Il post cui faccio riferimento è di Maurizio Blondet e potete leggerlo qui https://www.maurizioblondet.it/salvatelo-da-se-stesso-per-la-causa-sovranista/. Non c'è la possibilità di commentarlo, peccato, allora lo faccio qui , nel mio blog. In effetti ciò che mi ha colpito dell'articolo è che ripropone quello che per me è stato un mantra, per almeno due o tre miei post e una decina di commenti sparsi in rete: occorre prepararsi, studiare , leggere. Le stesse cose che dicevo riferendomi alle persone che la destra, quindi anche la Lega, mandava in tv, allo sbaraglio. Ci andava gente che era
solita inveire con le solite parole: vergognati, dimettiti. Non erano e non sono persone che propongono ragionamenti, né offrono soluzioni e non possiedono idee proprie: per loro vale la "legge del Capo", per cui è lui che decide se si deve ridere, e che cosa rispondere, come muoversi e agire. Loro, di loro, hanno solo il corpo e il viso che mettono davanti alle telecamere, ma non certo pensieri propri: perciò quando anche Blondet dice che Salvini non dovrebbe fare le uscite che ha fatto, dice bene, come pure hanno ragione altri che lo invitano a evitare i video su Fb e semmai ad agire di persona. E infatti mi riferivo ad altri politici e di altri schieramenti quando chiedevo: minacciano querele, annunciano le dimissioni, ma perché annunciare e non fare? Ha pienamente ragione chi indica tanti politici, e io ci metto tanti leghisti e piddini, che hanno imparato a memoria dati e statistiche, ma non sono in grado di argomentare, discutere, ascoltare, ribattere, e il tutto con la dovuta calma. Un appunto anche sull'abbigliamento, cosa tanto cara proprio a Blondet: l'abito fa il monaco, o comunque fa in modo che chi vede una persona ben vestita, si predisponga già a interloquire forse senza voler urlare e parlare sopra, ma ascoltare e poi a replicare. Invece non dico che Salvini urli e parli sopra, ma dovrebbe invitare i "suoi" a non cadere in quel tipo di trappole : pensiamo a una Mussolini, una Santanché, o a un Librandi , e ho citato questi solo per brevità e notorietà televisiva, a come si rendono indisponenti. A me fanno quell'effetto. Una cosa avrei scritto nel mio commento, quindi questo è il posto giusto: chiedetevi se Matteo Salvini è convinto di ciò che sostiene oppure ripete qualcosa che ha imparato a memoria. In particolar modo su temi economici. E come mai non li sostiene più questi temi, non ne ha fatto cavalli da battaglia e ha preferito il tema migranti/sicurezza: peccato dimentichi i suicidi per ragioni economiche, mentre ha aumentato i poteri a banche e agenzie delle entrate. Altri provvedimenti, fatti a metà, e mai si parla con la dovuta chiarezza.
Nessun commento:
Posta un commento