So che non gliene frega niente a nessuno, è più importante decisamente la politica (?) italiana, le accise mai tolte, la moneta parallela (?), la spesa a deficit e le assunzioni per la messa in sicurezza del territorio e per valorizzare i beni artistici e far ripartire il turismo (sul serio hanno fatto queste cose?). Ritorno a pensare al 2004, anno del mio fallimento, e al fatto che da allora non ho ricevuto versamenti contributivi e non lavorando non ho potuto nemmeno effettuarne di volontari: chi fallisce e per bancarotta semplice, non ha percorsi di reinserimento, non viene chiamato dal Don di turno per andare a lavorare (e così poter mangiare e dormire) in un centro per anziani, scrivere libri e rilasciare interviste. E poi, magari, entrare nelle simpatie di qualcuno e ricevere oboli che , di lì a poco potrebbero servire per rientrare nel giro che conta, cioè nel
mondo del lavoro. Ai falliti, almeno a quelli come me e come la maggior parte dei falliti, cioè a gente che non ha nascosto soldi , non è permesso godere di quei benefici: non possiamo laurearci o lavorare a spese dello stato, né ricevere versamenti Inps. Se invece fossimo stati assassini o ladri, allora sì, verremo trattati meglio, con tanto di confessioni in tv, libri o articoli nei giornali, e troveremo sempre il Don che ci vuole riportare sulla retta via. Ci sono stati, anche qui in Sardegna, chi ha fatto sparire miliardi di lire, mi pare negli anni 80, e poi non si è trovato male: nel senso che è stato aiutato, al pari di chi rubò dei soldi per una società sportiva, e ha continuato a lavorare dove già lavorava e senza fare un giorno di prigione. Ora casi simili ce ne sono stati tanti, come quello di un vigilante che rubo merce, la nascose a casa, e poi ricevette pure aiuti per avviare un'impresa, che ancora esiste ed è in buone acque: in sostanza ti curano pure il business plan, ti fanno avere i soldi, ti istruiscono la pratica perché vada a buon fine. Dall'altra parte una serie di ingiustizie: perché se ,come ricordavo, fallisci sono affari tuoi e non ci sono aiuti, anzi. Vogliamo parlare di centrali rischi, di negazione di accesso al credito, di registro dei falliti (pur con il fallimento chiuso)? O forse preferiamo parlare di centri di ascolto, di fondi anti usura? Una mia conoscente, e anche se ne ho già parlato ne riparlo (e poi chiudo), ha denunciato un usuraio, che è stato arrestato e pure condannato: ebbene le dissero che aveva diritto di ricevere del denaro in quanto, in seguito ai fatti si era ritrovata col culo per terra (non sono le parole esatte ,ma il concetto è quello). Si era ritrovata con il c/c chiuso, e senza poter accedere al credito, e senza lavoro. Niente da fare: prima la prefettura rimanda indietro la domanda perché incompleta; poi la respinge , precisando che si può fare ricorso. Non la faccio tanto lunga: tra respingimento , ricorso, ripresentazione, e balle varie, non ha ricevuto un tubo! Mi ha detto che ,col senno di poi, non denuncerebbe più l'usuraio. Precisazione : dopo la sua denuncia, l'usuraio è stato denunciato da decine di persone, e il pm ha detto che senza la sua mossa, se non ci fosse stata lei, non avrebbero potuto ottenere la condanna. Della serie: grazie di tutto, può andare...e restare nella precarietà, senza lavoro, vivendo alla giornata. Però lo abbiamo fatto condannare eh! Contenti voi, che potete elencare,nei media, i vostri successi...però, se diceste anche a quale prezzo, e in quali condizioni avete lasciato chi si è esposto, non sarebbe una cattiva idea.
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