martedì 3 aprile 2012

Tutto fermo

Se si va in giro e si presta attenzione a ciò che si sente, non si può non capire che è tutto fermo. E mi riferisco all'economia ma anche a livello di proposte politiche. Di queste ultime alcune sono datate e ancorate a vecchi rancori, come quelle dell'Idv sulla
giustizia: riformarla è cosa sacrosanta ma non vincolante per l'economia e i posti di lavoro che sono ciò di cui ha bisogno ,adesso,la nazione. Le vere proposte nascono da chi si incontra per strada, da chi non è vincolato dal politicamente corretto, da chi non si deve sdebitare col politico locale. E infatti costui dice che occorre fermare Equitalia e attuare una moratoria, che è un bene poter ,in ogni caso, permettere anche a chi deve soltanto 80 euro allo stato di poter ridurre la cifra in percentuale come è stato permesso a banca intesa (che ha pagato mi pare 300milioni invece di un miliardo e 600); così come è bene investire sulla salvaguardia del territorio, sui musei e le città d'arte, sul turismo, sull'agricoltura, e logicamente sforbiciare tutte quelle cose che frenano attualmente la mobilità delle persone all'interno del paese invogliandole ad andare oltre i confini. E ci si va per curarsi i denti, rifarsi il lifting, operarsi, abortire eccetera: quando sono cose che si potrebbero eseguire anche in Italia "prezzi modici permettendo". Invece abbiamo un governo e un parlamento che va all'estero per i fatti suoi, ricordiamo Silvio per farsi operare, Rutelli e altri per le vacanze invernali, mentre è opportuno che denaro e competenze restino a disposizione della nazione. Ma oltre a Equitalia le persone chiedono trasparenza nei conti pubblici e non possono certo sentirsi dire dal primo disgraziato con dieci o venti poltrone che lui le mantiene perchè non è reato: costui o costei mancano di senso civico, di morale, ragion per cui solo per questo motivo meriterebbero di essere cacciati via o quantomeno di non avere posti di responsabilità (e con quel livello di spettanze). La solidarietà di costoro sta nello sventolare un conto corrente fatto in favore dei bambini del Biafra piuttosto che fare in modo ,invece, di non far pignorare o vendere all'asta un'azienda in difficoltà: per questi , per i cittadini italiani, non c'è amore ma odio. E questo è dimostrato allorchè si privilegia ,nelle assunzioni e nelle attenzioni, lo straniero e il diverso, proprio perchè sono stranieri e diversi: e a me dispiace doverlo constatare ogni qualvolta si vede chi mette mano al portafoglio per dare oboli alla zingarella seduta in strada, a chi compra i fiori ai semafori, a chi acquista una bora o una felpa da un senegalese.Cioè per costoro non ci sono nè ci devono essere controlli, possono esercitare l'arte italiana dell'arrangiarsi e dell'arraffare. se lo facessi io o tu, ci farebbero un mazzo tanto. E queste storture fanno in modo di alimentare la tensione sociale affinchè non ci sia nessun progresso risolutivo nè per noi nè per loro: con questo , che noi nè abbiamo diritto loro dovrebbero goderne di riflesso, in quanto ospiti (visto che i soldi, neanche pochi, guadagnati qui vanno in gran parte all'estero:  a parte quelli dati ,di solito in nero , per l'affitto ). L'essere troppo servizievoli è un male, ma restare paralizzati e non reagire è peggio: oggi veniamo quotidianamente distratti dai tre o cinque minuti di servizi tv sulla lotta all'evasione fiscale, dove si evidenzia che è evasore solo colui che non rilascia lo scontrino,e che le cose vanno male nella nazione per questo motivo. Altri minti sprecati per dire che non c'è lavoro per colpa dell'articolo 18 non modificato, e poi perchè le pensioni sono troppo alte e c'è troppa gente in pensione. Logicamente non c'è lavoro perchè c'è gente che lavora in nero: dato che se l'assumi regolarmente non potresti pagarle il doppio stipendio che viene fuori tra "il dovuto e la previdenza", per cui se non lavora in nero dovresti mandare la persona a casa. Un mio conoscente per risparmiare 860 euro mensili più i contributi, ha licenziato la banconiera del proprio bar: siccome era in maternità ha pagato tutto ciò che doveva per legge, e in più aveva assunto una persona in sostituzione.Poi ,essendoci la crisi, ha fatto i tagli: a malincuore, ma costa troppo pagare di tasca propria una mensilità di ferie, la previdenza , la tredicesima. Chi si vede arrivare lo stipendio tutti i mesi, pensi e indaghi da dove arrivano quei soldi: forse che li produce un giudice che impiega anni a giudicare?O forse il consigliere regionale che non riesce a creare un posto di lavoro, oltre il suo e quello dei suoi accoliti? O forse il vigile urbano che con il suo elevare continuamente contravvenzioni per divieto di sosta (anche quando questo sarebbe tollerabile) fa in modo di deviare il traffico commerciale in altre città?O forse viene fuori dalle aree a pagamento che ci sono nelle zone balneari?Le stesse che ci invitano a spendere meno e a recarci all'estero, dove sono contenti di vederci arrivare mentre qui certi impiegati sono contenti di vederci andare via?Qualche volta se invece di guardare le scollature o il sedere delle donne ,o il paccomensilità,ferie,tredicesima,tagli,lavoro e i bicipiti degli uomini, si prestasse un po' di attenzione seguita da una riflessione sui veri problemi della società in cui viviamo, credo che qualche passo decisivo per una soluzione si troverebbe.

Nessun commento:

Posta un commento