Almeno , io, ne parlavo sul mio blog e lasciavo commenti che, allora come oggi, non raccoglievano consensi.
Mi riferisco alla pressione fiscale troppo alta, al fatto che un commerciante o una partita iva non versano iva o altre imposte perché devono pagare l'affitto o l'enel o i dipendenti: ma in ogni caso poi vengono raggiunti dal fisco che, come sempre, li fa a pezzi , li costringe a chiudere o a compiere azioni violente.
Ci ricordiamo o abbiamo rimosso, anche dal web così da non volerne più parlare, di persone che hanno compiuto rapine o furti, perché erano con l'acqua alla gola?
Ricordo il caso di una signora, forse over 40, di un imprenditore che doveva pagare gli stipendi, e questi sono casi che mi sono venuti in mente perché non posso più accedere ai miei vecchi post del precedente blog: diversamente vi avrei fornito altri dettagli e mi avreste detto e vi sareste chiesti: ma che fine hanno fatto?
Mi auguro per loro che abbiano pagato il conto con la giustizia e godano delle agevolazioni per il reinserimento nella società.
Ma come scrivevo nel titolo, il punto è che adesso, in questi giorni, si riparla di Equitalia e di tasse, dimenticando alcuni punti che per me, almeno, sono chiave:
il primo è che già in partenza la cifra da pagare, la tassa in sé e per sé è troppo alta, spropositata; ragion per cui sarebbe proprio il caso di far pagare molto ma molto meno chi è in debito, così come è stato permesso alle multinazionali e ai vip che hanno entrambi potuto pagare a stralcio.
Per chi invece si lamenta che ha già pagato per intero, direi due cose: che era bene fare il diavolo a quattro e farsi praticare un notevole sconto, dato che ad altri è stato concesso, ma se così non è stato si dovrebbe poter usufruire di agevolazioni e sconti sulle tasse da pagare d'ora in po, così da compensare ciò di cui non si è potuto godere: magari per due anni o tre , anche se non ho idea di quanto sia la cifra di riferimento.
Una cosa da mettere in chiaro è che, come scrivo nel titolo, non è da oggi che ne parlo, semmai ne riparlo ogni volta che posso, mentre altri si sono dedicati alle torri gemelle allora mentre oggi piace tanto la Siria o i vaccini killer oppure i sauditi , e intanto qui la gente vive male, insoddisfatta e sopraffatta da problemi pressoché irrisolvibili oltre ad essere ignorati.
Si ignorano i problemi e le persone che li hanno: non c'è industria e si vuole un ritorno all'agricoltura, ma non si danno né i terreni da coltivare e nemmeno gli attrezzi per farlo, mentre si concedono agevolazioni a coop o società create ad hoc per i migranti (mentre prima queste agevolazioni erano riservate a ex detenuti o alle categorie disagiate).
Il discorso ,oggi più di ieri, è anche da collegare alla tecnologia che ,come sanno bene i luddisti, miete vittime tra i (possibili) lavoratori: se oggi fai rientrare, con tutti i tappeti rossi di agevolazioni, crediti, esenzioni varie, un'industria, questa ti assumerà un custode e pochi operai o impiegati; non c'è più bisogno di andare in Cina o Romania o altrove per produrre a basso costo e, in taluni casi, con un elevata o comunque buona qualità, ma è sufficiente disporre di tecnologia avanzata che, ahimè , spesso è svenduta, quasi regalata.
Si rischia di fare la fine della vecchia Vespa o di altri brevetti, che possono essere copiati, in alcuni casi anche migliorati, e venduti ,ai nostri occhi, anche sottocosto : in realtà chi vende ci guadagna, e produce dove paga meno tasse, mentre nel recente passato era importante anche la componente "costo del lavoro", che la tecnologia computerizzata ha notevolmente ridotto.
Ecco che il rientro delle aziende che , se ne hanno proprio voglia , acquistano da un fallimento e a prezzo stracciato un capannone, non è poi una così bella notizia: quanti posti di lavoro ,con un buon stipendio, vengono creati?
Si parlava,allora, e cioè una decina di anni fa, di export, come se questo fosse la panacea, mentre io ero il solito coglione che faceva presente come gli operai e i dipendenti, avessero un potere di acquisto basso, da permettergli di fare la spesa solo in un discount o dai cinesi (per scarpe e abbigliamento): me ne frego se la ditta X vende all'estero, dato che il mercato interno è fermo, e ai tg e a chi governa sembra non importare niente.
Apre un ipermercato di ferramenta e alcuni gioiscono, ma non certo chi ha un attività simile, ma in piccolo, ma che comunque offre o ha offerto un buon servizio: mi riferisco qui a Selargius, cittadina confinante con Cagliari, dove non so chi deve godere, forse chi deve comprare un porta di cartone e quando la paga 80 euro è al settimo cielo?
Non so che cosa dire, se non che , per esperienza maturata nel mio settore di provenienza, l'arredamento per uffici, so che una grave pecca è nel non riuscire a informare i potenziali clienti sui prodotti che si vendono: se per alcuni di noi le differenze non esistono e i pantaloni o le scarpe o le automobili e le case sono tutti beni uguali, se i servizi che ci offrono in fatto di mobilità o prestazioni sanitarie, sono tutti uguali, che vinca il prezzo più basso, e che gli altri crepino.
Io compro tutto on line!!! dice la giovane ragazza, che giovane non mi sembra più di tanto, mentre sorseggia un cappuccino appoggiata al bancone di un bar: sarei curioso di sapere che cosa fa per vivere, se ha avuto culo e vive di rendita (così come altrove, anche qui a Cagliari c'è chi ha avuto questa fortuna,)ma so che invece è una commercialista e che quindi, quando il governo fa qualche casino, per lei è una manna: ci si potrà servire, mi chiedo, di un servizio come quello che offre la commercialista, ma on line ? Si potrà non andare da lei e da quelli come lei, cioè commercialisti, per avere gli stessi servizi e prestazioni ma attraverso il web? Non voglio più che lei compri on line con i soldi miei!
Vendo scarpe e abbigliamento, e mi fa rabbia che la gente mi snobbi: guardano la vetrina ma non comprano, al massimo entrano per misurare qualcosa, ne vedono la qualità, dicono che torneranno ma non lo fanno, e poi li vedi con quello che hanno misurato indosso.
Il succo l'avete di certo capito alcuni paragrafi più sopra.
Dispiace che alcuni se ne accorgano adesso, che forse è troppo tardi: appena posso ritornerò, con vostro grande dispiacere, su alcuni argomenti.
A presto.
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