quali case? Quelle pignorate da Equitalia o sotto ipoteca bancaria?
E per i 3.7 MILIONI che si nutrono a pacchi alimentari sempre e solo i
cartoni? La Boldrini quanti ne sfama (a spese sua che la gente ha da
pagare Imu e tares)
La Caritas vuole portare i clandestini nelle case degli italiani
La Caritas Italiana ha avviato un nuovo progetto finalizzato al
mantenimento degli immigrati che entrano clandestinamente in Italia,
oggi chiamati “profughi” dalle associazioni che lucrano su questo
fenomeno criminale. Constatato che il mantenimento presso le strutture
pubbliche a spese degli italiani non è da albergo di lusso e che gli
immigrati devono essere serviti e riveriti in modo adeguato, mentre gli
italiani rovistano nei cassonetti per cercare cibo, la Caritas vuole
portare i clandestini direttamente nelle case delle famiglie italiane
che dovranno quindi mantenerli e scambiare la “cultura”. L’iniziativa è
chiamata “rifugiato a casa mia” e coinvolge 13 Caritas diocesane di
tutta Italia al fine di sperimentare una forma di accoglienza diffusa in
famiglie di rifugiati e titolari di protezione internazionale.
Questa la nota, esilarante, della Caritas: “nella consapevolezza che il
sistema nazionale di accoglienza dei richiedenti protezione
internazionale e rifugiati mostra diverse criticità sia in riferimento
alla capienza che alla qualità dell’accoglienza, si intende intervenire
con una proposta volta a sperimentare un approccio innovativo attraverso
il coinvolgimento della comunità cristiana”. Si tratta di un progetto
pilota che prevede forme di accoglienza in famiglia di richiedenti
protezione internazionale e/o di rifugiati, da attivare, nel corso del
2013, attraverso il circuito delle Caritas diocesane già coinvolte nella
gestione di questa particolare categoria di privilegiati.
Rispetto alle consuete modalità di accoglienza presso strutture o case
famiglia, il nucleo del progetto consiste nell’assegnare centralità alla
famiglia, concepita come luogo fisico e insieme sistema di relazioni in
grado di supportare il processo di inclusione, al fine di portarlo a
compimento, attraverso il raggiungimento di quel grado di autonomia che
consentirebbe ai beneficiari di emanciparsi dalle forme di aiuto
istituzionale o informale poste in essere dal terzo settore. Il progetto
è rivolto a un duplice target di destinatari: da un lato, i richiedenti
protezione internazionale e i rifugiati ai quali si proporrà una forma
di accoglienza alternativa ai circuiti istituzionali; dall’altro, le
famiglie che potranno sperimentarsi nell’accoglienza di persone
provenienti da contesti e culture diversi.
In conclusione, volete in casa un africano da coccolare e sfamare come
fosse un cagnolino? Semplice, rivolgetevi alla Caritas, il centro che li
distribuisce. Potrete vivere un’esperienza indimenticabile, scambiare
la vostra cultura con la loro e dare sfogo alle vostre pulsioni
terzomondiste e multietniche. Da consigliare soprattutto ai genitori di
figlie femmine, e non osate dire di no perchè in tal caso sareste
considerati dei “razzisti”.
http://voxnews.info/2013/04/24/la-caritas-vuole-portare-i-clandestini-nelle-case-degli-italiani/
la strana logica dei due pesi e due misure della Ue....
La Ue condanna la Svizzera per aver espulso un trafficante di droga nigeriano!
Berna (Ch) 23 Aprile 2013 – La Corte Europea dei diritti dell’uomo
condanna la Svizzera ad un risarcimento di 9’000 euro. Ueli Maurer:
“Sorpreso e allibito da questa decisione”.
L’Europa vuole mettere le mani sulla politica svizzera, non solo in
quella finanziaria ma anche nei propri affari interni! Una asilante
nigeriano era stato condannato per un importante traffico di droga. La
sentenza prevedeva anche l’allontanamento dell’uomo dalla Svizzera.
Ma la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha impugnato la decisione del
tribunale e ha sentenziato che il nigeriano, il quale nel suo periodo in
Svizzera ha messo al mondo tre figli con due donne diverse, non può
essere espulso dalla Confederazione.
Non solo: la Corte di Strasburgo ha anche condannato la Svizzera a
pagare 9’000 euro a titolo di indennizzo! Una sentenza che ha mandato su
tutte le furie il Presidente della Confederazione Ueli Maurer:
“Valuteremo con il Consiglio Federale e il Dipartimento Federale di
Giustizia e Polizia quanto stabilito dalla Corte Europea per i diritti
dell’uomo. Ma non nascondo di essere sorpreso e perplesso da questa
sentenza. Questo caso potrebbe fare giurisprudenza e rendere molto più
problematica l’espulsione dei criminali stranieri”.
MS
Mattinonline
http://www.imolaoggi.it/?p=48023
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