutti rifugiati", e' stato lo slogan urlato dai manifestanti,
motivo di imbarazzo per un Paese costruito sulla base del diritto al
rientro di tanti ebrei perseguitati nel resto del mondo.
Nel mirino del corteo c'erano, in particolare, i settori politici che
si riconoscono nelle posizioni dell'ultraortodosso Eli Yishai, l'ex
ministro dell'Interno che nel 2012 fece deportare decine di migliaia di
migranti clandestini e che ha bollato la nuova protesta come
"antisionista" e i manifestanti come "infiltrati". "Lo Stato di
Israele", ha scritto sul proprio sito web Yishai, "dovrebbe mettere in
atto tutti i mezzi per rimpatriare questi infiltrati", che hanno "ormai
trasformato Tel Aviv in una citta' africana".
05 GEN 2014
ps.: questa notizia non l'ho vista nè sentita nei tg nazionali, ma forse ero distratto!
avrei gradito sapere cosa ne pensano i vari ministri, magari quello dell'integrazione, o qualche sacerdote della caritas o, perché no, il santo padre o qualche rabbino nostrano.
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