Ci sono persone che scendono nell'indice di gradimento: chi non ricorda amicizie liceali o di piazza che andavano e venivano e ,inevitabilmente, poi potevano sparire? Lo stesso succede per i programmi tv e i loro conduttori. Ricordo quando con piacere guardavo Lerner o Report. Oggi invece
debbo dire che alcuni programmi e conduttori, non mi piacciono più. Il motivo è presto detto: la mancanza di contraddittorio. E se è vero che ,come dice Santoro, la trasmissione è mia e faccio ciò che voglio al so interno, invitando chi decido io, è pur vero che in tanti casi si va oltre la decenza, almeno quanto a rispetto per l'intelligenza altrui. Le cose che di costoro non mi piacciono sono tante, e in ordine sparso sono, oltre all'assenza di contradditorio, intesa come la parola concessa a una persona, che si sa che la pensa diversamente, e a cui si concede il tempo e il modo di completare il proprio pensiero, c'è poi il prendere come esempio da seguire tutto ciò che fanno le altre nazioni che, ai loro occhi, sono più civili della nostra. Come si può pensare che siano più civili gli Usa? Forse perchè adoperano la pena di morte? Forse perchè numerose carceri sono diventate fornitrici di manodopera a poco prezzo per le multinazionali? Forse perchè mettono in carcere inseguendolo nelle montagne chi non ha i soldi per pagare le tasse e quindi è un'evasore? Forse dobbiamo imitarli e far entrare in Italia chi ha un visto? E l'elenco potrebbe continuare ma non certo paragonando gli stipendi, il numero delle leggi, la possibilità di fare impresa, la pressione fiscale: queste e altre cose, secondo ciò che dicono in trasmissione e che ,a mio parere, sono forse obbligati a ripetere fino alla noia, sarà possibili quando tutti pagheranno le tasse. Mi ricorda le favole quando uno dei personaggi, sempre prima di addormentarsi, incalzato su quando si sarebbero fatte certe cose assai importanti, ripeteva "un giorno, può darsi". Ora leggere (perchè Report non lo guardo più: oltre al fatto che certe info le conosco con un mese e più di anticipo) ciò che scrive la Gabanelli sull'uso dei contanti, mi fa specie: perchè penso a chi ha necessità di contanti per pagare piccole spese in nero. Mio padre quando ha fatto sostituire lo scaldabagno elettrico, non aveva la possibilità di acquistarne uno nei centri commerciali, ormai lontani e difficili da raggiungere per lui che,ultraottantenne, non ha più l'auto per via dei costi che non si può più permettere, e poi c'è il discorso dell'installazione: che cosa ha fatto? Ha trovato per strada un disoccupato che lavora in nero, dato che ha un'ape cassonata, ed è pure evasore perchè non rilascia scontrini o fatture ,e gli ha esposto le sue richieste: portami lo scaldabagno, questi sono i soldi per comprarlo, più 10 euro per andarlo a prendere , più 30 euro per il montaggio. Il nostro evasore, quello con l'ape, si è guadagnato i 30 euro per mezz'ora circa di lavoro, l'altro evasore , mio padre, come giustificherà i 150 euro spariti? Una parte con lo scontrino di acquisto e gli altri li avrà persi "responsabilmente" o "perdendo il giusto e senza esagerare". Se per caso si fosse rivolto a un idraulico che rilascia fatture o ricevute fiscali, quanto avrebbe speso in più o in meno? Esempi a parte il punto che conta è il principio da cui partono questi conduttori: chi evade ha sempre torto. Peccato che il sottoscritto ,invece, si domandi perchè una persona evade, perchè cerca di pagare di meno. La differenza è tutta qui. C'è , ed è vero, chi fa finta di interrogarsi, secondo me uno di questi è Floris a Ballarò, allorquando fa intervenire alcuni esperti che però sono di parte, magari trattasi di membri del governo, ex colleghi professori della Bocconi: mancano altri pareri di persone che lui si guarda bene da invitare e ,quando è pure capitato non ha permesso di argomentare nei tempi e modi dovuti.
Libertà di pensiero e di espressione per tutti, quindi anche per loro, i conduttori di cui sopra: ma anche la possibilità e la stessa visibilità a opinioni diverse ,così da poter comparare se trattasi degli stessi temi.
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