Quel tipo di persone, purtroppo, esistono: ieri ho visto un servizio a "la gabbia" in cui si vedevano numerosi appartamenti, la cui gestione affittuaria dovrebbe essere, salvo errore, comunale, sfitti da anni e non assegnati.
Idem come sopra succede qui da noi , in Sardegna, dove una buona parte di questi immobili è gestita dalla regione sarda: l'altro ieri, ad esempio, una signora single con figlia a carico, a Siliqua, è stata sfrattata e l'appartamento chiuso.
Per continuare su questi temi, sabato prossimo a Pisa, davanti al comune ci sarà una manifestazione i cui temi saranno, oltre il lavoro anche quello di immobili sfitti e non assegnati.
A Sant'Antioco, in Sardegna, ci sono ancora persone che vivono in alloggi provvisori ,da anni oramai, e soltanto perché alcune situazioni non vengono sbloccate: trattasi in alcuni casi dei soliti fondi, in altri di controversie con chi deve edificarle.
Ma non può saltare agli occhi che ci sono funzionari statali che se ne stanno letteralmente fregando: non hanno a cuore i problemi altrui e trattano queste problematiche come fossero ordinaria amministrazione.
Ordinaria amministrazione per me sarebbe la manutenzione degli immobili, i marciapiedi, le buche stradali, mentre straordinaria è la necessità di case: ora mi pare che solo a Milano ci siano 5 mila case da poter assegnare.
Posso aggiungere che ci sono sempre i soliti problemi: protesti, fallimenti, negozi di extracomunitari e centri commerciali che spuntano come funghi, e per contro i negozi italiani che chiudono uno dopo l'altro, l'accesso al credito negato, Equitalia che impera.
Per tutti o quasi questi problemi ci sentiamo ripetere che la causa è l'evasione fiscale, che ci vogliono più controlli eccetera: invece di affermare che occorre ridurre le tasse, che ci vorrebbe una moratoria, ci sentiamo dire che Equitalia deve consentire dilazioni precisando sempre che ci siano determinati requisiti.
Quando ci sono persone, di solito politici o giornalisti superpagati, che ragionano così e fanno passare questi messaggi come siano giusti, c'è poco da sperare in riprese economiche: tra l'altro ci sono palesi inviti a comprare nei supermercati e nei centri commerciali, invece di invitare le persone a comprare, sempre che se le possano permettere, nei negozi cittadini.
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