venerdì 13 aprile 2018

Clima. Il riscaldamento antropico non esiste.

Giuseppe Sandro Mela.

2018-04-13.

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Il riscaldamento antropico ha poco o punto a che fare con le variazioni climatiche.

Germania. I negazionisti della stabilità climatica gettano la spugna.

Secondo i ‘climatologi’ l’Artico avrebbe dovuto sciogliersi nel 2012.

Arctic Sea Ice Gone in Summer Within Five Years?

Goodbye to an unrealistic climate goal

Trump. ‘Clima’ addio. Deobamizzazione a ritmo continuo.

Trump taglia la National Oceanic and Atmospheric Administration

Petizione di 300 scienziati perché Mr Trump ritiri gli Usa dall’accordo di Parigi.

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Per parlare in termini politicamente corretti, il 'clima', ossia l'asserzione che esista il riscaldamento antropico, è stato ed è una gigantesca truffa volta ad acquisire gigantesche risorse economichepubbliche da utilizzasi per finanziare realtà vicine o gestite direttamente dai liberal, che ne hanno tratto congruo sostentamento.

Di questi giorni è uscito un articolo di Mauro della Porta Raffo, per i tipi del Corriere della Sera.

Prende atto coraggiosamente della verità.

Constatiamo con piacere come persino il Corriere della Sera, per decenni corifeo dell'ideologia liberal e socialista, stia facendo marcia indietro, a tutta forza.

E questi sono solo a poco più di un mese dal 4 marzo. Figuriamoci cosa sarà tra un anno.


→ Corriere. 2018-04-08. Riscaldamento antropico: la verità

L’inquinamento causato dall’uomo ha niente o pochissimo a che fare col riscaldamento globale (naturale) ma moltissimo, tutto, a che vedere con il degrado della Terra.

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L’Alaska?
Abbiamo studi assolutamente precisi a proposito del clima in Alaska. Accurati e recenti - pubblicati nel 2001 - dimostrano che tra l’1 e il 300 dopo Cristo, tra l’850 e il 1200 e dopo il 1800 le temperature colà sono state particolarmente alte. Negli intermedi, basse.

Non che i dati concernenti l’estesissimo Stato Usa possano essere considerati in relazione al pianeta Terra nel suo complesso. Ma - in particolare riguardo all’emisfero settentrionale - confermano, per quanto attiene ai periodi indicati, il susseguirsi dell’Optimum Climatico Medievale (altresì noto come Periodo Caldo Medievale), della Piccola Età Glaciale e, più indicativamente non dall’anno 1800 ma dalla metà dell’Ottocento, del Nuovo Periodo Caldo.

(Differenti rilevazioni concernono il primo dei lassi temporali elencati - dall’1 al 300 - il Periodo Caldo Romano).

Conferme ulteriori arrivano da studi specifici quanto alle variazioni delle temperature dei mari nonché di altre zone del preindicato emisfero nord. Come ebbi ad affermare (e qui ribadisco) sul Corriere della Sera in un lungo ed articolato intervento il 18 agosto 2009 (provocando irritate ed irrazionali reazioni - non prive di insulti - da parte dei catastrofisti e un gradito seppur parziale riconoscimento a firma Giovanni Sartori), il riscaldamento climatico attuale è del tutto naturale facendo storicamente seguito, non solo alle naturalissime variazioni poco fa ricordate, altresì alle infinite precedenti almeno a far luogo da 10700 anni fa, inizio teorico dell’attuale «periodo interglaciale».

Va qui ripetuto poi che ogni riferimento al cosiddetto Effetto Serra come a qualcosa di negativo già conferma che i cosiddetti «esperti» («persone che hanno smesso di ragionare» secondo Frank Lloyd Wright) non sanno di cosa parlano. 
Se, difatti, tale Effetto non esistesse la temperatura media sul pianeta sarebbe decisamente inferiore e la vita avrebbe avuto molte difficoltà a svilupparsi.

È l’aberrazione dell’Effetto il pericolo.

L’aberrazione, l’alterazione, non la sua esistenza!

Devo qui infine ripetere che non esiste dimostrazione alcuna del fatto che il Buco dell’ozono esista da sempre visto che non era scientificamente possibile rilevarlo, che so?, ai tempi dei Romani o anche solo cento anni fa. Che la «scoperta, di fenomeni quali il Niño e la Niña definiti «nuovi» è ridicola.

Come ho scritto negli anni Ottanta - quando si cominciò a parlarne come appunto ‘novità climatiche’ - i termini Niño e Niña sono spagnoli e fanno riferimento, dai tempi dei conquistadores, al fatto che il primo aveva luogo (ovviamente, da sempre) periodicamente verso Natale ed essendo nella lingua di Cervantes chiamato Niño il Banbino Gesù...

Tutto ciò detto e ripetuto, l’uomo è il peggiore degli esseri viventi e la sua azione devastante. L’inquinamento antropico ha niente o pochissimo a che fare col riscaldamento globale (naturale) ma moltissimo, tutto, a che vedere con il degrado della Terra.

È per combattere tale degrado che si deve agire. Non lo si fa assolutamente essendo, risultando più facile, economicamente e politicamente assai più remunerativo sbraitare ed agitarsi demagogicamente senza senso.
E se cominciassimo a ripulire gli oceani? E se eliminassimo la plastica, flagello dell’umanità?

E se educassimo con la sferza e il bastone le nuove generazioni? Sogno. Quando si raggiunge il fondo qualcuno comincia a scavare!

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