venerdì 7 novembre 2025

“Renzi d’Arabia”: cosa ci faceva in Egitto invece della Meloni?

 Di Agata Iacono, lantidiplomatico.it

Una notizia che non ha suscitato domande né scalpore mediatico: che ci facevano Matteo Renzi e la moglie Agnese in Egitto, in veste ufficiale e nelle foto di rappresentanza, accanto ai reali e ai capi di Stato?

Per la megagalattica, faraonica (è il caso di sottolinearlo) inaugurazione del Grand Egyptian Museum, il primo novembre al Cairo, era stata ufficialmente annunciata la partecipazione del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in rappresentanza ufficiale dell’Italia.

Alla solenne inaugurazione hanno partecipato, fra gli altri, il Premier greco Mitsotakis, quello bulgaro, il re del Belgio, il presidente tedesco Steinmeyer, la figlia dell’Imperatore giapponese, il presidente del Congo, quello eritreo, il palestinese Abu Mazen, il Granduca del Lussemburgo, il re di Spagna, tutti i leader del Golfo, per un totale di circa 79 delegazioni straniere. Erano presenti tutti gli Emiri Arabi.

Renzi con il presidente egiziano Al-Sisi

 

E Giorgia Meloni?

Il 29 ottobre apprendiamo, sempre in sordina e con omertà, da un trafiletto del Sole 24 ORE, che “La missione in Egitto della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prevista per sabato 1 novembre, non figura più nell’agenda ufficiale poiché è stata annullata. La Premier avrebbe dovuto partecipare all’inaugurazione ufficiale del Grand Egyptian Museum (Gem) a Giza, nei pressi del Cairo“.

Al suo posto manda, sempre in silenzio e senza risalto, il ministro Giuli, come se l’evento fosse stato improvvisamente declassato da occasione internazionale di relazioni e accordi (proprio dove si svolgono le “trattative” sul futuro del Medio Oriente) a mera tematica museale.

Nelle photo opportunity, insieme ai re, agli emiri, ai principi e ai capi di Stato, accanto ad Al-Sisi, c’è infatti Renzi.

Perché la Meloni ha annullato? Eppure sul caso Regeni l’Italia ha dato forfait. Forse per la presenza di Matteo Renzi?

Il 26 giugno 2025 Matteo Renzi è stato nominato consulente strategico presso il Tony Blair Institute for Global Change (Tbi), l’organizzazione non-profit fondata dall’ex Premier britannico “con l’obiettivo di sostenere i leader politici e i governi di tutto il mondo nella costruzione di società aperte, inclusive e prospere in un contesto globalizzato“.

E Blair farà parte del cosiddetto “Consiglio di pace” di Trump, unico altro membro citato pubblicamente fino a questo momento. La scelta è ricaduta sull’ex Premier laburista, al potere tra il 1997 e il 2007, perché da oltre un anno lavora a proposte per la gestione di Gaza attraverso il suo Tony Blair Institute for Global Change, in coordinamento con Jared Kushner, genero di Trump ed ex consigliere per il Medio Oriente.

Soprannominato “Renzi d’Arabia”, durante il suo mandato parlamentare suscitò polemiche per essere stato assiduo relatore in eventi e come membro del consiglio esecutivo di organizzazioni legate alla Future Investment Initiative, in Arabia Saudita, con un compenso di circa 80.000 dollari all’anno per “attività di consulenza”. Renzi ha anche partecipato a eventi come il Future Investment Initiative a Riyadh, dove è stato membro del comitato esecutivo.

Se dovessimo unire i puntini, potremmo addirittura dedurre che la vera posta in gioco non siano le mummie e le faraoniche sale museali d’Egitto.

A pensar male…

Di Agata Iacono, lantidiplomatico.it

05.11.2025

Agata Iacono. Sociologa e antropologa.

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-renzi_darabia_cosa_ci_faceva_in_egitto_invece_della_meloni/

I soliti idioti censurano

 “Approvo la scelta del Teatro Filarmonico di Verona, che ha annullato l’esibizione di Ildar Abdrazakov. Non si tratta principalmente d’una questione di sicurezza, pur importantissima: le arti e più in generale la cultura russa, al pari delle altre, sono sempre benvenute in Italia quando rappresentano un veicolo di dialogo e pacificazione fra i popoli. Non così, invece, quando diventano lo strumento di propaganda al servizio di un potere dispotico che non può e non deve avere diritto di cittadinanza nel mondo libero”.

Così il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli In una nota, la Fondazione Arena di Verona aveva annunciato: “Ildar Abdrazakov non prenderà parte all’opera Don Giovanni, in programma al Teatro Filarmonico di Verona dal 18 al 25 gennaio 2026”. La decisione dopo le proteste contro il baritono russo, giudicato vicino alle posizioni di Putin. (askanews)

mercoledì 5 novembre 2025

GIORNALISTA LICENZIATO PER DOMANDA SU ISRAELE: IL CASO DI GABRIELE NUNZIATI. Avrà la solidarietà del Tg1 o della 7?

 Pone una domanda su Israele alla Commissione europea e viene licenziato dalla testata giornalistica per cui lavora. È ormai un caso quello del giornalista Gabriele Nunziati, su cui intervengono anche alcuni esponenti politici.

La domanda di Nunziati su Russia e Israele

“Avete ripetuto più volte che la Russia deve ripagare la ricostruzione dell’Ucraina“, aveva detto Nunziati alla portavoce della Commissione Europea, Paula Pinho. “Pensate che Israele deve ripagare la ricostruzione di Gaza?”, aveva aggiunto il giornalista durante la conferenza stampa a Bruxelles.

“È una domanda interessante, ma non rilasciamo alcun commento, aveva risposto la portavoce. Domanda interessante per l’Unione Europea ma che non è piaciuta ai capi dell’Agenzia Nova, la testata giornalistica per cui lavorava Nunziati, che denuncia di aver ricevuto una comunicazione, due settimane dopo: “Il rapporto di collaborazione con l’agenzia stampa si interrompe“.

Nunziati racconta di avere ricevuto alcune chiamate dai suoi superiori, che gli avrebbero fatto capire di non aver apprezzato la domanda.

La posizione di Agenzia Nova sul caso Nunziati

La versione di Agenzia Nova chiarisce meglio quanto accaduto: “Quella del giornalista era una domanda tecnicamente sbagliata: la Russia ha invaso l’Ucraina senza essere provocata; Israele ha subito un’aggressione armata“. Questa la precisazione fornita a Fanpage dell’agenzia stampa, lasciando a ciascuno le proprie conclusioni.

“Avevamo detto più volte al giornalista la nostra posizione sulla questione”, aggiunge Agenzia Nova, sottolineando che il video in cui Nunziati pone la domanda sarebbe stato ripreso da presunti canali propagandistici russi e legati all’Islam.

Sul caso Nunziati interviene il Movimento 5 Stelle. Tra gli altri, chiede chiarezza l’europarlamentare Gaetano Pedullà. Quella del giornalista era “una domanda lucida e coerente, a cui la portavoce imbarazzata non ha saputo rispondere”, dice Pedullà. “Sarebbe gravissimo se la Commissione avesse avuto un ruolo in questa ennesima pietra tombale sulla libertà di stampa in Italia“, conclude l’europarlamentare.

https://www.byoblu.com/2025/11/05/giornalista-licenziato-per-domanda-su-israele-il-caso-di-gabriele-nunziati/

Di quello che dicono i falsi 5 stelle , non me ne importa una mazza, visto come si sono comportati quando sono stati al governo ( questione covid, ovviamente, ma anche i problemi economici della nostra nazione sono stati trattati come voleva il Colle e non gli italiani che hanno votato 5 stelle) e anche oggi in commissione Covid. Semmai mi farebbe piacere la solidarietà da parte di giornalisti e cittadini, che già nei commenti su byoblu, quest'ultima, almeno, appare. Quanto all'agenzia nova, ecco può andarsene al diavolo: non la leggevo prima, ancor meno adesso. Consiglio? Cercate notizie altrove, ma non leggete le loro!

E in Lombardia succede questo

 Sfiduciata per aver rilanciato su Instagram una ‘storia’ di Robert Kennedy Jr. sul collegamento tra vaccini e autismo. È accaduto ieri al Consiglio regionale lombardo, a rimetterci il posto è Federica Picchi, sottosegretaria allo Sport e ai Giovani. Aver divulgato le affermazioni del segretario alla Salute degli Stati Uniti gli è valso il solito marchio “no vax” e una mozione di sfiducia delle opposizioni (PD, M5S e AVS) in cui la si è accusata di essere “non adeguata alla sua permanenza in carica, in quanto le sue affermazioni ledono l’integrità istituzionale e la credibilità delle politiche regionali in materia di salute pubblica”.

Quando si è trattato di votare la mozione di sfiducia con scrutinio segreto, almeno 20 franchi tiratori appartenenti alla maggioranza di centro-destra hanno aperto il fuoco contro la sottosegretaria. Risultato: la mozione di sfiducia è passata con 44 voti a favori e 23 contro. E pensare che, annusando quanto stava per accadere, in soccorso di Federica Picchi, alla vigilia del voto, sono saliti da Roma due pezzi da novanta di Fratelli D’Italia: Giovanni Donzelli e Arianna Meloni, che si sono prestati a saluti e foto poi condivise sui social. Non è bastato.

Dopo il voto, le opposizioni hanno avuto gioco facile, non solo nel rimarcare le divisioni della coalizione di governo, ma anche nel rispolverare la stucchevole retorica secondo cui qualsiasi critica ai vaccini equivale a un’eresia ed è pertanto impronunciabile. Dunque ecco che il capogruppo Dem Pierfrancesco Majorino, primo firmatario della mozione, ha affermato: “La spaccatura della coalizione di destra è evidentissima e ogni voto segreto è per loro a rischio. Le affermazioni novax non sono compatibili con ruoli di responsabilità in Regione Lombardia”. Di “figuraccia” e di “insopportabili ammiccamenti no vax” ha invece parlato Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle.

Mentre il capogruppo della Lega Alessandro Corbetta ha accusato le opposizioni di “mozione politica” e di voler “censurare un libero pensiero di un esponente politico”. Ma chi sono i venti consiglieri di maggioranza che insieme alle opposizioni hanno silurato Federica Picchi? I sospetti cadono inevitabilmente su Forza Italia, partito sempre allineatissimo quando si parla di coercizioni sanitarie, ma i suoi seggi in consiglio regionale sono soltanto 6, quindi i “traditori” sono da ricercare anche altrove. Nella Lega? Oppure nello stesso partito di Giorgia Meloni? Il tema sarà inevitabilmente oggetto di discussione nella coalizione: dopo lo scioglimento del Nitag avvenuto lo scorso settembre per volontà del ministro della Salute, il dogmatismo scientifico continua a serpeggiare nel centro-destra e a procurare figuracce, sia a livello locale che nazionale.

https://www.byoblu.com/2025/11/05/sfiduciata-per-una-storia-di-robert-kennedy-jr-opposizione-e-maggioranza-votano-contro-la-sottosegretaria-allo-sport-in-lombardia/

Di certo M5 stelle o tutti questi partiti, compreso Fdi ossia falsi d'Italia, non avranno mai il mio voto: ma non basta. Occorre fargli guerra, combattere le loro idee e modo di intendere la vita: obblighi vaccinali, soldi e armi , acquisti di F35 o di gas dagli Usa. Basta: bisogna pensare al proprio paese. C'è chi ci ricatta? Parliamone pubblicamente, facciamo i nomi e i cognomi di questi individui, visto che a Pasolini e altri è stato , attraverso l'omicidio, impedito.

Certamente non ne parlerà il Tg1 o altri media di regime. Vogliono che ,sul Covid, la gente dimentichi

 

OLANDA, MINISTRO DELLA SANITÀ AGEMA CONFESSA: “COSTRETTI A SEGUIRE ORDINI NATO, USA E NCTV, COVID ERA OPERAZIONE MILITARE ED È ANCORA IN CORSO

lL nuovo ministro della Sanità ha dichiarato apertamente di non poter mantenere le sue promesse elettorali perché il suo ministero è subordinato alla NATO, all’NCTV (National Coordinator for Security and Counterterrorism,) e agli Usa, dunque deve sottostare ai loro ordini. ; il medico Van Veen: “Ecco perché tutta la censura ai critici e ai medici contrari a quella gestione della pandemia”
Olanda, ministro della Sanità confessa: “Dobbiamo seguire NATO, USA e NCTV, Covid è operazione militare”
Il PVV, ossia il partito di Gert Wilders da cui arriva Agema, governa per la prima volta con una coalizione. Il neo-ministro della Salute ha fatto ora una confessione inaspettata sulla “sicurezza sanitaria”. Come ministro ha spiegato di dover seguire gli ordini della NATO. Ordini che sarebbero stati seguiti anche durante il Covid. Anche la politica Covid, secondo il Ministro, sarebbe arrivata a dalla NATO e dal “Coordinatore nazionale per l’antiterrorismo e la sicurezza” (NCTV).
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "COVID ERA UN'OPERAZIONE MILITARE. GOVERNI SUBORDINATI ALLA NATO 3NOVEMBRE 3NOVEMBRE2024 2024 SHARE ON: Olanda, ministro della Sanità Agema confessa: "Costretti "Costrettiaseguire a seguire ordini NATO, USA NATO,USA e NCTV, Covid era operazione militare ed è ancora in corso corso-VIDEO VIDEO"+
Commissione inchiesta Covid, familiari vittime: “Dati dei morti per virus gonfiati e falsi, polmoni ustionati da flussi troppo alti di ossigeno, fatali vigile attesa e tachipirina”
“Con il Covid ci è stata rubata la dignità, anche da morti. Cosa c’è di umano nel vietare di vedere il proprio parente morto? Forse il virus usciva dal morto e dai sigilli delle bare contagiava i presenti? I giornalisti però potevano entrare nelle rianimazioni e riprendevano i pazienti”
Si tratterebbe di una operazione militare, forse un’esercitazione e sarebbe ancora in corso. Ci sarebbero anche stati dei segnali, ad esempio l’Austria aveva nominato un generale che aveva definito il virus come “nemico”. Anche in Germania, tramite l’RKI, comandava un generale della NATO. All’improvviso inoltre l’assistenza sanitaria è stata militarizzata, come ricorda il Ministro della Sanità.
Dopo aver ascoltato le parole del Ministro della Sanità, il medico olandese Els van Veen ha voluto esprimere la propria opinione in merito. Lui inizialmente era in linea con la gestione Covid, ma poi ne è diventato uno dei numerosi critici.
Adesso “capisco davvero tutto”, ha scritto. “Da qui la censura dei critici e soprattutto dei medici critici. Da qui la visita della polizia a casa mia a Dalfsen nel 2021, presumibilmente a causa di un tweet sulle iniezioni della sera prima. Da qui lettere e un’indagine dell’autorità di regolamentazione basata su segnalazioni anonime e infondate secondo cui stavo diffondendo disinformazione.
La NCTV governa questo paese, ma preferisce farlo ad occhi chiusi. Perché non dovremmo volere democrazia e trasparenza se il governo e la NCTV descrivono i cittadini ignari come una minaccia per lo Stato. Per gli ignari medici di famiglia come me, questa è stata un’esperienza bizzarra e ovviamente non esattamente degna di fiducia. Ma preferirei sapere piuttosto che non sapere, e ora capisco da quale prospettiva sono stato attaccato negli ultimi anni“.
“Non si può più parlare veramente di democrazia quando un ministro ammette apertamente di servire i non eletti NCTV e la NATO e di non sentirsi responsabile nei confronti della Camera dei Comuni – ha aggiunto -, per non parlare dei cittadini olandesi. Mi sento estremamente insicuro che un gruppo di persone dell’NCTV, pagate con i soldi dei contribuenti, possano dare l’ordine di agire contro i medici di base come me e garantire che possiamo perdere i nostri mezzi di sussistenza. Ciò che è accaduto negli ultimi anni non corrisponde all’immagine che ho di uno Stato costituzionale.
Da ricordare: Il lato oscuro del Covid: i verbali riservati del CTS
Il generale : riservatezza sui verbali per ragioni di sicurezza nazionale
L’avversione alla trasparenza delle discussioni all’interno del Comitato, resta però attuale se, ancora lo scorso 18 settembre, il dottor Goffredo Zaccardi, capo di gabinetto del Ministero della Salute, faceva verbalizzare: si « sollecita [per i membri del Comitato, NdR ] il rispetto delle regole di riservatezza, censurando comportamenti incentrati sulla diffusione all’esterno di documenti del CTS ».
Ancora più singolare appare, in proposito, l’intervento del GENERALE BONFIGLIO, componente del NATO-UEO del DPC (!), che, intervenuto il 5 marzo (verbale n. 19) in sede di CTS su probabile invito del ministro Speranza ebbe addirittura a richiamare l’osservanza della Legge 124/2007, quella sulla sicurezza nazionale ed i segreti di stato
NCTV sta per National Coordinator for Counterterrorism and Security (Coordinatore Nazionale per la Sicurezza e il Contrasto al Terrorismo), l’agenzia olandese responsabile della sicurezza nazionale, che si occupa di contrasto al terrorismo, cyber sicurezza, e gestione delle crisi. Tra le sue mansioni ci sono la prevenzione di attacchi terroristici, la protezione degli interessi nazionali, la lotta alla criminalità informatica e la promozione della resilienza del paese. 

martedì 4 novembre 2025

Le parole della Zakharova sull'Italia

 “Ricordo – scrive la portavoce degli Esteri in Russia – che a maggio di quest’anno il ministero degli Esteri italiano ha riferito che ‘il sostegno italiano all’Ucraina, compreso l’aiuto militare e in contributi versati attraverso i meccanismi Ue, ammonta a circa 2,5 miliardi di euro, di cui circa un miliardo per i rifugiati, 310 milioni per il sostegno al bilancio statale e 93 milioni per attività umanitarie’. Finché il governo italiano continuerà a spendere inutilmente i soldi dei suoi contribuenti, l’Italia crollerà tutta: dall’economia alle torri”. Il duro messaggio ha sconvolto il ministero degli Esteri italiano, che ha replicato. “Parole squallide e preoccupanti. Perché confermano l’abisso di volgarità in cui è piombata la dirigenza di Mosca. A nessuno in Italia, proprio a nessuno, sarebbe mai venuto in mente di gioire, di speculare su un incidente, una tragedia in cui siamo ancora tutti coinvolti come popolo italiano”.

Dice bene la portavoce degli esteri della Russia: nel concreto ha detto che "i soldi gli italiani dovrebbero spenderli per il proprio paese", diversamente l'Italia continuerà ad andare di male in peggio. Questo invece lo dico per chi, non so per quale ragione, pensa che uno goda se in un'altra nazione avvengono sciagure e tragedie: siamo i primi che si fiondano se , dall'altra parte del globo c'è un terremoto o uno tsunami, sempre pronti a mandare persone e denaro (quest'ultimo a promesse). Mentre in casa nostra ci sono le scuole pericolanti, i terremotati nostrani sono ancora di fatto accampati, e appunto i soldi sono impiegati in altro. 


Sfratti veloci se non paghi due mesi di affitto: la proposta di Fratelli d’Italia.

Dopo due mensilità d’affitto non pagate potrebbe scattare lo sfratto “rapido”. È quanto propone Fratelli d’Italia con un disegno di legge che introduce una procedura amministrativa alternativa a quella giudiziaria: se l’inquilino non salda entro 15 giorni, un’Autorità per l’esecuzione degli sfratti potrà emettere il titolo di sgombero in una settimana, con esecuzione entro 30 giorni e intervento dei servizi sociali solo nei casi più gravi. In parallelo, la Lega punta a rafforzare il dl Sicurezza contro le occupazioni abusive, prevedendo sgomberi immediati anche per immobili non abitati e pene fino a sette anni. Due iniziative diverse ma complementari, che esaltano la tutela della proprietà privata a discapito della protezione sociale, in un Paese dove le famiglie in affitto sono sempre più vulnerabili e gli sfratti in costante crescita.

La proposta di legge depositata al Senato, a prima firma del senatore Paolo Marcheschi (FdI), prevede una procedura speciale in cinque articoli con l’istituzione di un nuovo ente: l’Autorità per l’esecuzione degli sfratti, collegata al Ministero della Giustizia. In sintesi: dopo il mancato pagamento di due mensilità consecutive l’inquilino ha 15 giorni per saldare. Se non lo fa, il proprietario può rivolgersi all’Autorità, che entro sette giorni emette il titolo esecutivo di rilascio, senza passare per il tribunale. Lo sfratto dovrà essere eseguito entro 30 giorni, prorogabili fino a 90 giorni, nei casi di particolare fragilità sociale o su richiesta dei servizi sociali. Il disegno di legge prevede comunque alcune tutele: per chi ha ISEE inferiore a 12.000 euro, in caso di morosità dovuta a licenziamento, malattia grave o separazione, è previsto un rinvio della procedura e accesso a un “Fondo nazionale per l’emergenza abitativa”. Il testo mira a ridurre i contenziosi civili – uno degli argomenti-chiave della maggioranza – e a contrastare le locazioni “mordi e fuggi”.

La Lega, in parallelo, annuncia che presenterà a breve un pacchetto di norme “sgomberi-veloci” che valorizzi non solo le prime case occupate, ma tutti gli altri immobili privati. La proposta del Carroccio si inserisce in coerenza con la linea seguita dal governo nella materia della sicurezza abitativa: nel Decreto‑legge 11 aprile 2025, n.48, noto come “dl Sicurezza”, è stato introdotto il delitto di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui” (art. 634-bis c.p.), punito con reclusione da 2 a 7 anni. L’obiettivo dichiarato è dare maggior tutela ai proprietari privati vittime di occupazioni, prevedendo una procedura accelerata: il Pubblico Ministero può disporre lo sgombero “lampo” della casa occupata, spesso in meno di 30 giorni. In altre parole, mentre si rafforzano le misure penali per contrastare l’occupazione abusiva, si accelera anche la via amministrativa-giudiziaria per lo sgombero degli inquilini morosi.

La proposta di introdurre sfratti rapidi si inserisce in un quadro sociale già segnato da precarietà e rischia di trasformare la povertà abitativa in una nuova emergenza strutturale. Il contesto sociale in cui tutto ciò si muove è reso ancora più critico dai dati: secondo l’Istat nel 2024 le famiglie in povertà assoluta erano oltre 2,2 milioni, pari all’8,4% delle famiglie residenti. Tra queste, 1.049.000 famiglie in affitto vivevano in povertà assoluta, quasi la metà del totale. Quanto agli sfratti per morosità, nel 2024 sono state emesse 40.158 sentenze (di cui 30.041 per morosità), con richieste di esecuzione pari a 81.054 (+9,8% rispetto al 2023). Negli ultimi anni, gli sfratti sono aumentati del 218%, mentre il caro-affitti assorbe fino al 44% del salario medio degli operai. Il mercato immobiliare è fuori controllo, con canoni insostenibili e salari fermi, e lo Stato ha ridotto drasticamente i fondi per il sostegno all’affitto. In questo contesto, velocizzare gli sgomberi rischia di aggravare le disuguaglianze e colpire famiglie già fragili, trasformando la casa da diritto sociale a bene di mercato. Liberare rapidamente gli immobili non significa risolvere il problema della morosità, ma solo spostarlo, senza offrire alternative reali a chi è in difficoltà e perde l’abitazione. Senza un piano strutturale di edilizia pubblica e sostegni concreti, il rischio è quello di un Paese dove abitare diventa un privilegio, non un diritto.

Enrica Perucchietti

https://www.lindipendente.online/2025/11/03/sfratti-veloci-se-non-paghi-due-mesi-di-affitto-la-proposta-di-fratelli-ditalia/

Come direbbe Edoardo Bennato "quante brave persone", che sono stati "mandati" al governo per realizzare non ciò che si pensava, ma bensì ciò che aveva in mente Draghi e seguire le indicazioni e i diktat dell'Ue. Diversamente una legge simile , sarebbe anche accettabile se ci fossero , disponibili, le case comunali per gli italiani. Ma così non è. In ogni caso Fdi , falsi d'Italia o finti d'Italia, si dimostra come un gruppo di persone, che ora è al potere o quanto meno lo esercita, che non cura gli interessi dei cittadini : che dire delle aziende che chiudono , che delocalizzano, che vengono acquisite per pochi euro, senza che Fdi Lega e sodali facciano qualcosa per impedire tutto ciò? 




 

mercoledì 15 ottobre 2025

NASCE L’APP ANTIBUFALE PER LE SCUOLE: RISCHIO INDOTTRINAMENTO?

Visto su byoblu.com , articolo scritto da Arianna Graziato  

Nasce l’applicazione “Missione anti-bufala”.

Con l’obiettivo di portare gli studenti “a lezione di Fake news”, il progetto coinvolge oltre 500 scuole – elementari e medie – e più di 300mila alunni.

L’app, presentata all’Università Roma Tre, è realizzata in collaborazione con Repubblicache ne spiega il funzionamento:

“Il compito è: 48 ore per trovare notizie assurde”.

I protagonisti di Missione anti-bufala sono “figure stilizzate e colorate dei ragazzi e della loro prof, che iniziano un gioco di domande e risposte sulle fake news, su come le bufale funzionano, perché colpiscono le nostre emozioni, su come farsi qualche domanda prima di abboccare”.

Il progetto è patrocinato dal Parlamento europeo e gestito da Vik, la start-up italiana di educazione civica digitale.

Vik, Very Important Kids, realizza campagne educative sui temi dell’Agenda 2030 e corsi di formazione per studenti dai 9 ai 13 anni.

La start-up è finanziata da FuturED, una rete che aiuta le startup a crescere più velocemente offrendo il supporto economico di aziende come Pfrizer, Cisco e Vodafone.

L’app Missione anti-bufala, che ancora non si trova sul Play Store per essere scaricata, dovrebbe diventare una vera e propria “guida anti-bufala, con tanto di allarmi gialli e allarmi rossi”.  

Se non si differenzierà poi dalle applicazioni già sviluppate da Vik, potrebbe essere composta da quiz sfide giornaliere, assegnando “punti e badge” per scalare la classifica dei più grandi sbufalatori.

Il lancio della nuova applicazione arriva in contemporanea con il report sul futuro dell’istruzione 2025 di GoStudent. Questa ha intervistato 12mila genitori, studenti e insegnati in diversi Paesi europei.

Il rapporto evidenzia come gli alunni non sarebbero in grado di distinguere fra fake news realtà.

Per il 43% dei partecipanti, per esempio, “il Covid è stato creato in laboratorio“, e la pandemia del 2020 è stata sostanzialmente indotta.

Bufala secondo il mainstream, verità accertata secondo le indagini del dipartimento della Salute statunitense.

E ancora, c’è chi afferma che “il mondo sia governato da un’élite segreta” (41%). Il 23% dei ragazzi ritiene poi che “gli sbarchi sulla Luna non siano mai avvenuti”, mentre per il 29% “i vaccini sono una cospirazione”.

Dati che sicuramente hanno allarmato Repubblica e il Parlamento europeo, non sia mai che i giovani pongano legittime domande sui fatti che ci raccontano.

fonte https://www.byoblu.com/2025/10/15/app-per-distinguere-fake-news-arriva-nelle-scuole/

Senza parole ma dovevamo aspettarcelo. Sullo sbarco sulla Luna si può andare su luogocomune.net e vedere dei video che "ci pongono domande". Sul covid19 ci sono dei siti che fanno un'ottimo riepilogo, così da offrire un quadro di insieme con "numero di decessi precedenti il covid e riportando, laddove possibile, il numero dei decessi per morti improvvise": penso a comedonchisciotte o renovatio21.

martedì 14 ottobre 2025

I pezzi di m

 Quando si viene tempestati di articoli dal tono minaccioso per non dire terroristico, e che sono accompagnati dalla famosa pubblicità "mirata", non è difficile fare due più due. Purtroppo si leggono, troppo spesso, articoli che il buon google notizie propone di sua iniziativa, e alcuni di questi addirittura si possono leggere solo se si accettano i famosi cookies o ci si abbona: i temi che questi signori del ca propongono sono del tipo " da domani in auto , se ti fermano al posto di blocco, non dovrai avere solo questo ma ti servirà ...". Per sapere , a loro avviso, di che cosa si tratta devi leggere dieci schermate o , se preferite, dieci paragrafi e forse, dico forse, alla fine lo saprete. Di articoli simili, tipo "dovrai ripetere gli esami di patente per guidare", ecco che si scopre che se hai la patente B e vuoi guidare un mezzo pesante, devi conseguire la D o la E oppure la C: cosa che tutti, immagino, sappiamo bene. E così via. Di avviso diverso sono quelli che ti mettono la strizza per i pignoramenti, presso terzi o sul tuo conto che verrà azzerato, oppure che fanno dei veri e propri redazionali per agenzie di recupero crediti o pseudo banche (una vera banca presta i soldi e non va a recuperarli: sempre che sia giusto recuperare cifre esorbitanti e gonfiate ad arte). Mai e poi mai che ci siano articoli che aiutino a difendersi da questi squali, mai che ci sia un sito che invita avvocati o cittadini o associazioni. a contattarli perché cos^ gli possono fornire aiuto per aiutare, a propria volta, i propri clienti e associati. Ci sono due verità che vorrei a questo punto confidarvi e che so che molti di voi già conoscono, ma è bene diffondere: "ci sono merde che si calpestano , e merde che si salutano (almeno per educazione : ricordatevi di salutare per primi, così da non dover rispondere al saluto). L'altra è che "non tutte le merde diventeranno concime".  

E' un vero peccato che anche i siti di controinformazione su agenzia delle entrate, recupero crediti, fallimenti, accesso al credito, non scrivono un beato tubo: non basta che tu, cara tv, inviti le persone a parlare, quasi in stile fininvest , dei propri guai e raccontare le propri vicissitudini e peripezie. Affronta i casi in generale, offri a tutti o alla maggior parte dei milioni ,che so, di falliti un'idea, uno sportello amico di riferimento, onde costoro possano rivolgersi così da riprendere o iniziare a vivere. Diversamente, te lo dico da ex frequentatore della caritas, le persone rimarranno nella stessa situazione.

venerdì 10 ottobre 2025

Ripensare : che brutta cosa la memoria!

 Una volta , tempo fa, un uomo non certo saggio, cioè il sottoscritto, disse che la memoria, ricordare, è una cosa che può essere pericolosa. Avevo anche specificato che un'aspetto non trascurabile sarebbe stato che, mentre io ricordavo e riferivo certe cose, gli altri, non ricordandole avrebbero potuto metterle in dubbio , fino a giudicarmi inattendibile, falso, complottista eccetera. E ciò che io ricordavo, alla fine sarebbe stato valido e vero solo per me. Pensate alla parole dette da un presidente della repubblica che è andato , a inizio di questo secolo , in visita in Cina, e una volta lì ha invitato gli imprenditori italiani ad andare lì a investire. Ecco : che cosa ne pensate? Anche oggi a distanza di anni, qual è il vostro giudizio, il vostro pensiero su costui e su quelli che la pensano, ancor oggi, come lui? Il mio giudizio potete immaginarlo ma, vi invito a rivedere video e ancor meglio a leggere, le famose perle di alcuni che adesso sono al governo ma anche all'opposizione, e poi traetene voi le conclusioni. Leggerle e dire poi, vabbè sono tutti uguali, non è di conforto per nessuno di noi che, direttamente o meno, ha subìto le conseguenze di delocalizzazioni e di assenza e privazione di investimenti nelle propria nazione. Non credo che altri presidenti di altre nazioni si siano mai rivolti, quando sono stati in visita in Italia, ai propri connazionali invitandoli a venire a investire qui da noi: semmai sono venuti a piantare, gratis, pale eoliche, pannelli solari, o a trivellare e a rubare; come quando pescano in aree marine che il nostro governo ha regalato.

giovedì 9 ottobre 2025

Fmi, Georgieva: ‘in Europa fare meno vacanze e spendere di più in armamenti’

In Europa bisogna fare meno vacanze per poter spendere di più in difesa e armamenti

E’ la tesi sostenuta dalla direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva durante il dibattito seguito alla sua conferenza stampa di presentazione, oggi a Washington, delle assemblee autunnali che si svolgeranno la prossima settimana

.”L’Europa è un posto così meraviglioso. Nel mio precedente lavoro alla Banca mondiale abbiamo scritto un rapporto sull’Europa in cui la catalogavano come una ‘superpotenza dello stile di vita’”, ha detto.”È bello vivere in Europa, mi ricordo che arrivando dalla costa Est (Usa), dalla Banca mondiale per diventare commissario europeo, chiedendo ai miei collaboratori di pianificare gli appuntamenti, portarono il calendario era pieno di caselle rosse.

Ho chiesto cosa fossero e mi hanno risposto ‘vacanze di Pasqua’, ‘vacanze estive’, ‘vacanze di Natale’. E io ho detto: guardate da dove vengo pianifichiamo le vacanze in base al lavoro e non il lavoro in base alle vacanze“, ha sostenuto l’economista bulgara.

“Se mi chiedete qual sia la sfida più grande per l’Europa è entrare in questa realtà, sul fatto che hanno pressioni per spendere di più in difesa. La guerra della Russia in Ucraina è stata devastante, con ricadute rilevanti per la spesa pubblica in Europa. Devono creare più spazio per imprese private, specialmente quelle piccole e il capitale di rischio per crescere. E devono riconoscere che ci saranno dei sacrifici su questa strada – ha detto -. Devono adattarsi a questa nuova realtà”.

In Europa “hanno opportunità di fare meglio e sono convinta che l’Europa possa essere una forza competitiva, un motore di crescita per loro e per il resto del mondo. Ma devono superare questa tradizione del ‘non abbiamo tanto da spendere in difesa’ e ‘dobbiamo fare le vacanze’. Questi tempi sono finiti, mi dispiace per i miei amici europei. Lo dico dal cuore – ha concluso – i miei familiari sono in Europa”.  ASKANEWS

fonte https://www.imolaoggi.it/2025/10/08/fmi-georgieva-in-europa-fare-meno-vacanze-e-spendere-di-piu-in-armamenti/

Che cosa rispondere alle affermazioni di questa signora?

Un bel vaffanculo non basta, bisogna farsi venire in mente qualcosa. Non sopporto più queste persone e il modo in cui agiscono e intervengono nella mia vita (ma penso anche in quella della maggior parte di noi).

domenica 28 settembre 2025

Succede in Marocco: La strage silenziosa di cani randagi in Marocco in vista dei Mondiali di Calcio del 2030 ( ma interessa poche persone )

 Una strage silenziosa si sta consumando in Marocco: migliaia di cani randagi sarebbero stati uccisi, avvelenati e bruciati, sotto l’occhio distratto della politica e delle istituzioni internazionali. Secondo le denunce delle associazioni animaliste marocchine e internazionali, in occasione del Campionato Mondiale di Calcio del 2030, che si terrà in vari Paesi (Spagna, Portogallo, Uruguay, Paraguay, Argentina e Marocco), il governo di Rabat starebbe perpetrando uno sterminio di cani con l’obiettivo di «abbellire» le città che ospiteranno la competizione calcistica. 

Attraverso una petizione, la People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), associazione che si occupa attivamente di diritti per gli animali, ha accusato lo stato nordafricano di voler compiere un massacro in occasione dei mondiali e sterminare il «99% dei cani randagi (circa tre milioni) in tutto il paese»

Secondo le accuse, le autorità starebbero applicando metodi inumani per sbarazzarsi di questi animali; ad alcuni cani viene sparato indiscriminatamente in strada, sotto gli occhi delle persone presenti, altri sono bruciati vivi, mentre altri ancora vengono avvelenati attraverso l’uso di sostanze come la stricnina, altamente tossica e da tempo resa illegale in Europa. I cuccioli invece sarebbero separati dalle madri e chiusi in gabbie senza cibo né acqua e fatti morire di stenti.

A questa denuncia si sono aggiunte le testimonianze e il materiale foto e video diffuso dalla International Animal Coalition (IAWPC), che già da anni denuncia trattamenti aberranti applicati dal Marocco verso i cani randagi. La mattanza starebbe avvenendo nelle principali città del paese, generalmente interessate da un flusso turistico costante e in questo caso dai preparativi della competizione. 

Le autorità marocchine hanno negato i fatti e hanno affermato di agire secondo la legge; difatti nel 2025 il governo di Rabat ha approvato il disegno di legge 19-25 attraverso il quale si rinnova l’impegno nel contrastare il fenomeno del randagismo. Le misure prevedono sanzioni pecuniarie fino a 3000 dirham per coloro i quali vengono sorpresi a sostentare e prestare assistenza a cani in contesti pubblici. A questo si aggiunge l’obbligo di registrare i propri animali domestici su una piattaforma elettronica e fornire le documentazioni sanitarie. Alla base di queste nuove restrizioni ci sarebbe l’intento di arrestare la diffusione di malattie come la rabbia e diminuire l’insicurezza generale nelle strade.

Nonostante queste nuove misure, il governo nell’articolo 36 del medesimo disegno legge inasprisce le sanzioni e le pene detentive – fino a sei mesi di carcere – per chi tortura, uccide o ferisca intenzionalmente gli animali randagi.

Per monitorare e risolvere il problema del randagismo, il governo avrebbe dato vita ad una rete di rifugi e canili nei quali gli animali, dopo essere stati catturati, vengono diretti per essere sterilizzati, vaccinati e nutriti. Quest’ultima misura, perno sul quale si fonda la nuova legge, è stata utilizzata come risposta alle denunce ed in particolar modo alle accuse che affermano come le autorità catturino i cani per poi ucciderli in strutture definite “rifugi”.

Alla disumanità delle esecuzioni sommarie si aggiunge il pericolo dell’utilizzo di armi da fuoco in luoghi pubblici: la IAWPC afferma come siano state numerose le persone ferite da proiettili indirizzati agli animali e che molti bambini sono stati costretti al trauma di vedere i cani uccisi violentemente.

Le denunce mosse dalle associazioni animaliste hanno trovato inizialmente eco grazie ad un articolo della CNN, che è riuscito ad attirare l’attenzione del Parlamento Europeo. Attraverso un’interrogazione scritta diretta alla Commisione Europea presentata nel maggio del 2025 dall’eurodeputato del Partito Popolare Europeo (PPE) Fulvio Martusciello, si fa richiesta alla Commissione di valutare azioni a riguardo, facendo riferimento al partenariato strategico tra l’Unione e il Marocco e alla partecipazione di stati europei all’interno della competizione calcistica. Nonostante la richiesta, al momento l’interrogazione si è risolta con un nulla di fatto.

Se l’Europarlamento, seppur timidamente, ha dimostrato una parvenza di interesse in merito alla questione, il silenzio più assordante viene indubbiamente dalla FIFA.

Nonostante le accuse e le incursioni di attivisti durante lo svolgimento di alcune partite di calcio, il presidente della federazione calcistica Gianni Infantino ha deliberatamente preferito il silenzio. Difatti la FIFA non solo non ha risposto alle richieste di chiarimenti mosse dalle associazioni animaliste, ma continua a mostrare aperto sostegno al paese organizzatore, come dimostrato dai recenti viaggi di Infantino per presenziare alle inaugurazioni degli stadi di Rabat e Tanger. 

Non è la prima volta che la FIFA evita sfrontatamente di prendere posizione sulle accuse mosse da collettivi e associazioni nei confronti dei paesi organizzatori del mondiale di calcio. Già nel 2022 Infantino non si pronunciò sulle gravi violazioni dei diritti umani imposte dal Qatar sui lavoratori impiegati nella costruzione delle infrastrutture e degli stadi per la competizione. Anche in quest’occasione la federazione sembra non voler minimamente disturbare l’elefante nella stanza.

Il Marocco ancora una volta ha la possibilità di agire indisturbato sotto gli occhi di tutti: questo mondiale si celebrerà con la collaborazione delle istituzioni europee mentre il governo di Rabat impone un’apartheid sulla popolazione saharawi, mentre le carceri si riempiono di dissidenti accusati senza prove e mentre si verifica una mattanza di cani randagi motivata «dall’abbellimento delle città» pronte ad accogliere tifosi più o meno coscientemente ignari di tutto.

Armando Negro
fonte https://www.lindipendente.online/2025/09/27/la-strage-silenziosa-di-cani-randagi-in-marocco-in-vista-dei-mondiali-di-calcio-del-2030/