Wall Street. È iniziata e procede la segregazione delle femmine. – Bloomberg.
Giuseppe Sandro Mela.
2018-12-25.
«Γεωργὸς χειμῶνος ὥραν ὄφιν εὑρὼν ὑπὸ κρύους πεπηγότα τοῦτον ἐλεήσας καὶ λαβὼν ὑπὸ κόλπον ἔθετο. θερμανθεὶς δὲ ἐκεῖνος καὶ ἀναλαβὼν τὴν ἰδίαν φύσιν ἔπληξε τὸν εὐεργέτην καὶ ἀνεῖλε. ὁ δὲ θνῄσκων ἔλεγε· δίκαια πάσχω τὸν πονηρὸν οἰκτείρας.
ὁ λόγος δηλοῖ, ὅτι ἀμετάθετοί εἰσιν αἱ πονηρίαι, κἂν τὰ μέγιστα φιλανθρωπεύωνται.» [Esopo. LXII[
Ad ogni azione corrisponde una reazione eguale e contraria.
Con l’era #MeToo negli Stati Uniti è invalsa la costumanza che le Corti di Giustizia accentano come prova inconfutabile la semplice denuncia fatta da una qualsiasi femmina di essere stata molestata anche quaranta anni prima.
In primo luogo, è atterrente che in un paese per alcuni versi anche civile reati minori, da multa e tre mesi non eseguiti, siano assurti senza base giurisprudenziale alcuna a delitti non prescrivibili, equiparati solo al genocidio. Non vi sarebbe differenza alcuna aver diretto una campo di sterminio in Cambogia oppure aver guardato dentro una scollatura muliebre. Sarebbe una farsa se nei fatti non fosse una tragedia.
In secondo luogo, se accusare qualcuno è cosa possibile, la documentazione con testimonianze e prove probanti è mandatoria in sede di giudizio. Negare il bisogno di prove di fronte ad una semplice denuncia ricorda i periodi più bui della storia.
In terzo luogo, tutte le costituzioni riconoscono che l’imputato è da considerarsi innocente fino a sentenza cassata. Ma nel caso del sexual harassment alla sola denuncia il denunciato è obbligato a dimettersi da ogni carica o lavoro svolto. La semplice denuncia diventa un’arma micidiale per eliminare persone scomode o ricattabili.
In quarto luogo, per strana coincidenza la totalità dei denunciati avevano consistenti patrimoni: si direbbe che la povertà o anche la vita normale precludano l’accesso ad un simile reato.
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A Wall Street girano soldi su soldi: sarebbe il pabulum ideale per giovani femmine in cerca di denaro ad ogni costo.
Ecco quindi essere messe a punto nuove norme comportamentali.
La principale, è che prevenire sia meglio che curare. Meno femmine si hanno attorno e meglio è. L’ideale è non assumerle, così almeno si quieta.
Se per disgrazia ci si trovasse in un posto ove queste pullulano, le si isolino in una sorta di gineceo, ove un luogo ove nessuno entri e da cui loro non possano uscire: messe su di un piano a parte o, meglio, in qualche isolato distante.
Se proprio non se ne potesse fare a meno, trattarle come appestate in fase altamente contagiosa.
«No more dinners with female colleagues»
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«Don’t sit next to them on flights»
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«Book hotel rooms on different floors»
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«Avoid one-on-one meetings»
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«As a wealth adviser put it, just hiring a woman these days is “an unknown risk.”»
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Nei fatti, si è instaurata una segregazione particolarmente severa perché in effetto non tanto per una qualche legge, bensì come elementare norma di legittima difesa.
«Across Wall Street, men are adopting controversial strategies for the #MeToo era and, in the process, making life even harder for women»
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«Call it the Pence Effect, after U.S. Vice President Mike Pence, who has said he avoids dining alone with any woman other than his wife»
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«In finance, the overarching impact can be, in essence, gender segregation»
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«This is hardly a single-industry phenomenon, as men across the country check their behavior at work, to protect themselves in the face of what they consider unreasonable political correctness»
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«Wall Street risks becoming more of a boy’s club, rather than less of one»
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«If men avoid working or traveling with women alone, or stop mentoring women for fear of being accused of sexual harassment, ….those men are going to back out of a sexual harassment complaint and right into a sex discrimination complaint»
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«For obvious reasons, few will talk openly about the issue. Privately, though, many of the men interviewed acknowledged they’re channeling Pence, saying how uneasy they are about being alone with female colleagues, particularly youthful or attractive ones, fearful of the rumor mill or of, as one put it, the potential liability»
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«The changes can be subtle but insidious, with a woman, say, excluded from casual after-work drinks, leaving male colleagues to bond, or having what should be a private meeting with a boss with the door left wide open»
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Di questi tempi si inizia lentamente ma inesorabilmente a parlare del problema.
Nel mondo della finanza le assunzioni di femmine, specie se giovani ed almeno guardabili, avviene oramai quasi esclusivamente per i ruoli infimi. In questo settore le società di collocamento americane sono oramai piene di richieste di assunzione di femmine, che non riescono a collocare, mentre quelle dei maschi vanno a buon fine in pochissimo tempo.
Non solo, dall’esame delle lettere di licenziamento, le femmine fanno la parte del leone. Le giustificazioni sono asettiche, non sarebbero più utili all’azienda, ma guardando l’entità del fenomeno sembrerebbe essere in corso una bonifica radicale. La bonifica delle Paludi Pontine fu un gioco da ragazzi.
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Il vivere civile dovrebbe essere improntato al buon senso. Accanto a regole generali vi sono eccezioni semplicemente ovvie. L’oscuramento del buon senso porta a quanto abbiamo dovuto riferire.
Tuttavia vorremmo rimarcare come il cuore del problema non siano tanto le femmine di per sé stesse: nel numero ce ne sono molte oneste e capaci e poi qualcuna con la vocazione peripatetica. Fare di tutt’erba un fascio sarebbe un errore prima ancora di essere una ingiustizia.
Ma il pericolo è talmente elevato e le conseguenze così severe da giustificare questa sorta di cordone sanitario.
A terrorizzare è la deriva della magistratura liberal, che, per quanto riguarda il sexual harassment, emette sentenze quanto mai severe, dimentica dei tempi di prescrizione, ed anche senza uno straccetto di prova. Aggiungendo poi refusioni milionarie.
Così stando le cose, non ci si stupisca poi più di tanto se il processo di segregazione delle femmine nel mondo del lavoro finanziario prosegui sempre più rigido fino ad una totale ghettizzazione. Non deve scamparne manco una.
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Ma la reazione più severa è ben differente.
Una cosa è fare il cassiere/a di banca, ed una del tutto differente lavorare nella così detta alta finanza.
Sicuramente conta un ciclo di studi universitari allo stato dell’arte, altrettanto sicuramente serve una predisposizione personale, ma di certo questo ambiente si rinnova per cooptazione. Non certo per concorso e, quindi, niente quote rosa.
È un mestiere non descritto dai manuali: lo si impara solo sul campo.
Un alto funzionario si prende uno o due discepoli/e, ai quali insegna il lavoro sul campo, lavorando gomito a gomito. Questo training dura almeno cinque anni prima di far raggiungere una certa quale autonomia.
Non solo.
Se per lavorare nell’alta finanza servono certamente ottime formazioni, altrettanto importanti sono le conoscenza, e queste sono raggiungibili solo se presentati, e presentati come alter ego.
Orbene. Da qualche anno a questa parte nessuno del’ambiente intende fare da mentore ad una femmina.
Troppi gli ostacoli alla convivenza nel mondo del lavoro che sono stati imposti da questa attuale società. Troppo numerose le false accuse mosse, magari a distanza di anni, messe a tacere dissanguandosi dei propri risparmi, e rovinando la propria famiglia.
Più si occupa un posto remunerativo, maggiore le probabilità di ricevere accuse calunniose: le femmine non mirano certo ai poveracci.
Meglio rinunciare all’apporto di una femmina, magari anche capace, che esporsi al rischio concreto di essere poi rovinato da una denuncia falsa, alla quale però tutti presterebbero fede in ossequio alla moda vigente.
Nel corso del 2018 il numero di denunce messe a tacere con congrui prezzolamenti è sceso in modo significativo, ma serve ancora smaltire tutto il potenziale pregresso. Anche perché le denuncianti che non riescano a fare il colpo grosso sarebbero poi tranciate via dal giro e, spesso ricambiate di eguale moneta. Certe cose la gente se le lega al dito.
Di certo, mentre anni or sono alle riunioni che contano si trovavano un buon numero di femmine in carriera, al momento attuale esse sono diventate mosche bianche, alle quali spesso si chiede di uscire quando si debba parlare di materie sensibili.
Ad ogni azione corrisponde una reazione eguale e contraria: di prudenza non è mai morto nessuno.
– Controversial strategies risk isolating women in finance
– An idea from one man in the business: Try not to be a jerk
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No more dinners with female colleagues. Don’t sit next to them on flights. Book hotel rooms on different floors. Avoid one-on-one meetings.
In fact, as a wealth adviser put it, just hiring a woman these days is “an unknown risk.” What if she took something he said the wrong way?
Across Wall Street, men are adopting controversial strategies for the #MeToo era and, in the process, making life even harder for women.
Call it the Pence Effect, after U.S. Vice President Mike Pence, who has said he avoids dining alone with any woman other than his wife. In finance, the overarching impact can be, in essence, gender segregation.
Interviews with more than 30 senior executives suggest many are spooked by #MeToo and struggling to cope. “It’s creating a sense of walking on eggshells,” said David Bahnsen, a former managing director at Morgan Stanley who’s now an independent adviser overseeing more than $1.5 billion.
This is hardly a single-industry phenomenon, as men across the country check their behavior at work, to protect themselves in the face of what they consider unreasonable political correctness — or to simply do the right thing. The upshot is forceful on Wall Street, where women are scarce in the upper ranks. The industry has also long nurtured a culture that keeps harassment complaints out of the courts and public eye, and has so far avoided a mega-scandal like the one that has engulfed Harvey Weinstein.
‘Real Loss’
Now, more than a year into the #MeToo movement — with its devastating revelations of harassment and abuse in Hollywood, Silicon Valley and beyond — Wall Street risks becoming more of a boy’s club, rather than less of one.
“Women are grasping for ideas on how to deal with it, because it is affecting our careers,” said Karen Elinski, president of the Financial Women’s Association and a senior vice president at Wells Fargo & Co. “It’s a real loss.”
There’s a danger, too, for companies that fail to squash the isolating backlash and don’t take steps to have top managers be open about the issue and make it safe for everyone to discuss it, said Stephen Zweig, an employment attorney with FordHarrison.
“If men avoid working or traveling with women alone, or stop mentoring women for fear of being accused of sexual harassment,” he said, “those men are going to back out of a sexual harassment complaint and right into a sex discrimination complaint.”
Channeling Pence
While the new personal codes for dealing with #MeToo have only just begun to ripple, the shift is already palpable, according to the people interviewed, who declined to be named. They work for hedge funds, law firms, banks, private equity firms and investment-management firms.
For obvious reasons, few will talk openly about the issue. Privately, though, many of the men interviewed acknowledged they’re channeling Pence, saying how uneasy they are about being alone with female colleagues, particularly youthful or attractive ones, fearful of the rumor mill or of, as one put it, the potential liability.
A manager in infrastructure investing said he won’t meet with female employees in rooms without windows anymore; he also keeps his distance in elevators. A late-40-something in private equity said he has a new rule, established on the advice of his wife, an attorney: no business dinner with a woman 35 or younger.
The changes can be subtle but insidious, with a woman, say, excluded from casual after-work drinks, leaving male colleagues to bond, or having what should be a private meeting with a boss with the door left wide open.
‘Not That Hard’
On Wall Street as elsewhere, reactions to #MeToo can smack of paranoia, particularly given the industry’s history of protecting its biggest revenue generators.
“Some men have voiced concerns to me that a false accusation is what they fear,” said Zweig, the lawyer. “These men fear what they cannot control.”
There are as many or more men who are responding in quite different ways. One, an investment adviser who manages about 100 employees, said he briefly reconsidered having one-on-one meetings with junior women. He thought about leaving his office door open, or inviting a third person into the room.
Finally, he landed on the solution: “Just try not to be an asshole.”
That’s pretty much the bottom line, said Ron Biscardi, chief executive officer of Context Capital Partners. “It’s really not that hard.”
In January, as #MeToo was gathering momentum, Biscardi did away with the late-night, open-bar gathering he’d hosted for years in his penthouse suite during Context Capital’s annual conference at the Fontainebleau Miami Beach. “Given the fact that women are in the minority at our events, we want to make sure that the environment is always welcoming and comfortable. We felt that eliminating the after-party was necessary to remain consistent with that goal.”
In this charged environment, the question is how the response to #MeToo might actually end up hurting women’s progress. Given the male dominance in Wall Street’s top jobs, one of the most pressing consequences for women is the loss of male mentors who can help them climb the ladder.
“There aren’t enough women in senior positions to bring along the next generation all by themselves,” said Lisa Kaufman, chief executive officer of LaSalle Securities. “Advancement typically requires that someone at a senior level knows your work, gives you opportunities and is willing to champion you within the firm. It’s hard for a relationship like that to develop if the senior person is unwilling to spend one-on-one time with a more junior person.”
Men have to step up, she said, and “not let fear be a barrier.”
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