Di sicuro a molti di noi, e sopratutto a chi ha una certa età, Bettino Craxi non piaceva e non piacerà: ma siccome siamo, credo, persone dotate di cervello e giudizio, ecco che giudichiamo, in questo preciso post che poi riporterò, il contenuto e non l'uomo che fa determinate affermazioni e considerazioni. Distinguiamo l'uomo dalle parole e vediamo se queste ci aggradano e forniscono lumi per il presente. Oppure no. Ecco il post:
Gennaio 1996. Lamberto Dini conferma le sue dimissioni e il Capo dello stato firma il decreto di scioglimento delle Camere, in attesa delle elezioni che si terranno il 21 aprile successivo (nelle quali trionferà la coalizione di centro-sinistra guidata da Romano Prodi). La confusione, proprio come nei mesi che stiamo vivendo, regna in Italia. Da Hammamet, Bettino Craxi sottolinea l’importanza della stabilità politica e rilancia la necessità di mettere mano a una revisione dell’architettura istituzionale attraverso l’elezione diretta di un’assemblea costituente. Parole tristemente attuali.
«La crisi italiana è di natura tale che rischia ormai di trascinarsi per lungo tempo. È di certo un gran male ma tempo che purtroppo sarà così. I rimedi di cui si parla in questo momento sono così generici da non apparire rimedi, I rinvii che si facciano non sono un sollievo ma un disastro.
In meno di quattro anni l’Italia si avvia ad avere il suo quinto governo. Non c’è Paese nel mondo in cui sia successo qualche cosa di simile. Non un Paese industrializzato, e neppure un Paese del Terzo Mondo in via di sviluppo, e nemmeno uno sottosviluppato. Facciamo parte del gruppo dei «7», ma siamo il solo Paese in preda a questa sorta di attacco epilettico.
Il nostro prestigio internazionale, come si è già potuto ben vedere in più di una occasione significativa, è ormai meno che zero. In generale anche gli amici che ci sono rimasti scuotono la testa e ci considerano come un Paese da ricovero. Ma anche questa soluzione è tutt’altro che semplice. I grandi paesi industriali, anche quando appaiono premuti dai loro problemi, dalle loro crisi, dalle loro contraddizioni, si muovono entro un grado di stabilità politica, che, già di per sè, rappresenta un argine al degenerare delle situazioni.
Cinque governi in quattro anni. Nove governi in nove anni, dopo l’infausta era di stabilità, di progresso e di affermazione internazionale del cosiddetto craxismo, il quale poi era tutt’altro che tale, rappresentano il massimo della decadenza, della inefficienza, della assurda sopravvivenza di un sistema politico prima che logoro e poi disfatto e niente affatto rinnovato, checché ne dicano i suoi presunti e ardimentosi rinnovatori.
Il rinnovamento promesso, fondato, almeno in gran parte, sulla menzogna organizzata nell’informazione, sulla violenza discriminatoria del potere giudiziario, sulla demagogia, opportunistica che ha trovato spazio tanto a sinistra, che a destra, che al centro, si avvia ormai a toccare il tasto incontrovertibile della verità fatta certamente di buone intenzioni, ma anche di tanti clamorosi per non dire degli intollerabili eccessi.
Le invocate elezioni, allo stato delle cose, probabilmente servirebbero a ben poco; difficilmente risulterebbero risolutive. La cosa più ragionevole sarebbe invece un compromesso parlamentare e governativo per tentare di determinare quel grado di relativa stabilità di cui ormai il Paese ha bisogno come il pane, e contemporaneamente, o almeno in tempi brevi, la elezione diretta, con voto proporzionale, di una Assemblea Costituente dalla quale far nascere una nuova Costituzione e quindi anche la Seconda Repubblica, che rimanendo invece le cose come stanno, è solo, nel migliore dei casi, un sospiro, nel peggiore, un colossale imbroglio propinato agli italiani con una disinvoltura degna di miglior causa.
La Seconda Repubblica, non c’è dubbio, è ormai una necessità. Sarebbe assai meglio che nascesse legittimamente da un voto popolare e non dai maneggi di una commissione parlamentare. Se non si farà niente di tutto questo, come temo sia assai probabile, anzi certo, andrebbero tentate almeno poche riforme semplici ed essenziali: la elezione diretta del Capo dello Stato o del primo ministro. Una legge elettorale che, visto il clamoroso fallimento del sistema maggioritario, reintroduca il principio proporzionale corretto. L’introduzione dell’istituto della «sfiducia costruttiva». Un chiarimento tra regionalismo, federalismo e unità nazionale senza pregiudizi, demagogie e minacce secessionistiche che lasciano il tempo che trovano. Il superamento del bicameralismo perfetto.
Un diverso sistema di elezione che trasformi il Consiglio Superiore della magistratura da organo di natura corporativa, in organo costituzionale di controllo. Ma non si farà niente di tutto questo. E allora non resterà che attendere il peggio che arriverà, prima o poi, inesorabilmente. Speriamo di no, ma è solo una speranza poco fondata. un anno fa mi scappò dalla bocca la definizione di «Italietta caotica».
(da Io parlo, e continuerò a parlare. Note e appunti sull’Italia vista da Hammamet. Bettino Craxi. Mondadori)
l'unico che ricorda lo sfregio di quasi 50mila donne uomini vecchi e bambini,permesso anzi concesso dagli alleati(francesi in primis)alle truppe nord africane è un regista di film porno,Mario Salieri..
Si scagliano ora contro di lui ma la rabbia è contro chi nelle istituzioni non ha mai ricordato questa tragedia immane(di cui anche la gente del luogo ha preferito non parlare per la vergogna!)...perchè non perpretrata dai tedeschi brutti e cattivi ma dagli alleati buoni bravi e liberatori quindi si possono solo commemorare le stragi naziste(e non quelle dei partigiani italo-slavi delle foibe quasi 10mila italiani infoibati) e non commemorare le stragi degli alleati(oltre ai 120mila morti civili dei bombardamenti alleati sulle principali città italiane)
leggetevi questo articolo per capire cosa fecero sti animali(tunisini ma soprattutto marocchini a cui nessuno ha mai chiesto conto di nulla perchè l'Italia era brutta sporca e cattiva e soprattutto sovranista e fascista). Frosinone, 8 marzo – E’ notizia di ieri che il regista pornografico Mario Salieri, stia girando un nuovo film con protagonista la pornostar Roberta Gemma. E fino a qui nulla di stano, visto che il ruolo di censori e bacchettoni non spetta a noi, ma di solito è lavoro di altri. La particolarità è che questo film sarà incentrato sulla tragedia delle Marocchinate, dal titolo ‘’La Ciociara’’, come lo storico romanzo di Alberto Moravia (1957) diventato poi film nel 1960 diretto da Vittorio De Sica e con Sophia Loren.
Le Marocchinate
Le ‘Marocchinate’ furono perpetrate dalle truppe Alleate in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Stupri, violenze e saccheggi, messi in atto nei giorni immediatamente successivi lo sfondamento della linea Gustav a Cassino, nel maggio del ’44, quando le truppe marocchine ebbero una sorta di “via libera” da parte dei comandi alleati, consentendo ai Goumier di razziare, rastrellare e infierire sulla popolazione al di là della linea difensiva tedesca, in Ciociaria e in altri luoghi del Basso Lazio. Il generale francese Alphonse Juin diete ai suoi soldati cinquanta ore di “libertà”, durante le quali si verificarono i saccheggi dei paesi e le violenze sulla popolazione. A seguito delle violenze sessuali molte persone furono contagiate da sifilide, gonorrea ed altre malattie a trasmissione sessuale e molte donne rimasero incinte. Il sindaco di Esperia (Frosinone) affermò che nella sua città 700 donne su un totale di 2.500 abitanti furono stuprate, e alcune di esse, in seguito a ciò, morirono. Con l’avanzare degli Alleati lungo la penisola, eventi di questo tipo si verificarono anche altrove: nel Lazio settentrionale e nella Toscana meridionale.
Lo scrittore Norman Lewis, all’epoca ufficiale britannico sul fronte di Montecassino, narrò così gli eventi: “Tutte le donne di Patrica, Pofi, Isoletta, Supino, e Morolo sono state violentate… A Lenola il 21 maggio hanno stuprato cinquanta donne, e siccome non ce n’erano abbastanza per tutti hanno violentato anche i bambini e i vecchi. I marocchini di solito aggrediscono le donne in due – uno ha un rapporto normale, mentre l’altro la sodomizza”(Norman Lewis nel libro Napoli ’44). Il testo del volantino diffuso tra i soldati alleati recitava così: “Soldati questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c’è un vino tra i migliori del mondo, c’è dell’oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all’ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per cinquanta ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete”. Le stime definitive ammonterebbero a circa 50.000 casi su tutto il territorio nazionale, di cui più della metà profuse nei territori del Basso Lazio.
L’indifferenza
La cosa che sorprende, non è il film in se, ma la semplicità con cui il regista lo promuove, ben consapevole di passarla liscia davanti alle istituzioni e ai media. Immaginate un film porno sull’Olocausto? A Mario Salieri non passerebbe mai per la testa ed avrebbe paura anche a fare una semplice battuta al riguardo, visto che in questo modo si consegnerebbe a una spietata gogna mediatica. Non potrebbe essere altrimenti, quando una tragedia come quella delle Marocchinate, è sempre passata in secondo piano, mai studiata nelle scuole e sempre evitata dalle istituzioni nazionali e dai media. Anche in provincia di Frosinone, il territorio più colpito da queste barbarie, le istituzioni da decenni partecipano alle celebrazioni del ricordo dei soldati alleati, goumiers compresi, e non dedicano giornate o eventi al ricordo di questo scempio. Ecco perché, la rabbia, non è tutta per Salieri, che fa il regista pornografico e dal quale nessuno pretende la massima consapevolezza storica, ma è per le istituzioni, professori e giornalisti, sempre pronti a scandalizzarsi e a flagellare la Nazione quando si ricordano altre tragedie, ma silenziosi ed assoggettati quando si dovrebbe ricordare un dramma vissuto dal nostro popolo, come se per portare a termine la cosiddetta ‘’Liberazione’’ fosse stato necessario stuprare migliaia di donne e bambini e saccheggiarne le case.
Dopotutto, il termine scelto nel dopoguerra fu quello di ‘’Marocchinate’’, anche se a dare il via libera allo scempio fu chi portava sigarette e cioccolata, era bianco ed ha gettato le basi delle democrazie occidentali. E già questo spiega tutto sugli scheletri da nascondere. Ci vorrebbero insegnare a chiedere scusa al mondo per essere italiani, di vergognarci della nostra storia, ed a diventare consapevoli del fatto che accadimenti come le Marocchinate, ce li siamo meritati tutti. Ma non è così, perché continuando ad obbligare un popolo a dimenticare e a cancellare la propria storia, di solito si ottiene il contrario, e i tanti giovani ciociari che si stanno pronunciando in queste ore contro il film di Salieri, ne sono la dimostrazione.
«Il Chengdu J-20 è un aereo da caccia stealth di quinta generazione sviluppato dall'azienda aeronautica cinese Chengdu Aircraft Industry Group negli anni duemila e dal 2016 in fase di preproduzione. ....
Pare sia un bireattore con configurazione alare delta canard con elevate caratteristiche di invisibilità, supercruise e maneggevolezza, nel complesso comparabile all'F-22 americano. Il design dovrebbe trarre parzialmente ispirazione dal Mig 1.44 e dal Northrop-McDonnell Douglas YF-23 Black Widow II.Tra le caratteristiche innovative figurerebbero un radar AESA a scansione elettronica sviluppato localmente, una stiva interna, un'interfaccia digitale, un sistema di spinta vettoriale e una grande capacità di trasporto di armi e carburante in stive interne.
Le informazioni in possesso dai media affermano che siano stati realizzati 9 prototipi (le cui foto sono apparse in rete il 22 dicembre 2010), e che si stanno effettuando numerosi test a terra; mentre sembra che il primo test in volo si sia tenuto l'11 gennaio 2011 sui cieli della città di Chengdu.
Anche il J-20 è attualmente equipaggiato con due turbofan di fabbricazione russa, anche se il caccia di linea dovrebbe essere dotato di un motore di concezione e produzione nazionale.» [Fonte]
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Dai dati disponibili, sembrerebbe che il J-20 abbia una velocità massima di Mach 2.5, un raggio di azione di 2,000 kilometri ed una tangenza di 20,000 metri.
Sull'armamento corrono voci discordanti, forse perché riferite a versioni differenti.
«Il J-20 dovrebbe trasportare internamente fino ad un massimo di quattro missili BVRAAM, beyond-visual-range air-to-air missiles e due a corto raggio PL-10.»
«- With Russia and China beginning to field stealth jets, Business Insider sat down with Michael Kofman, a military analyst, to get his impressions on how they match up with the US's stealth planes.
- Kofman said Russia's Su-57 didn't match the stealth capabilities of the US's F-22 or F-35 but would be a capable platform.
- He also said that while China's J-20 had good avionics and software, it was inferior to the Su-57 because of its older engine model and large surface.
With more countries now fielding and trying to market stealth jets, Business Insider spoke to Michael Kofman, a senior research scientist at the think tank CNA and fellow at the Wilson Center focusing on Russia's military and defense, about how the Su-57 and the J-20 match up with the US's stealth planes. ....
What do you think overall of the Su-57? I think it's a stealthier aircraft than your typical fourth-generation design. I don't think it matches the stealth capability of the F-22 or F-35, nor does it match the price tag of them. I think it's a poor man's stealth aircraft. I think it'll be a very capable platform. I don't think it'll match or compete the low-observation parameters of US aircraft. ....
The F-22 is actually really good in maneuverability too. The F-35 not so much, but the F-22 is actually a brilliant aircraft. We still have a lot of them. But the Su-57 is not meant to be a direct competitor to the F-22 or F-35. ....
Is the Su-57 better than the J-20? Well, it's certainly far — if not further — along in technology design. ....
What do you think about the J-20 compared to the F-22 or the Su-57? I suspect that the J-20 probably has great avionics and software but, as always, has terrible engine design. In fact, Chinese low-observation aircraft designs like J-31 are flying on older Russian Klimov engines because the Chinese can't make an engine. Others are Russian saturn engines, or Chinese engines based on western designs.»
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Gli esperti del The Diplomat sembrerebbero dare una migliore valutazione del J-20.
«The J-20’s rapidly evolving combat capabilities could make it a world leading aerial warfare platform»
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«China’s Chengdu J-20 fifth generation air superiority fighter first entered service in early 2017, providing the People’s Liberation Army Air Force (PLAAF) with an analog to the U.S. F-22 Raptor»
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«the J-20 to become a world leading aerial warfare platform»
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«Other upgrades for the J-20 include improved software, improvements to radar capabilities, enhanced avionics and superior electronic equipment»
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A nostro personale parere, le discussioni tecniche interessano ben poco, specialmente per il fatto che nessuna delle parti in gioco ha reso note e pubbliche le vere specifiche dei propri mezzi.
Senza tener poi conto che questa tipologia di caccia necessita di tutta una lunghissima serie di servizi che spaziano dalle comunicazioni satellitari, all'integrazione in una rete radar a livello almeno locoregionale, e così via.
Ci sembrerebbe invece più proficuo soffermarci su di una considerazione ovvia, che poi ovvia sembrerebbe non esserlo molto.
Trenta anno or sono l'industria aeronautica cinese era praticamente inesistente. La società Comac è stata fondata l'11 maggio 2008, ed il suo prototipo C919 è già in fase di testaggio avanzato.
Al momento sta muovendo i suoi primi cautissimi passi, però c'è.
Il mercato interno cinese ha raggiunto livelli di tutto rispetto.
«La Cina acquisterà seimila aerei per 869 miliardi entro il 2035»
E senza un mercato civile interno resta ben difficile pensare di poter ottenere un'industria aerospaziale bellica efficiente.
In sintesi.
Nessuno sa né può prevedere il futuro, questi trend di crescita indicherebbero però la concreta possibilità che la Cina possa diventare in tempi brevi egemone .
Ventisette ambasciatori a Pechino dell'Unione Europea, quello Ungherese defilato, formarono un duro documento di critica al progetto cinese Silk Road. Nodo del contendere era che le imprese dell'Unione Europea restavano, restano, escluse dagli appalti banditi dai cinesi perché questi ultimi non avevano voluto recepire la scala valoriale liberal che contraddistingue l'Unione Europea. Il Presidente Xi aveva diplomaticamente declinato l'ingiunzione a farsi gay ed aveva glissato la richiesta che si dimettesse elevando a Presidente della Cina un femmina in quota rosa.
Se chiaramente le imprese dell'Unione Europea non possono per questi ovvii motivi dare il loro contributo al Progetto Silk Road d'altra parte gli ambasciatori constatavano come i cinesi facessero tranquillamente a meno del loro contributo, privando così le imprese europee di quel giusto e meritato guadagno che sarebbe loro spettato a mente della teoria liberal sulla globalizzazione.
Mr Xi ed il suo Governo hanno persino avuto la sfrontatezza di ribattere che i 1,000 miliardi Usd investiti in Silk and Road erano i loro, e che li avrebbero spesi secondo convenienza.
Se ne impippano di Mr Juncker, Mr Macron e di Frau Merkel.
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Ebbene, ora dopo l'infruttuoso tentativo degli Ambasciatori dell'Unione Europea, ci ritentano gli Stati Uniti.
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L'Istituto di Ricerca C4ADS ha rilasciato un ponderoso Report.
«C4ADS (www.c4ads.org) is a 501(c)(3) nonprofit organization dedicated to data-driven analysis and evidence-based reporting of conflict and security issues worldwide. We seek to alleviate the analytical burden carried by public sector institutions by applying manpower, depth, and rigor to questions of conflict and security.
«The district courts shall have original jurisdiction of any civil action by an alien for a tort only, committed in violation of the law of nations or a treaty of the United States»
Il nodo era la liceità di una simili giurisdizione, unitamente a cosa dovesse intendersi per "law of nations" e come dovessero essere interpretati i "treaty of the United States".
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«The Alien Tort Statute (28 U.S.C. § 1350; ATS), also called the Alien Tort Claims Act (ATCA), is a section of the United States Code.
Since 1980, courts have interpreted this statute to allow foreign citizens to seek remedies in U.S. courts for human-rights violations for conduct committed outside the United States.
The ATS was part of the Judiciary Act of 1789. There is little surviving legislative history regarding the Act, and its original meaning and purpose are uncertain. However, scholars have surmised that the Act was intended to assure foreign governments that the U.S. would act to prevent and provide remedies for breaches of customary international law, especially breaches concerning diplomats and merchants.
The ATS may have been enacted in response to a number of international incidents caused by the non-availability of remedies for foreign citizens in the United States. For example, the peace treaty ending the American Revolution provided for the satisfaction of debts to British creditors. The refusal of some states to enforce the payment of such debts prompted Great Britain to threaten to retaliate. In 1784, French diplomat François Barbé-Marbois was assaulted, but no remedy was available to him. The incident was notorious internationally and prompted Congress to draft a resolution asking the states to allow suits in tort for the violation of the law of nations. However, few states enacted such a provision, and Congress subsequently included the ATS in the Judiciary Act of 1789.
From 1789 until 1980, only two courts based jurisdiction on the ATS» [Fonte]
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«In 1980, the U.S. Court of Appeals for the Second Circuit decided Filártiga v. Peña-Irala, which "paved the way for a new conceptualization of the ATS".[8] In Filartiga, two Paraguayan citizens resident in the U.S., represented by the Center for Constitutional Rights, brought suit against a Paraguayan former police chief who was also living in the United States»
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«On April 3, 2017, the Supreme Court agreed to hear the case Jesner v. Arab Bank, PLC, which asks the question: "Whether the Alien Tort Statute... categorically forecloses corporate liability. ....
Exercising legal jurisdiction in the United States over matters that occurred abroad is a controversial practice and some have suggested that Congress eliminate it. ....
The Supreme Court held in Sosa v. Alvarez-Machain that the ATS provides a cause of action for violations of international norms that are as "specific, universal, and obligatory" as were the norms prohibiting violations of safe conducts, infringements of the rights of ambassadors, and piracy in the 18th century
Courts have found torture; cruel, inhuman, or degrading treatment; genocide; war crimes; crimes against humanity; summary execution; prolonged arbitrary detention; and forced disappearance to be actionable under the ATS»
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Riducendo in modo draconiano il problema è questo: può una corte distrettuale americana avere competenza nel giudicare un supposto crimine contro l'umanità accaduto all'estero e di cui sia imputato uno straniero?
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La posizione dei giudici liberal era chiara: sicuramente sì. Le corti distrettuali americane avevano la potestà giuridica di far ciò, anche nella accezione liberal del termine, ossia di riferite violazioni a ciò che l'ideologia libera identifica come 'crimini contro la umanità' e come 'diritti fondamentali'.
La posizione dei giudici conservatori è stata del tutto opposta.
«The Supreme Court ruled on Tuesday that a foreign corporation cannot be sued in U.S. courts for terrorist attacks and other human rights violations abroad»
“Allison Mack, l’attrice che interpretava Chloe Sullivan nella serie tv Smallville, è stata arrestata per traffico di schiave sessuali. L’attrice della serie tv è stata arrestatadopo le indagini sulla setta nota come Dominus obsequious sororium (dal latino “padrone della donna schiava”) con a capo Keith Raniere”.
Così la notizia rimbalza su riviste e blog dedicate al mondo dello spettacolo e gossip:
“Tra le vittime che Allison Mack ha tentato di reclutare c’è anche l’attrice Emma Watson, diventa famosa per l’interpretazione in “Harry Potter”. Nei tweet scritti all’attrice nel 2016 e riportati alla luce da Business Insider, Mack ha contattato Watson, cercando di coinvolgerla in un “incredibile movimento femminile”.
“La setta fa capo a Keith Raniere, una sorta di autoproclamato santone, arrestato in Messico per aver trasformato le sue adepte in schiave sessuali, costrette anche a lavori forzati.
Le donne, dopo essere entrate nella setta, venivano persino marchiate con il fuoco. [….] erano costrette a obbedire a qualsiasi desiderio del leader, comprese prestazioni sessuali e umiliazioni in pubblico. Venivano sottoposte a un vero e proprio lavaggio del cervello ed erano obbligate a mantenere segreto tutto ciò che avveniva all’interno del gruppo. Inoltre, dovevano tutte seguire una dieta molto rigida con punizioni che potevano consistere nell’essere rinchiuse in una gabbia”.
Allison Mack è stata rilasciata su cauzione: qualcuno ha pagato per lei – che rischia 15 anni di carcere – 5 milioni di dollari. Chi? Ovviamente i blogger tacciono specifici dettagli di questa quasi inverosimile storiaccia americana di perversione fra le elites.
Keith Raniere, il capo della setta, anch’egli arrestato in Messico, è da anni finanziato da Sara e Clare Bronfman – le due figlie di Edgar Bronfman, il padrone della Seagram Whisky, miliardario “canadese”, e presidente del Congresso Ebraico Mondiale.
Potentissimo “canadese”, Edgard Bronfman fece avere all’URSS di Gorbaciov lo status di “nazione più favorita” ossia dazi di favore dagli Usa, nonché l’abilitazione dei media occidentali come progressista e liberal non più comunista, in cambio della libera emigrazione di milioni di ebrei sovietici in Israele: la forte colonia russa nello Stato sionista risale a quell’affare.
Bronfam e Giorgio Napolitano
Per il Partito Comunista Italiano, Edgard Bronfman fece ancor di più. Caduto il Muro, davanti al PCI si apriva l’abisso , o la discarica nella spazzatura della storia. Per fortuna, il PCI disponeva della carta segreta: Giorgio Napolitano, l’uomo apprezzato a Washington e presso le oligarchie finanziarie. Nel 1989, Napolitano accompagnò l segretario Achille Occhetto in visita (ad limina) presso Edgar Bronfman. Costui stese sul capo e sul Partito la sua mano protettrice, ed ecco di colpo scrisse Repubblica, Occhetto “ incontrò in quelle settimane David Rockefeller, venne intervistato dai “ due maggiori quotidiani Usa: il Washingon Post e il New York Times”, fu impegnato in “una fitta serie di colloqui con esponenti del Congresso” Usa. E tenne anche “conferenze pubbliche al Carnegie Endowment for Peace di Washington, e al Council on Foreign Relations”.
Sicché “Occhetto ne uscì, lui e il partito, candeggiato e legittimato a prendere il potere in Italia al posto della DC: ovviamente dopo libere elezioni. Aiutato, è vero, dalla valorosa magistratura italiana che, con geometrica sincronicità, gli spazzò via i partiti potenzialmente concorrenti, la DC di Andreotti e Forlani e il Psi di Craxi con la leggendaria operazione “Mani Pulite”.
Ma torniamo alle figlie Clare e Sara Bronfman. Le eredi di questa immensa ricchezza e potere, hanno dato a Keith Raniere, il capo della setta sessuale, “150 milioni di dollari negli ultimi sei anni” – così scriveva Vanity Fair nel 2010 – fra cui 66 milioni che si ritiene siano serviti a coprire certi investimenti sbagliati di Raniere nei mercati delle materie prime, 30 milioni per acquistagli immobili e terreni a Los Angeles e a Albany , 11 milioni per un jet Canadair CL-600 da 22 posti, ed altri milioni per alzare un potente sbarramento di azioni legali in tutto il paese contro i nemici della NXVIM”, che è il nome della particolarissima ditta di Raniere. Ovvioamente “facndo di tutto per nascondere l’entità della loro spesa al vecchio padre [deceduto nel 2013] e al resto della famiglia Bronfman”
NXVIM (pronuncia Nexium), che alla fondazione si chiamava ESP, Executive Success Programs, ossia “Programma per il Successo Esecutivo”, si presenta come un fornitore di corsi e seminari di auto-miglioramento morale e psichico. Esso usa le tecniche della Programmazione Neurolinguistica, di cui Raniere e la sua socia Nancy Salzman, sono esperti addestrati, ma anche forme di “terapia” basate sull’ipnosi e su altre procedure che sembrano tratte dal programma MK-Ultra.
Sembra qualcosa da sito complottista; il punto è che invece ne hanno parlato importanti media molto mainstream, come il New York Times e Forbes.
Da questa rivista per miliardari apprendiamo che NXVIUM ha “addestrato in pochi anni 3700 personalità” del bel mondo, da sir Richard Branson (il fondatore del gruppo Virgin) alla Ana Cristina Fox, figlia dell’ex presidente del Messico, da Stephen Cooper, capo esecutivo della Enron alle sorelle Bronfman”.
Anzi, anche papà Bronfman, nel 2003, prese parte ad uno dei corsi intensivi offerti dalla ditta di Raniere; nel suo caso, il c orso VIP, praticato direttamente dalla socia e presidente Nancy Salzman. “Per mesi ha mandato un elicottero e prendere la Salzman a New York e portarla nella sua tenuta in Virginia”. Il vecchio miliardario fu anche indotto a scrivere una testimonianza a favore del metodo: “Se ciascuno ricevesse questo addestramento, il mondo sarebbe un posto molto migliore dove vivere… abbiamo imparato a guardare nel fondo della nostra psiche, a liberarci delle angosce che ci hanno afflitto per anni”.
Solo quando seppe che le figlie avevano versato 2 milioni di dollari alla ditta, il vecchio ne divenne ostile. Anche se ad onor del vero non fu sottoposto al trattamento che portò tante clienti a diventare schiave sessuali del “maestro”, a farsi marchiare a fuoco come bestiame, a sottoporsi a privazioni del sonno che le riducevano a stati allucinatori fino alla necessità di ricovero psichiatrico, a farsi affamare per giungere al peso forma preferito dal loro guru. E a consegnare all’istruttrice, pur di guadagnare l’ammissione, proprie foto nude ed altro materiale compromettente, con il patto che sarebbe stato reso pubblico a loro vergogna eterna, se avessero rivelato i segreti della associazione.
Questi segreti erano più specificamente quelli della cerchia interna, DOS (“Dominant Over Submissive”). Dove “La sottomissione e l’obbedienza sono usati come strumenti, hanno affermato diverse donne cadute nelle spire di Raniere. La sorellanza comprendeva circoli, ciascuno guidato da una “maestra” che avrebbe reclutato sei “schiave”. Col tempo, queste, avrebbero reclutato schiave per conto proprio”, ha scritto il New York Times . Allison Mack è stata appunto la migliore delle reclutatrici di schiave, oltre che schiava essa stessa.
.Diverse donne si sono allontanate dal gruppo e sporto denunce spaventose: venivano mostrati loro filmati di violenza estrema, “fra cui uno che mostrava quattro donnne che venivano uccise e smembrate”.
“Nel 2003, Kristin Snyder, una consulente ambientale di 35 anni, è scomparsa dopo una sessione del gruppo in Alaska. Il suo corpo non è mai stato trovato, ma nella sua auto parcheggiato sulla riva della Resurrection Bay, ha lasciato unna nota: “Sono stato sottoposta a lavaggio del cervello e il mio centro emotivo è stato ucciso / spento. . . . Si prega di contattare i miei genitori. . . se trovi me o questa nota Mi dispiace . . . Non sapevo di essere già morta. ”
Un’altra, Toni Natalie, ha cercato di liberarsi dall’influsso di Raniere. Con impreviste conseguenze:
Più volte, dice, è stata visitata da agenti F.B.I.; Nxivm aveva ingaggiato il discusso investigatore privato di origine israeliana Juval Aviv per sorvegliare la sua casa e indagare sulla sua vita privata e le sue attività. Più volte, dice, è stata visitata da F.B.I. agenti, più recentemente lo scorso febbraio. Ignoti hanno messo a soqquadro la sua abitazione; la polizia è stata mandata a casa di sua madre; la sua famiglia, minacciata. (…)
Denunce e querele sono rimaste lettera morta. Il che è logico: essendo in America il procuratore d’accusa un politico eletto e in carriera (per diventare governatore), proverbialmente “apre solo le cause che puo’ vincere”. E cause in cui sono coinvolti nomi tanto grossi come le sorelle Bronfman schierate a difesa del guru, sono facili da perdere – e farsi dei nemici potenti. Tanto più quando “le visiti di agenti FBI” a casa di una denunciatrice fa indovinare altissime e segrete complicità.
Il primo articolo che tratta del caso, quello di Forbes, è del 2003. Solo adesso avvengono i primi arresti – e da parte della polizia del Messico.
Nel frattempo, Raniere è stato accusato di aver avuto rapporti carnali anche con bambine di 12 anni. Ha potuto fondare una sorta di succursale messicana, In Lak ‘Ech, che ha un sito dove dice: “Cerchiamo uomini e donne impegnati in Messico che vogliano agire e unirsi a questa iniziativa”. E si fregia di un simbolo, analogo a quello che l’FBI ritiene un segno di riconoscimento fra pedofili, come nel caso Pizzagate.
Il gruppo sta inoltre allevando un misterioso bambino, oggi di 3 anni, che ha chiamato Gaelen. Nella narrativa interna alla setta, una delle schiave di lunga durata di RAniere, di nome Barbara Jeske, avrebbe ricevuto il neonato (a una settimana di vita) dal nonno, dopo che la madre del bambino sarebbe morta, di parto o di un incidente d’auto. Di fatto, il bambino vive con Kristin Keeffe, la consulente legale delle Bronfman ed anche del NXVIM; le due sorelle Bronfman pagano il suo mantenimento ed allevamento, che è piuttosto costoso. Gaelen viene infatti cresciuto per essere “l’erede” del Maestro e Padrone, secondo le teorie di Raiere: nutrito con cibo crudo, tenuto lontano da altri bambini, curato da cinque tate che parlano ciascuna una lingua diversa, tra cui russo, spagnolo, Hindi e cinese. Degli ex dipendenti della setta hanno segnalato il bambino ai servizi di protezione dei minori, senza alcun risultato.
Pochi giorni prima di essere arrestata, Alison Mack ha twittato la foto di una nostra conoscenza: “l’artista” prpduttrice di event8i cannibalici Marina Abramovic, occultista di gran moda nelle cerchie dei Clinton e dei fratelli Podesta, curatori della campagna di Hillary. Un segnale? Una richiesta di soccorso?
Chi mai se lo sarebbe potuto aspettare un solo anno fa? Chi mai?
Sì, certo, qualcuno c’era, ed i più benevoli dicevano che era un folle visionario. Tacciamo per pudore i commenti velenosi. Gli unici ascoltatori attenti erano stati i grandi investitori.
Adesso il fatto è compito.
«In den Amtsgebäuden der bayerischen Staatsverwaltung werden künftig Kreuze hängen»
Le Croci saranno appese negli edifici pubblici dell’amministrazione statale bavarese.
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«Ministerpräsident Markus Söder bezeichnete das Kreuz als „Symbol bayerischer Identität und Lebensart“»
Il primo ministro Markus Söder ha descritto la Croce come un “simbolo dell’identità e dello stile di vita bavarese”.
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«Im Eingangsbereich aller bayerischen Dienstgebäude soll künftig ein Kreuz hängen.»
Una Croce deve essere appesa nella zona di ingresso di tutti gli edifici di stato bavaresi.
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«„Das Kreuz ist grundlegendes Symbol unserer bayerischen Identität und Lebensart.“»
“La Croce è il simbolo fondamentale della nostra identità e del nostro stile di vita bavarese”.
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«Im Anschluss an die Kabinettssitzung brachte Söder ein Kreuz im Eingangsbereich der Staatskanzlei an.»
Al termine della riunione del gabinetto, Söder ha collocato una Croce nell’area d’ingresso della Cancelleria di Stato.
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«ein Kreuz als sichtbares»
Una Croce ben visibile.
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«ein Kreuz als sichtbares Bekenntnis zu den Grundwerten der Rechts- und Gesellschaftsordnung in Bayern und Deutschland anzubringen.»
Porre una croce ben visibile come impegno tangibile nei confronti dei valori fondamentali dell’ordine giuridico e sociale in Baviera e in Germania.
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Questo è l’articolo edito da Euronews, testata liberal.
«A cross will be hanging in all Bavarian government authority buildings from June 1, following a decision by the state cabinet.
The symbol is meant to signal a Christian cultural identity, according to Bavarian Minister President Markus Söder.
“The cross is not the sign of a religion,” he said after the cabinet meeting.
In order to safeguard against possible lawsuits over breach of neutrality, the cross will not need to be displayed in classrooms or other rooms of public building but only in the foyer. As people will only be passing through entrance areas, it could not be deemed to cause offence, Bavaria’s minister for interior Joachim Herrmann said.
The new law will only apply to state government buildings, although local authorities have also been encouraged to follow suit.
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Translation: Clear commitment to our Bavarian identity and Christian values. Today Cabinet decided that a cross should be displayed in each state authority building from 1 June. Immediately after the meeting, I hung a cross in the entrance of the State Chancellery
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Political manouevering
While Catholic organisations welcomed the move, opposition politicians accused Söder of political point scoring ahead of the local elections in October.
The argument the law was not religiously motivated but cultural did not convince many on Twitter. Users voiced their opposition, some commenting that the law goes against the separation of church and state, and accusing the state’s government of trying to turn back the clock. However, the law did strike the right note with some, who equated the crucifix with the wearing of the Muslim hijab, and the selling of Halal meat
And Twitter being what it is obviously had some comedy comebacks, ripping into the official tweet of Söder brandishing the cross now hanging in the Chancellery.»
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Sant’Agostino, sommo filosofo e sommo teologo perché di pratico buon senso, aveva coniato due metafore molto significative e suggestive.
La gente – diceva – è come i polli: la mattina fan gran ressa per uscire dal pollaio, ma al tramonto ritornano tutti alla loro cuccia.
A tutti – ripeteva – si deve concedere un periodo di libera uscita, ove folleggino. Poi, alla fine ritornano, se non altro per fame.
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Orbene.
Adesso che nella dirigenza tedesca inizia ad allignare la paura del futuro – spopolamento per denatalità, islamizzazione forzosa, perdita dell’identità nazionale, “populisti” all’assalto del potere, etc – si rottamano le scale valoriali liberal, così care a Frau Merkel, e si ritorna a stare con i piedi sulla terra.
Sia pur al momento timido inizio, questo è un colpo diretto all’ideologia liberal e socialista. Essa infatti si propone come credo religioso, facendo bandiera di un ateismo positivo, ossia impositivo. I liberal riconoscono l’ateismo come elemento centrale della loro ideologia, dipendendo da esso tutto il loro credo.
Herr Söder prende semplicemente atto del fatto che “Gesellschaftsordnung in Bayern und Deutschland anzubringen“: il popolo tedesco ha un retaggio religioso, storico, culturale e sociale, nonché artistico, che affonda le sue radici nel cristianesimo. Si noti il peso delle parole: sia in Baviera sia in Germania.
Una visione opposta e nemica dell’ideologia liberal.
Adesso vedremo come possa reagire la Bundeskanzlerin Frau Merkel.
Nota.
Il problema tedesco non sono gli immigrati in sé e per sé: sono i liberal che li hanno usati per la distruzione della propria storia.
In den Amtsgebäuden der bayerischen Staatsverwaltung werden künftig Kreuze hängen. Ministerpräsident Markus Söder bezeichnete das Kreuz als „Symbol bayerischer Identität und Lebensart“.
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Im Eingangsbereich aller bayerischen Dienstgebäude soll künftig ein Kreuz hängen. Ministerpräsident Markus Söder (CSU) sagte am Dienstag in der Kabinettssitzung in München laut einer Mitteilung der Staatskanzlei: „Das Kreuz ist grundlegendes Symbol unserer bayerischen Identität und Lebensart.“
Es stehe für elementare Werte wie Nächstenliebe, Menschenwürde und Toleranz. Im Anschluss an die Kabinettssitzung brachte Söder ein Kreuz im Eingangsbereich der Staatskanzlei an.
Für seine Beschluss änderte der Ministerrat die allgemeine Geschäftsordnung für die Behörden des Freistaats. Im Eingangsbereich eines jeden Dienstgebäudes im Freistaat sei als Ausdruck der geschichtlichen und kulturellen Prägung Bayerns deutlich wahrnehmbar ein Kreuz als sichtbares Bekenntnis zu den Grundwerten der Rechts- und Gesellschaftsordnung in Bayern und Deutschland anzubringen.
Die Verpflichtung gelte ab 1. Juni. Gemeinden, Landkreisen und Bezirken werde empfohlen, entsprechend zu verfahren, heißt es in der Mitteilung.