Forse lo avete notato su magliette, cataloghi, pagine pubblicitarie, sulle confezioni di prodotti come alimentari, tinte per capelli (Garnier per citare un esempio), nelle etichette di vini e bevande, prodotti cosmetici e farmaceutici, per la cura dell’auto.
Molti brand di fama internazionale lo utilizzano, come Prénatal, Ikea, dall’anno scorso anche la storica agenda Smemoranda, la nota catena di profumerie Limoni e molti altri. Ma anche festival e fiere, musei, ristoranti, agenzie turistiche. Perfino l’industria musicale.
Si tratta del QR code, il codice per la lettura veloce, che - con appositi reader - può essere inquadrato dalle telecamere di dispositivi quali smartphone, iPhone, iPad e tablet ed automaticamente sul device appare il collegamento rimandato dal codice.
Il collegamento innescato dal codice può essere la homepage di un
sito, o una pagina specifica con la scheda di un prodotto, il
regolamento di un concorso, una galleria fotografica, un video, un
catalogo online, la presentazione di un’azienda.
Non serve dunque cliccare, immettere coordinate, aprire browser o fare ricerche.
In sostanza il QR code riduce drasticamente i tempi per raggiungere un contenuto (che sia testuale, immagini, riprese, audio o pagine web complesse). Bastano pochi secondi.
E negli ultimi anni, tra evoluzioni tecnologiche e offerte, sono
poche le famiglie che non hanno almeno uno smartphone o un tablet. Ci
stiamo abituando alle tecnologie, a essere connessi praticamente ovunque.
Il QR code può semplificare ‘la vita online’. Può diventare un valido strumento di marketing e promozione per aziende, professionisti, artigiani e molte altre attività.
Come tutti gli strumenti, però, il QR code non funziona sempre e alcuni casi recenti lo dimostrano come spiega il portale di settore TheBizLoft: Red Bull, Nirvana, Continental Airline sono alcuni dei brand che non hanno saputo sfruttarne le potenzialità.
Molto creativo l’uso del code con Yourp,
una App mobile per lasciare messaggi geolocalizzati anche in realtà
aumentata: attraverso la camera del proprio dispositivo si possono
vedere contenuti virtuali nel mondo reale usando il QR Code come markers per ricreare animazioni in 2D e 3D. Non c’è limite all’immaginazione.
Ormai facilmente generabile, il code è flessibile, è collegabile a qualunque link, ed inizia a diventare un ‘oggetto’ familiare, visto su vetrine, indumenti, tazze ed etichette, per strada. Potrebbe perfino fare al caso tuo, non resta che provarlo.
BarbaraGozzi
http://www.agoravox.it/QR-code-il-codice-per-la-lettura.html#forum65230
Nessun commento:
Posta un commento