La pubblicazione da parte del giornale polacco
Rzeczpospolita di notizie che alimentano i dubbi sull'incidente aereo
avvenuto il 10 aprile 2010 nelle vicinanze dell'aeroporto militare di
Smolensk, in Russia, provocando la morte dell'allora presidente polacco,
Lech Kaczynski e di altre 95 persone, hanno avuto come effetto
immediato il licenziamento dei giornalisti responsabili del servizio
pubblicato alla fine di ottobre.
Secondo il giornale polacco, infatti, gli esperti della procura polacca
avrebbero trovato tracce di esplosivo sulle ali e nella cabina del
Tupolev-154, che farebbero pensare non ad un fatto accidentale ma ad un
attentato.
La pubblicazione di questa notizia aveva poi coinciso con la singolare
scomparsa di un teste chiave dell'inchiesta: Remigiusz Mus,
quarantaduenne ingegnere aereo, trovato cadavere nel seminterrato di un
condominio alla periferia della capitale polacca dove abitava con la
moglie, come riferito all'agenzia Agi, che citava un responsabile della
procura distrettuale, Dariusz Sliepokura. L'ingegnere si trovava nella
cabina di pilotaggio di uno Yak-40 decollato da Smolensk poco prima del
tragico incidente: grazie alla radio di bordo, aveva potuto seguire le
comunicazioni tra la torre di controllo dell'aeroporto russo e
l'equipaggio del Tupolev Tu-154 polacco, che stava cercando di atterrare
a Smolensk in difficili condizioni meteo. Nella sua testimonianza, Mus
smentiva la commissione d'inchiesta sostenendo che era stata la torre di
controllo ad autorizzare l'atterraggio. Ora gli inquirenti ritengono
che l'ingegnere si sia impiccato.
Intanto si apprende dallo stesso giornale Rzeczpospolita che il
clamoroso servizio giornalistico costerà il posto al redattore capo
Tomasz Wroblewski, al suo vice e a due responsabili dell'edizione
nazionale. Il giornale ha infatti dichiarato, annunciando il loro
licenziamento, che "i reporter collegati alla pubblicazione [di queste
notizie] non avevano elementi per affermare che tracce di TNT e di
nitro-glicerina sono state trovate sui resti dell'aereo. Riteniamo
perciò che il testo sia erroneo ed inadeguatamente documentato".
Resta tuttavia il fatto che anche gli investigatori della polizia
militare polacca avevano individuato nei rottami dell'aereo tracce di
particelle sottoposte ad alta energia, pur ritenendo che questo tipo di
materiali può a volte essere fuorviante e che per questo si rendevano
necessarie ulteriori analisi, per stabilire se vi fossero o meno tracce
di esplosivo.
I nuovi dubbi sulla reale dinamica dello spaventoso incidente che aveva
decapitato i vertici politici polacchi, fa pensare che la vicenda sia
destinata a non agevolare i non facili rapporti fra Polonia e Russia.
G. Tuscin
Fonte: www.clarissa.it
7.11.2012
Ovviamente è passata e passa in cavalleria il fatto di non voler entrare nell'euro.Così come,a memoria mia, non è stato ricordato l'attentato o se preferiamo il disastro aereo.
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