mercoledì 4 aprile 2012

Gli ipocriti

Una cara conoscente che frequentava, occasionalmente, l'altro blog che ho su Leo.it, mi disse che sono assai spesso permaloso e puntiglioso. E ha ragione perchè di solito invece sono troppo morbido, lascio correre ed evito di sguainare la spada, preferendo altri approcci come il dialogo e la comprensione. Tuttavia mi devo leggermente inquietare quando scopro che ...
oggi in tanti parlano di fallimento, di suicidi, di seconda possibilità, di fondi per evitare che si affondi.Ma questi dov'erano quando nel mio blog e nei miei commenti sparsi nella rete cercavo di sensibilizzare i lettori sui fallimenti? Perchè ignoravano sempre i miei commenti che invitavano a riflettere su stipendi bassi e insufficienti? Perchè non leggevano quanto scrivevo su Equitalia, su tasse e imposte e costi del lavoro alle stelle? E come mai oggi cavalcano anche loro l'onda e si prodigano in analisi socio economiche, ma senza mai proporre soluzioni immediate e che possano riferirsi anche a chi,come me ad esempio, è fallito nel 2004? Non mi piace la guerra tra poveri, ma nemmeno essere dimenticato e come me anche tutti quelli falliti prima e dopo di me. Per cui se ci saranno degli aiuti, spero numerosi e vari, per non fallire, che ci siano anche per chi è finito all'inferno. Invece mi pare che ci siano in animo provvedimenti solo per evitare la cassa integrazione, e mi va bene, aiuti per gli under 35 e non mi sta bene perchè sono over 50: ed ecco che si apre il primo contenzioso, il primo dibattito che poi frena o tende a frenare i provvedimenti. Ed è un male. Ci sono poi coloro che nei vari blog e siti dirottano gli argomenti e i commenti verso altri temi, importanti certo, ma non come il lavoro e i soldi,entrambi grandi assenti nella vita di molti di noi. Ragion per cui mi giunge il sospetto che chi spesso ha parlato e parla di fallimento, di gente che è in affanno, che si dà da fare per sbarcare il lunario, siano persone che non hanno idea di che cosa vuol dire essere e vivere in perenne difficoltà: trattasi di persone che evidentemente hanno pane e companatico, che non hanno tanti problemi economici. Mi chiedo da che pulpito viene l'analisi : e lo capisco dato che sono persone che non offrono suggerimenti, dritte e lumi. Scavano, almeno su temi come l'evasione, a fondo ma su altri temi sono vaghi, riportano al più un "mi fa rabbia che si sia ucciso per i debiti" mi dà fastidio che lo stato è sempre assente: ma poi, a queste considerazioni non seguono delle azioni e dei suggerimenti relativi al tema in questione. Ecco perchè per me sono degli ipocriti, perchè fanno finta di interessarsi, a parole, ma poi non proponendo niente a livello di soluzioni e da farsi, ecco che è manifesto il loro disinteresse: hanno altro per la testa, forse gli sta a cuore l'Iraq, forse hanno più piacere ad avercela con Monti o con Silvio.Ma dei falliti, delle persone, gli interessa poco o niente.

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