martedì 3 aprile 2018

E' lei che non ti merita !

Quante volte abbiamo sentito o pronunciato noi stessi quella frase? In tutte le salse : è lui che non ti apprezza! Vedrai che se ne pentirà! Poi, forse rincuorati , magari mentre facciamo sesso, pensiamo a cosa lui o lei si stanno perdendo e si perderanno. Forse gli stessi pensieri li abbiamo dentro di noi mentre un'amica si complimenta con noi per il buon pranzo che abbiamo preparato, o il nostro nuovo amore ci dice bravo per la cenetta romantica, un amico ci chiede lumi sui vini, un altro ci chiede (dopo aver canticchiato) il nome di un brano musicale e l'autore, un'altra vuole conoscere il titolo di un libro, mentre un altro ci chiede dove si trova una certa spiaggia...: l'elenco delle nostre qualità e dei nostri pregi, è lungo, e si potrebbe continuare per intere pagine. Per questo,come diceva De Mello, ci meraviglieremo quando scopriremo di essere migliori di come ci dipingono e ci giudicano gli altri: e aggiungo io, dobbiamo scoprire noi per primi e convincercene, che siamo migliori di come gli altri ci hanno giudicato. Lasciare perdere e toglierci dalla mente, chi a nostro avviso ci ha tradito, usato, sfruttato e poi mollato: non vale la pena di pensare a come vendicarsi, dato che se continuiamo a pensarci vuol dire che ancora dipendiamo, ancora siamo schiavi, di lei o di lui. Certo che è stato giusto incazzarsi, ed è in quel modo che noi abbiamo elaborato quel lutto: ma non possiamo passare il resto della vita a pensare a come fargliela pagare. Forse possiamo usare una frase di Dante, adattandola, con una certa forzatura, alla nostra situazione passata: non ti curar di loro, ma guarda e passa. Dovrebbe essere sufficiente così, o forse è anche troppo (secondo il tipo).

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