mercoledì 26 luglio 2017

Guardare e andare nella direzione

E' possibile che non ci si renda conto che , seppure è vero che c'è il problema dei migranti, ciò che conta sono i problemi degli italiani? Sembra di rivedere il film che abbiamo vissuto a partire dall'11 settembre 2001, con degli spin off che si sono susseguiti negli anni, fino appunto all'invasione dei migranti nella nostra nazione. Infatti , in quel film si vede chiaramente come la maggior parte di noi fosse intenta ad analizzare, dedicandosi anima e corpo , alle vicende delle torri gemelle, di Saddam e Al Qaeda , di Bin Laden e Arafat, fino a Gheddafi e Putin: ma , come si diceva una volta, e a quelli di casa non ci pensate mai? A parte il caso di Berlusconi e di Grillo, persone inaffidabili secondo me e che ,se critico ne critico l'operato e le idee, dei problemi nostri, di chi deve girare 20 e più uffici per aprire un'attività, di chi aspetta anni per sapere se ha passato un concorso oppure no, di chi vede riaprirsi graduatorie dove era in testa per scoprire, una volta riaperte che è in coda o a metà, ecco che di ciò non importava a nessuno. Ora sappiamo che non importava niente, perché come si diceva una volta "la cosa non mi tange": in quegli anni stavo non benissimo ma discretamente, poi a partire dal 2011, con l'arrivo di Monti e compagni, ho iniziato a preoccuparmi.
Non mi sono più sentito così al sicuro, e allora mi sono accorto che per dieci anni mi sono interessato di cose, sì importanti, ma non determinanti: se scoprivano che era stata un demolizione controllata e guidata, oltreché voluta, a far cadere le torri gemelle più l'altro edificio di 46 piani (mi pare), non è che la mia fabbrica non si trasferiva armi e bagagli all'estero. Quando hanno scoperto che Saddam non possedeva armi chimiche o di distruzione di massa, non è che in Italia hanno abbassato le tasse o concesso fidi alle piccole aziende o alle famiglie. Però i temi, nipote di Mubarak a parte e V day , non erano legati ai problemi degli italiani e all'unica nazione dell'Ue che non cresceva e perdeva aziende e figure professionali, cioè posti di lavoro: ricordo una cosa, e concludo, di quando facevo presente che se un'azienda crea lavoro, vende, e va bene, ma il potere di acquisto dei lavoratori è basso e l'indotto che crea pure,se in sostanza il bar e i ristoranti vicini non ringraziano che lì c'è la ditta che secondo il Tg esporta e lavora bene con l'estero, non è che la nazione ne tra gran beneficio. Lavoratori di quell'azienda, a parte. Oggi alcuni si stanno cagando, hanno paura di entrare, come lo sono stato io e tantissimi, in concorrenza con altri lavoratori, ma ciò che si intravede sono i tagli e l'accanimento con quelli che, erroneamente vengono definiti furbetti, laddove si tratta di gente che, per la maggior parte, si cerca di arrangiare. Già il termine furbetto è impreciso, deviante. Ma il tema che mi interessa è un altro: ci sono persone che si sono rese conto di avere meno denaro da spendere, o meglio che devono andare a comprare sottoprodotti e di seconda o terza scelta. Devono acquistare dai cinesi , tagliarsi i capelli dai cinesi, non possono permettersi di andare al mare negli stabilimenti, devono rinunciare a un sacco di altre cose e cosette. Però la cosa che gli dà fastidio è che anche a me infastidisce molto e non poco, è la critica che c'è proprio verso questi italiani: ne vengono criticati i comportamenti e le abitudini, laddove gli stranieri ci fanno 4 a zero; viene detto che non vogliamo più fare certi lavori, per poi scoprire che per 2 euro all'ora non sei ben invogliato, forse i 2 euro li puoi dare a tuo figlio , minorenne e ragazzino,se ti prepara il caffè. Ripeto che chi ha un buon posto di lavoro, burocrati inutili in genere, non ha granché da preoccuparsi per la crisi: anzi, determinate situazioni che richiedono più sicurezza, fanno sì che una certa professione venga riconosciuta e talvolta premiata. Non dico che ci girano una fiction ,ma quasi, e il suo quarto d'ora di notorietà è assicurato tra vita in diretta e altri talk show. Concludo con una frase che mi disse, anni fa, uno spazzino qui a Cagliari: speriamo che buttino ancora spazzatura, sennò noi che ci stiamo a fare? Diventiamo inutili, superflui. Ecco che finché ci saranno arrivi di migranti, case da sgomberare, persone da istruire, manifestanti da bloccare, di certo le figure professionali che richiederanno i singoli eventi dovranno essere trovate e utilizzate. Magari rivolgendosi a una società che ti "affitta" i medici e i poliziotti per l'occasione. Una società legata al Pd o a Forza Italia o amica dei 5S? Chissà, magari amica di tutti, purché paghino bene e tanto e tanto a lungo. Un bel vitalizio. 

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