“Il segreto delle donne” è
un’opera che racconta l’estrema variabilità della sessualità femminile e
delle differenze anatomiche e psicologiche individuali (Ponte alle
Grazie, 2011).
Gli autori sono Elisa Brune (www.elisabrune.com), scrittrice e giornalista scientifica, e Yves Ferroul, un sessuologo che ha fondato il sito www.sexodoc.fr.
I due autori francesi affermano che “scoprire una nuova donna è come
scoprire un nuovo continente. Di fronte a questa imprevedibilità una
delle migliori garanzie è darsi il tempo necessario” (settimane, mesi,
anni).
Il libro raccoglie la sintesi dell’insieme delle conoscenze del settore sessuologico e numerose e brevissime testimonianze femminili sull’orgasmo, l’esperienza più sfuggente, misteriosa e sfaccettata delle donne.
A volte le testimonianze risultano noiose, ma è vero che ogni donna è diversa
e può essere paragonata a una città o a un villaggio, a una tranquilla
regione del Nord Europa o a una metropoli caotica, disinibita e piena di
grattacieli come New York.
In ogni caso se una donna vuole comprendere meglio se stessa deve
fare più esperienze sessuali solitarie e relazionali. E dovrebbe parlare
di sesso con molte altre donne (con amiche, conoscenti o nei siti
specializzati). Infatti gli uomini sperimentano un tipo di orgasmo
sostanzialmente uguale, mentre quasi tutte le donne sembrano provare
degli orgasmi variabili e più o meno diversi. Di solito nelle donne gli
orgasmi possono “passare per il culmine della tensione come per la
massima decontrazione. Essere una crisi violenta o un abbandono totale…
L’orgasmo è forse un riflesso a livello fisiologico, ma è anche un’esperienza assolutamente personale a livello cerebrale” (p. 218).
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Se la gestione del pene nell’uomo è paragonabile all’utilizzo di un martello,
per quanto riguarda la donna bisogna considerare la gestione
complessiva della situazione, della mente, delle emozioni, delle zone
erogene indirette (prevalentemente la nuca, il collo, le orecchie e
l’incavo delle ginocchia), della vagina, della clitoride, della vulva,
dell’ano e del Punto G (www.ilpuntog.info,
protuberanza innervata alla vagina e forse alla clitoride che non tutte
le femmine hanno). Per molte donne imparare a far funzionare tutto ciò
nel modo giusto può essere paragonabile al lungo apprendimento
necessario per imparare a suonare uno strumento musicale. Del resto la
frequenza massima degli orgasmi nelle donne sembra concentrarsi nel
periodo di massima maturità sessuale (dai 30 ai 40 anni circa).
Comunque esistono orgasmi semplici, complessi e simulati, orgasmi
vaginali, clitoridei, anali e misti, che possono arrivare in alcuni casi
fino all’eiaculazione di liquido dall'uretra (occasionale o quasi
regolare). Bisogna poi considerare che l’uso della lingua può risultare
molto utile e che in genere i vibratori e “i sex-toy non rafforzano
l’egoismo sessuale, ma permettono al contrario di tessere altri legami e
di rafforzare la sessualità a due”. Naturalmente bisogna saper comunicare
i gusti e i ritmi personali con complicità e in piena libertà. D’altra
parte nei classici rapporti genitali se la donna sta sopra può dirigere
le operazioni e fare i movimenti più piacevoli con la profondità e il
ritmo giusto.
Inoltre ci sono alcune piccole differenze anatomiche che incidono
sulle potenzialità orgasmiche: le donne la cui clitoride si trova a una
distanza inferiore ai 2 centimetri dall’ingresso della vagina sembrano
raggiungere più facilmente l’orgasmo anche attraverso la semplice
stimolazione clitoridea indiretta del coito. Questa misura è molto
variabile e può andare da 1 a 5 centimetri.
La clitoride è la base del piacere femminile e nei paesi africani
dove viene asportata le donne sono quasi impossibilitate a raggiungere
l’orgasmo anche attraverso la masturbazione. Ci riesce solo il 15 per
cento circa delle femmine, probabilmente grazie alla notevole
innervazione sottocutanea dei “corpi erettili femminili”, cioè l’insieme
della clitoride, dei piccoli corpi cavernosi e delle sue radici
vestibolari che circondano la vagina (Pierre Kamina, “Anatomie
clinique”, Maloine).
In conclusione cito un dato molto interessante che sottolinea l’importanza della masturbazione in molte donne: circa il 30 per cento delle donne ha bisogno di chiudere le gambe per arrivare all’orgasmo.
Però si può aiutare la sessualità relazionale e secondo Elisa Brune “se
si ha voglia di imparare a godere aprendo le gambe, ci si può allenare
da sole, si deve solo tollerare qualche momento di frustrazione
all’inizio” (p. 230). E anche gli uomini si dovrebbero allenare: chi non
si allena a durare non può durare. L’amore è bello finché dura ed è
meglio averlo duro che duri.
Infine bisogna sottolineare che “L’amore fa aumentare il desiderio,
ma può essere un ostacolo al piacere per tutte le sfide che comporta e
tutti i cliché che impone. Il carico emotivo provoca automaticamente un
immenso blocco e la paura di non piacere”. In molti
casi la mitologia romantica fa “la sua parte nel surgelare la libido
femminile”. Forse soprattutto alle educatrici italiane le quali
affermano che una ragazza di buona famiglia fa sesso solo quando è
innamorata.
Note a uso e consumo di uomini e donne – Un orgasmo può “interrompere un singhiozzo persistente”. Il ginkgo e il ginseng sono
le principali sostanze naturali che hanno sempre effetti positivi sulla
risposta sessuale. Lo sperma “contiene il 60 per cento della dose
giornaliera raccomandata di vitamina C oltre a molte altre vitamine e
sali minerali”.
Damiano Mazzotti
visto su agoravox.it e copiato e postato su questo blog
Damiano Mazzotti
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