10 malattie spiritualmente trasmissibili
Il momento cari amici è arrivato:
finalmente qualcuno ha messo in parole lo strano disagio che pervade
ogni persona di buon senso di fronte a scenari di stucchevole new age,
percorsi iniziatici di dubbia sostanza, sfrenati shopping spirituali o
gare agonistiche tra chi pensa di avere l’aureola più luminosa.
Noi di Spaziomente, sempre più
concretamente attratti da sani e concreti scenari interiori e sempre più
insofferenti di fronte allo scempio offerto da movimenti
autoproclamanti spesso asserviti al denaro e al potere sul prossimo, ci
eravamo già esposti in passato su questo tema con due articoli:
In questi giorni abbiamo avuto modo di leggere un libro straordinario sull’argomento consigliato dagli amici dell’Associazione Per-Ankh: si tratta di Tra Cielo e Terra – Gli errori della Ricerca Spirituale e le Pretese Premature di Illuminazione, di Mariana Caplan. Un vero regalo.
Non solo. Sempre gli amici di Per-Ankh
hanno pubblicato sul loro blog una splendida sintesi (tradotta a sua
volta dai curatori del sito http://lameditazione.com)
delle 10 più comuni distorsioni che contaminano ogni sprovveduto
aspirante spirituale. Si tratta di comuni meccanismi di difesa fondati
sulla proclamazione egoica, sulla negazione della realtà o
sull’identificazione di gruppo.
Il testo di Caplan è decisamente interessante perché, con le parole dell’Associazione Per-Ankh, ”approfondisce
e chiarisce le difficoltà, le possibilità di errore, le frodi, le
illusioni, i fraintendimenti e gli equivoci, gli inganni e gli
autoinganni che si verificano nel corso di ogni ricerca spirituale”.
“Questo libro rivela le gravi
distorsioni e le fraudolenti pretese di potere che caratterizzano la
scena spirituale dei nostri tempi. Dozzine di interviste di prima mano
con studenti e discepoli, insegnanti e maestri provenienti dalle diverse
tradizioni spirituali, insieme a ricerche allargate e approfondite su
molti testi di varie scuole di insegnamento, sono qui sintetizzate per
assistere il lettore nell’evitare di incorrere anche lui nelle cadute
possibili su un sentiero difficile.”
Dunque via alle parole della Caplan. Speriamo evitino la pandemia.
“C’è una giungla là fuori e questo è
vero per la vita spirituale non meno che per ogni altro aspetto della
vita. Crediamo davvero che una persona, per il semplice fatto di aver
fatto meditazione per cinque anni, o aver fatto 10 anni di pratiche
yoga, sarà meno nevrotica di un’altra? Nel migliore dei casi sarà un pò
più consapevole di esserlo. Giusto un pò.
E’ per questo che ho speso gli ultimi 15
anni della mia vita facendo ricerche e scrivendo libri sulla
coltivazione del discernimento nel percorso spirituale [...]
Dopo aver conosciuto centinaia di
insegnanti spirituali e migliaia di praticanti attravero il mio lavoro e
i viaggi, sono rimasta colpita dal modo in cui le nostre opinioni
spirituali, esperienze e prospettive diventino similmente “infette” da
“contaminanti concettuali” — del resto una relazione confusa e immatura
con principi spirituali complessi può risultare invisibile e insidiosa
quanto una malattia sessualmente trasmissibile.
Le seguenti 10 classificazioni non si
intendono come definitive ma sono offerte come uno strumento per
rendersi consapevoli di alcune delle più comuni malattie spiritualmente
trasmissibili:
1- Spiritualità Fast-Food: Mescolando
la spiritualità con una cultura che celebra la velocità, il
multitasking e la gratificazione istintiva il risultato è molto simile
ad una Spiritualità Fast Food. E’ un prodotto della fantasia comune e
comprensibile secondo cui il sollievo dalla sofferenza della condizione
umana può essere veloce e facile. Una cosa è chiara comunque: la
trasformazione spirituale non può essere ottenuta con una soluzione
tampone.
2- Spiritualità d’imitazione: è
la tendenza a parlare, vestirsi e comportarsi come immaginiamo farebbe
una persona spirituale. E’ un tipo di imitazione spirituale che emula la
realizzazione spirituale così come una fabbrica di pelle di leopardo
imita la vera pelle di un leopardo
3- Motivazioni confuse: sebbene
il nostro desiderio di crescita sia genuino e puro, finisce spesso
mischiato con motivazioni minori come il desiderio di essere amati, il
desiderio di appartenenza, il bisogno di colmare il nostro vuoto, la
credenza che il sentiero spirituale eliminerà la nostra sofferenza e
ambizione spirituale, il desiderio di essere speciali, migliori di,
essere “gli unici”.
4- Identificazione con le Esperienze Spirituali: In
questa malattia l’ego si identifica con le nostre esperienze spirituali
ritenendole “le proprie”, e iniziamo a credere di incarnare intuizioni
sorte in noi in certi periodi. Nella maggior parte dei casi non dura per
sempre, sebbene tenda a durare più a lungo per quelli che ritengono di
essere illuminati e/o fungono da insegnanti spirituali.
5- L’Ego Spiritualizzato: Questa
patologia si produce quando la struttura della personalità
egoica diviene profondamente intrisa di concetti e idee spirituali. il
risultato è una struttura egoica “anti-proiettile”. Quando l’ego diventa
spiritualizzato siamo invulnerabili all’aiuto, a nuovi stimoli o a
feedback construttivi. Diventiamo esseri umani impenetrabili e bloccati
nella crescita spirituale, tutto nel nome della spiritualità.
6- Produzione di Massa di Insegnanti Spirituali: Ci
sono diverse tradizioni spirituali trendy che producono persone
convinte di essere ad un livello di illuminazione spirituale, o
Maestria, che è ben al di là del loro reale livello. Questa malattia
funziona un pò come un nastro trasportatore spirituale: metti su questo
bagliore (put on this glow?), ottieni questa intuizioni, e — bam! — sei
illuminato e pronto ad illuminare altri in modo simile. il problema non è
che questi insegnanti insegnino, ma che rappresentino se stessi come
maestri spirituali.
7- Orgoglio Spirituale: nasce
quando il praticante, dopo anni di sforzi laboriosi ha effettivamente
raggiunto un certo livello di saggezza e usa questo traguardo per
giustificare la chiusura verso un’ulteriore esperienza. Un sentimento di
“superiorità spirituale” è un sintomo di questa malattia trasmessa
spiritualmente. Si manifesta come una sottile sensazione del fatto che
“Io sono migliore, più saggio e al di sopra degli altri perchè sono
spirituale”.
8- Mente di Gruppo: Anche
descritta come pensiero-di-gruppo, mentalità cultica o malattia
dell’ashram, la mente di gruppo è un virus insidioso che contiene molti
elementi della tradizionale co-dipendenza. Un gruppo spirituale sigla in
modo inconscio e sottile degli accordi rispetto al modo corretto di
pensare, di parlare, vestire e comportarsi. Individui e gruppi
contagiati dalla “Mente di Gruppo” rigettano individui, atteggiamenti e
circostanze che non si conformano alle regole, spesso non scritte, del
gruppo.
9- Il Complesso dei Prescelti: Il
Complesso dei Prescelti non è limitato agli Ebrei. E’ la credenza che
“Il nostro gruppo è spiritualmente più evoluto, potente, illuminato e,
per farla semplice, migliore di ogni altro”. C’è un’importante
differenza tra il riconoscere di aver trovato il sentiero, l’insegnante o
la comunità giusta per se stessi, e l’aver trovato L’Unico sentiero.
10- Il Virus Mortale: “Sono
arrivato”. Questa patologia è così potente da essere terminale e mortale
per la nostra evoluzione spirituale. E’ la credenza che “Io sono
arrivato” all’obiettivo ultimo del sentiero spirituale. Il nostro
progresso termina nel momento in cui questa credenza si cristallizza
nella nostra psiche perchè appena cominciamo a credere di aver raggiunto
la fine del sentiero cessa ogni crescita ulteriore.
Secondo gli insegnamenti di Marc Gafni “L’essenza
dell’amore è la percezione, quindi l’essenza dell’amore per se stessi è
la percezione di se stessi. Puoi innamorarti soltanto di qualcuno che
riesci a vedere chiaramente–incluso te stesso. Amare è avere occhi per
vedere. Solo quando guardi te stesso chiaramente puoi cominciare ad
amare te stesso”.
E’ nello spirito di questo insegnamento
che credo che una parte decisiva dell’apprendere il discernimento nel
sentiero spirituale sia la scoperta della pervasiva malattia dell’ego e
dell’ auto-inganno che sono in tutti noi. Ed è qui che abbiamo bisogno
di senso dell’humor e del supporto di veri amici spirituali. Via via che
affrontiamo i nostri impedimenti alla crescita spirituale arrivano
momenti in cui è facile cadere nella disperazione, nell’auto
svalutazione e perdere la nostra fiducia nella Via. Dobbiamo mantenere
la fede, in noi stessi e negli altri, se vogliamo fare una qualche
differenza in questo mondo.”
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