mercoledì 20 maggio 2015

Due pesi e due misure

Ieri facendo zapping mi è capitato di vedere il programma quotidiano di approfondimento in onda su rete 4 tra le 8 e le 9 di sera.
La questione riguardava gli immigrati clandestini o, come si dice oggi, migranti: mi pare fossero in collegamento da Magenta e ciò che ho visto e sentito è più o meno quanto segue: una signora si lamentava del fatto che queste persone, immagino più maschi che femmine, girovagassero con infradito ai piedi, a tutte le ore del giorno; ma non solo: un negozio avrebbe subito un furto riprendendo, non nel viso credo, un migrante in azione.
Per controbilanciare il tutto interviene un'altra signora che invece si è recata a incontrare costoro al momento del loro arrivo in città e, cosa sorprendente, ha visto nei loro occhi dolore o tristezza o qualcosa del genere.
A questo punto ho ricambiato canale televisivo. Perché mai direte voi?
Perché sono quasi certo che lo stesso trattamento di comprensione quella persona non lo ha riservato ai falliti, agli operai e alle maestranze delle aziende in crisi, a chi è costretto a chiudere baracca e burattini perché, sono quasi certo che persone come lei vanno dove c'è il 3 x 2, dove c'è l'outlet, e si vantano di fare acquisti sul web.
Non credo che sia andata, lei e quelli come lei( che di certo non operano in regime di concorrenza e non devono essere flessibili né negli orari né nelle prestazioni,) a portare conforto alle famiglie delle persone che si sono suicidate per colpa della crisi o di qualche fido negato.
O se c'è andata avrà ,forse, detto che gli era vicino. Ma come ? Ah, forse gli ha stretto la mano!
Ecco i due pesi e le due misure. Per queste persone che arrivano da fuori, dall'estero, ci si deve dare da fare per trovare vitto e alloggio e un lavoro: per chi è qui ed è in difficoltà, al massimo si fornisce il pacco alimentare della caritas di turno, ma non certo si fa in modo che si possa camminare con le proprie gambe.E' meglio tenere gli italiani sulla corda e in tensione, così li controlliamo meglio.

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