venerdì 27 aprile 2012

Chi si ferma è perduto?

Senza voler andare in oriente, per trovare saggezza, posso fermarmi in Medio Oriente e rileggere un passo del vangelo che dice più o meno così: "che cosa serve guadagnare il mondo se poi perdi l'anima"? Oggi è vero che il nostro modo di vivere ci impedisce di fermarci a pensare e anzi, chi lo fa, è visto come una persona perditempo. Pensiamo ad esempio a una
persona che si ferma a parlare con un'altra, che mette prima i rapporti umani e poi il profitto, il lavoro. Certo posso capire le eccezioni, come quelle di un medico che deve operare, il pompiere che deve essere pronto a intervenire, appunto le eccezioni. Ma se permettiamo invece al nostro modo di vivere di adattarsi a noi, se chiediamo a noi stessi di provare a cambiare, credo che ci troveremo meglio. Già per problemi di traffico urbano si era parlato di cambiare gli orari di ingresso nelle scuole, negli uffici pubblici: se ci fosse quella variazione nella nostra vita, ritengo sarebbe davvero un bene. Un po' come nelle coppie in crisi dove l'elemento novità può salvare, meglio forse di aspettare un bambino, il rapporto a due. Ricordandoci che ,di solito, cambiando noi cambiamo anche gli altri: trattasi di relazioni, di rapporti di lavoro, di rapporti familiari, di intereagire con gli altri.Ma cìè qualcosa di più che possiamo fare ed è volerci bene, pensare un po' di più a noi stessi senza che ciò sia messo in relazione con qualcosa da voler raggiungere: cioè non volersi bene per fare una nuova conquista,sia essa sessuale o di lavoro o di posizione sociale, ma solo ed esclusivamente per noi, per valorizzarci ai nostri stessi occhi (della mente). Non certamente per dimostrare al prossimo quanto siamo bravi e forti, ma per acquisire anche un po' di considerazione verso la nostra mente e il nostro corpo: in una parola vogliamoci bene per primi, poi forse gli altri seguiranno a ruota. Guardandoci con occhi diversi forse riusciremo a vederci per come siamo, ovvero unici, ma non per forza soli. Per soli intendo coloro che vogliono privarsi di relazioni, intese come interagire con un'altra persona e non come un individuo che decide di restare un po' da solo a pensare. Come ben sappiamo si può riflettere, a voce alta, ed esporre ad altri le proprie idee, confessioni, dubbi, propositi: ma sono cose che si possono fare anche da soli, immaginando che ci sia qualcuno con noi. E senza essere pazzi o diventarlo. Il risultato è che le risposte forse ,se cerchiamo bene, le abbiamo già dentro di noi.Quindi ,non solo per evitare di pensare solo a chi ci vuole male, cioè al governo e chi gli tiene bordone, spegnamo la tv e mettiamo via i giornali, al massimo suggerisco musica rilassante e lasciamo correre i nostri pensieri. Poi possiamo, invece , fare quello che vogliamo ma credo che se accendiamo la tv sarà per vederci un bel film o video musicale, o forse invece opteremo per la lettura di un buon libro o ,perchè no, un bel sito. Oggi per la prima volta vi suggerisco due siti :
http://sensodellapolitica.blogspot.it/ e http://www.georgejefferson.altervista.org/ 
ritengo che vi daranno soddisfazione. A me sono piaciuti.

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