mercoledì 4 aprile 2018

LA GESTAPO IN GERMANIA: LA POLIZIA BAVARESE POTRÀ METTERE SOTTO SORVEGLIANZA CHIUNQUE (un po' come già succede in Italia)

di Cesare Sacchetti
Se qualcuno pensava che la Gestapo in Germania, la famigerata polizia politica della Germania Nazista, fosse un lontano ricordo dovrà presto ricredersi.
E’ di questi giorni infatti la notizia, riportata dal blog tedesco Netzpolitik, che il governo del land della Baviera sta discutendo una legge per assegnare alla polizia dei poteri senza precedenti sul suolo tedesco, come non se ne vedevano dal lontano 1945.
La legge in discussione assegna alla polizia locale appunto la prerogativa di sequestrare la corrispondenza privata di determinati soggetti considerati “potenziali minacce”, di accedere ai loro apparecchi informatici e di riprendere con una telecamera montata sull’uniforme degli agenti gli ambienti circostanti e le persone che si trovano lì.
Gli agenti della polizia bavarese
Non solo. Per sventare meglio queste minacce, gli ufficiali di polizia saranno persino autorizzati a dotarsi di bombe a mano nel loro equipaggiamento.
Tutto questo senza il mandato esplicito di un giudice, e senza che le persone che subiscono tali misure restrittive siano nemmeno sospettate di una determinata fattispecie di reato.
E’ sufficiente in questo caso che l’esecutivo bavarese che dirige la polizia locale individui delle persone che a suo giudizio rappresentano in qualche modo una minaccia per la sicurezza collettiva per far scattare nei loro confronti i provvedimenti in questione.
In questo modo, fanno notare alcuni osservatori, l’esecutivo della Baviera viene investito di un potere senza precedenti nella recente storia della Germania unita, e c’è il serio timore che ad essere colpiti da questa nuova legge draconiana molto simile a quella di uno stato di polizia, siano tutti gli oppositori politici del governo bavarese della CSU, la derivazione regionale bavarese della CDU della Merkel.
L’attenzione dei media tedeschi non è minimamente ricaduta sulla gravità di questo provvedimento, se non per l’eccezione di due quotidiani tedeschi, il blog Netzpolitik citato sopra e il quotidiano Süddeutsche Zeitung, gli unici a riportare il fatto.
Lo scorso mercoledì la legge sembra aver superato senza difficoltà l’ultimo ostacolo prima della sua definitiva approvazione, quando appunto è stata discussa in un incontro congiunto tra la commissione degli affari costituzionali bavarese e quella degli affari interni.
A questo incontro sono stati ascoltati sette giuristi che a quanto pare hanno espresso un parere favorevole sulla compatibilità di questa legge con la costituzione tedesca.
Ora non resta che un ultimo passaggio, ovvero quello dell’approvazione nel parlamento federale bavarese, dove la CSU gode di una larga maggioranza e non avrà troppe difficoltà a far passare la legge.
Nonostante le recenti polemiche sul controverso provvedimento legislativo, la CSU non ha dubbi che sia necessaria la sua approvazione, per “rafforzare i diritti civili” come ha dichiarato il neo ministro dell’Interno del governo tedesco, Horst Seehofer, che è stato ministro-presidente della Baviera dal 2008 al 2018.
Il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, è tra i sostenitori più convinti della legge
Se si dovessero prendere per buone le intenzioni degli esponenti del partito, non si comprende perchè mai la stessa CSU non abbia voluto dare quasi nessuna pubblicità alla legge e si stia muovendo invece con la massima riservatezza per approvarla senza un dibattito pubblico e al riparo dall’attenzione dei media.
Claudia Stamm, uno dei membri del parlamento bavarese, fa notare a questo proposito come la fretta della CSU di approvare questo provvedimento dimostri come “il governo abbia paura del dibattito pubblico.”
Il pericolo imminente
La CSU per far approvare il testo conta su una sentenza della corte costituzionale tedesca emessa nel 2016, secondo la quale la polizia può essere autorizzata a raccogliere dati sensibili su determinati soggetti e procedere in via preventiva se si manifesta il rischio di un “pericolo imminente”.
Secondo la Consulta tedesca, in questo caso la polizia ha facoltà di mettere sotto sorveglianza preventiva individui che appunto potrebbero dare vita a questo tipo di minacce, senza per questo violare il dettato costituzionale.
Nel caso specifico, la corte costituzionale tedesca si riferiva ad una minaccia terroristica, una distinzione che nella legge che sta per approvare la CSU non c’è affatto.
Markus Löffelmann, giudice della corte distrettuale di Monaco, chiarisce appunto che venendo meno la distinzione tra sospettati di un reato comune e sospettati di terrorismo, la polizia può sfruttare pienamente tutti i poteri che gli attribuisce la legge anche per quelle circostanze dove è difficile intravedere un pericolo imminente.
Il prossimo 26 aprile si discuterà la legge nel parlamento bavarese, e se dovesse essere approvata, c’è chi teme che possa diventare un “modello” per tutta la Germania.
Il rischio ancora più grande è che nei tempi del politicamente corretto, dove alcune opinioni sono esplicitamente proibite nel dibattito pubblico, possa diventare un “modello” per tutta l’Europa.
http://www.stopeuro.news/la-gestapo-in-germania-la-polizia-bavarese-potra-mettere-sotto-sorveglianza-chiunque/

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