martedì 21 agosto 2018

A volte ritornano, e questo vale anche per me

Sono stato scollegato dal blog e dai siti da cui traggo informazioni, e per due settimane non ho aggiornato o inserito post. Mi direte: a parte il ponte crollato, i morti , c'era forse qualche altra notizia? Non lo so, non ho ancora frugato, ma nel sito unionesarda.it ho saputo che ci sono stati altri sbarchi, ovviamente di algerini. Ma prima di riprendere a scrivere, ho avuto modo di vedere due servizi nel tg locale di ieri alle 13 e 30. Ve li riassumo. Uno riguarda una festa, della Madonna di Bonaria, che si svolge a Terralba o Marceddì: in ogni caso il succo è il voler ,sabato prossimo se non erro, fare una festa per "l'inclusione". Migranti e
compagnia cantante, saranno i benvenuti logicamente. Il secondo riguarda un medico di Lampedusa e il vescovo di Agrigento, e siamo in questo caso ,se non erro a Tortolì, e comunque nella costa est dell'isola. Qui le considerazioni partono da ciò che afferma il medico, e che cioè i migranti vanno accolti in ogni caso; a ciò si aggiunge quanto il vescovo dice circa il sospetto e la diffidenza che noi abbiamo nei riguardi degli extracomunitari. In entrambi i servizi si fa riferimento al "fratello musulmano e di altre religioni", al fatto che se rimpatriati o rimandati indietro, costoro rischiano la vita. Ebbene i lavoratori africani, se non erro senegalesi, licenziati da Brico Cina di Sassari, e solo perché avevano chiesto le ferie, volevano trascorrere un mese a casa propria: come si vede non rischiano la vita se tornano in patria. Semmai, e questo vale per tutti, noi compresi: perché me ne devo andare via dal mio paese? E' vero o non è vero che sarei più utile in patria, a casa mia, al mio paese, se ci resto, lavoro, o comunque faccio in modo che la qualità della vita, a tutti i livelli, sia più elevata, maggiore, migliore? Perché questo dovrebbe essere il motivo per controllare i soldi dati ai paesi africani attraverso le varie associazioni , così come pure noi dobbiamo informarci per sapere se e come i soldi dell'Ue o dello "Stato" vengono poi impiegati. Diversamente possiamo lamentarci, protestare, impedire sbarchi o restare seduti ad aspettare, me non cambierà niente: di certo c'è solo la burocrazia, quella che impedirà di sapere celermente perché è crollato il ponte, che non ci spiegherà che cosa vuol dire monitorare e fare manutenzione (di tutto: dai moli dei porti alle scuole, per non parlare dei singoli edifici/palazzi nelle città, buche comprese), e che ci dirà,invece, che ci vuole lo studio di fattibilità (anni)+ il progetto (anni) + la realizzazioni (anni) + il "famoso collaudo" (altri anni). Ma di questo non se ne può parlare, o quando lo si fa, si dà per scontato ,appunto, che ci vogliono anni e anni: qui buttiamo a mare l'acqua, perché la diga/l'invaso non è stata collaudata.
ps.:dimenticavo che tutti, dal vescovo al medico, sembra che parlino a nome di tutti, usando il pluralis maiestatis... sapete quando si dice "mi vergogno di essere italiano"...

Nessun commento:

Posta un commento