O il più classico mors tua vita mea. O si nasce ricchi o si sposa una persona ricca, diversamente occorre sbarcare il lunario, in maniera nobile e non per forza dover arrivare a fine mese affannati. Però rimane valido il titolo del post: arrangiarsi , non insegnare la strada ad altri, se ci sono canali privilegiati non farsi scrupolo di usarli. Ho un amico che lavora nell'ufficio dove devo presentare una richiesta di finanziamento? Gli chiederò lumi, mi aspetto che mi dica qualcosa in più. Idem per tutto il resto. Certo oggi è pieno di occhi ed orecchie, non posso sapere se è monitorato e sotto osservazione, tuttavia sembra sempre più valido il vecchio detto "se non lo fai tu, lo farà un altro" o anche "lo fanno tutti". Questa mia spinta verso le scorciatoie è dettata da un certo lassismo che noto, da un buon mesetto, nel governo : sopratutto da parte del ministro dell'economia o del ministro che dovrebbe interessarsi di sviluppo, di equitalia e cose simili. Sinceramente i migranti hanno rotto i coglioni: aiutiamoli a casa loro, requisiamo i beni che i loro capi di stato con l'ausilio di chi li ha finanziato le infrastrutture (chi è stato? il fondo monetario o la banca mondiale o l'Ue?) e cerchiamo i presunti complici, quelli che hanno dato e concesso i fondi per riceverne una parte che è finita in conti offshore . Queste cose o dicerie non me le
sono sognato la notte scorsa, ma sono cose risapute e ,se non erro, fatte presenti da chi si è posto le domande: prendiamo una Bonino qualsiasi che ha sostenuto , lo ha detto lei e non io, che noi già diamo, come Unione Europea, un bel po' di soldi per aiutarli a casa loro. Ora non voglio andare a cercare i soldi degli sms solidali, né voglio sapere dove sono finite le mie 1000 lire che ho dato nel 1969 per i bambini del Biafra, però oggi mi interrogo e mi chiedo: perché con quei soldi non c'è stato nessun sviluppo? Come pure mi posso chiedere perché il nostro governo con i 13 miliardi di Euro concessi dall'Unione Europea perché i migranti approdassero tutti o quasi da noi ,in Italia, non ha speso tutto? Poi si dice che sono i terroni che non spendono i soldi che, come ormai sanno anche i sassi di Matera e i nuraghi in Sardegna, tornano a Bruxelles e vengono dati ad altre nazioni che, logico, finanzieranno altri progetti, magari concorrenti con quelli da noi pensati e mai realizzati.
A questo punto , prendiamo tutto ciò che possiamo, affidiamoci al buon senso sperando di non finire dietro le sbarre, anche perché quelli come me non hanno la fortuna di avere la seconda opportunità, né diritto ad agevolazioni per il reinserimento. Siccome non siamo di primo pelo, è giusto che si sappia che l'impoverimento dei paesi africani come pure di altre nazioni, è dovuto ad accordi commerciali capestro, a concessioni per lo sfruttamento di risorse naturali che fanno capo a società europee o americane o adesso più di recente cinesi (vedi anche il belt and road): quando un paese come il Senegal ti concede lo sfruttamento della pesca nelle proprie acque e lo fa a discapito dei propri cittadini, non è poi così diverso da una nazione come l'Italia che concede di trivellare e ricevere compensi irrisori. Mi ricorda come noi in Italia concediamo l'uso delle cave o delle acque minerali, in pratica a costo zero. Pensiamo pensiamo ma non riusciamo, almeno io, a re-agire.
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