Ha fatto bene il Presidente a ricordare il caso della bambina colpita da un colpo di fucile a piombini: forse non sa che con i piombini vengono colpiti pure cani e gatti, e purtroppo anche altri bambini. Ai miei tempi, anni 60, non era raro vedersi sequestrare il fucile portato a scuola, e sopratutto sentirsi raccontare di bambini che hanno perso la vista per colpa di un proiettile. Casi analoghi, di gente pazza o esasperata, ce ne sono tutti i giorni, o quasi, ma non tutti vengono ricordati dai Presidenti siano questi della repubblica, del senato o della camera: dal vecchietto che spara sui bambini che giocano in modo chiassoso davanti a casa sua a quello che non vuole più subire il furto di frutta o bestiame. Non fanno più nemmeno notizia. Invece, come scrivevo nel titolo, il presidente mi pare si sia dimenticato di parlare di Ivan, il ventiquattrenne che si è suicidato due domeniche fa: non credo ne abbia parlato, se l'ha fatto, mi scuso. Era e sarebbe ancora un'occasione per parlare di aziende che
vogliono vivere, di persone che amano lavorare , ma che hanno anche bisogno di ricevere credito in banca, di vedere una burocrazia ridotta all'osso. Avrebbe anche potuto parlare del sistema della doppia asta al ribasso, che viene adottato da alcuni colossi della GDO: ma forse è più facile parlare del caporalato, dello sfruttamento delle risorse importate dai paesi africani. Peccato perché se le cose venissero pagate quanto si deve, forse anche gli stipendi sarebbero adeguati, e di certo non avremo un'invasione di supermercati e discount, ma negozi con merce di qualità e ,sopratutto, con persone che possono permettersele. Invece si tace o si parla di quello che è facile additare come male e pericolo, con discorsi pieni di luoghi comuni, di frasi fatte: in linea teorica non ci sarebbe nulla di male, in pratica sì. Perché? Perché un conto è se quelle frasi le pronuncia un vecchio come mio padre o mio zio, e cioè sono dette da persone che non hanno un ruolo nelle istituzioni, né hanno delle responsabilità; mentre un presidente se pronuncia delle parole o tiene dei discorsi, come quello di fine anno o in altre circostanze, lancia dei segnali, dei messaggi o può anche, mi pare sia proprio previsto, degli inviti alle due camere. Per questo se il presidente si informasse o venisse informato di certe situazioni e realtà , forse non si limiterebbe a parlare, con tutto il rispetto che gli riservo se non altro per obbligo, del fucile a piombini o del pericolo far west Italia, ma ricorderebbe al paese e al governo e al parlamento, che ci sono quotidianamente suicidi, e non solo dovuti a delusioni d'amore , ma per ragioni economiche. Paolo Barnard li aveva definiti economicidi , e mi associo, ogni tanto a lui. Spero lo faccia anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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