giovedì 21 gennaio 2016
Se tanto mi dà tanto
Ho provato a cercare di far capire , prima che sia troppo tardi , che le cose importanti per ognuno di noi, secondo me, sono anzitutto le questioni pratiche e non i grossi temi internazionali. E' vero che questi ultimi, mettiamo il prezzo del greggio, o i prezzi dei cereali stabiliti alla borsa di Chicago , condizionano la nostra vita , ma ritengo che un paese debba fare di tutto perché i propri cittadini abbiano non solo una casa e un lavoro, ma che questi siano pure dignitosi. Oggi invece mi pare che alcune questioni stiano prendendo il posto di altre che, già in passato hanno offuscato le menti della maggior parte di noi: Saddam, Arafat, l'undici settembre, sono stati sostituiti dall'Isis, dalla crisi delle Casse di Risparmio, dai migranti ,dai rapporti con l'Ue. Si possono certo portare in agenda questi argomenti, ci mancherebbe altro, ma prima dò da mangiare ,e non certo alla Caritas, ai miei cittadini: anzi, siccome li rispetto e hanno una loro dignità, non devo umiliarli dicendo loro di iniziare a mettersi in fila dalle 9 del mattino (perché, purtroppo, siccome c'è la crisi siete in tanti e speriamo che ce ne sia per tutti), ma devo fare in modo che abbiano la possibilità e la certezza di procurarsi da soli ciò che gradiscono mangiare. Mi pare invece che le cose non siano così: del resto pensiamo prima ai migranti, al prossimo, ma non a quelli "di casa". Ecco che nasce la rabbia verso chi non è del posto: errore , se lo straniero non viene qui per imporci il suo modo di vedere la vita, se viene qui per convertirci, per obbligarci a vivere come vuole lui eccetera eccetera. La rabbia , l'incazzo, lo dobbiamo avere nei confronti dei nostri che invitano gli stranieri a venire in Italia, verso chi trova i soldi per loro e non per noi, per chi aiuta gli stranieri a diventare imprenditori e non fa lo stesso per i propri connazionali. E' sufficiente vedere tutte le dritte che gli incaricati e i volontari delle varie associazioni, forniscono ai migranti e agli stranieri in genere. Che poi sappiamo come alcuni mediatori o incaricati, già stipendiati, si facciano pure pagare dai propri connazionali per le varie pratiche, non ci interessa in questo momento: sarebbe altro fumo che ci impedisce e ci impedirebbe di vedere e sapere che i nostri problemi veri sono altri e dedicare le nostre energie a risolvere o a mettere dentro o sbattere fuori chi lucra sulla pelle dei migranti o dare quattro calci nel sedere a chi trova i soldi per gli stranieri (poverini! e i nostri cittadini che non vengono aiutati che cosa sono? merda!) e non fa lo stesso per gli italiani. Ma come ho già scritto anche in qualche commento recente, forse sono io che non ho capito un tubo: del resto ho scritto che non si dà più credito, che le banche e lo stato non aiutano. Ebbene mi è stato detto che non è così: le famose statistiche, i dati dicono il contrario. Ecco che mi sono guardato un po' di capannoni nella piana di Ottana, poi sono andato nel Sulcis, e poi nel sassarese: allora ho capito . Il credito ,ancora oggi, viene dato per i grossi lavori, per chi deve fare le cose in grande, ristrutturazioni aziendali o riconversioni industriali, bonifiche ambientali: non certo chi ha bisogno di 20 mila euro di scoperto, o di 10 mila per iniziare a lavorare. Anche 100 mila sono pochi, e non te li danno lo stesso. Ecco i dati giusti da dove arrivano: da lì, dalle grandi aziende che chiedono grosse cifre: è come mettere tre persone basse, come me ad esempio, e poi ne metti due ben più alte , e poi fai la media e vedrai cosa esce. Ma c'è anche un'altra cosa che mi ha fatto incazzare di recente, ed è la questione delle sofferenze e dei famosi 23 miliardi di euro di tasse che non si riescono a incassare in Sicilia: l'incazzo nasce dal fatto che occorre vedere quanto è davvero la sofferenza e come quindi si è formata, come mai la cifra è quella, se è lorda netta o se invece ci sono interessi, e se e come si può rientrare. (Su questo discorso del rientro scriverò un post a parte ma vi anticipo che ha e avrà a che fare con la possibilità di acquisto delle nostre banche da parte di società estere:e se queste chiudono i rubinetti ad aziende e privati e si incamerano,in qualche maniera, gli immobili in garanzia oltre a quelli già in possesso delle nostre banche? Così giusto per azzardare.) Pensiamo al famoso errore dei centesimi che da 70 o giù di lì diventano 500 e rotti e facendo un calcolo sui 23 miliardi di euro vediamo quanti sarebbero: ma così è troppo facile e devo invece appellarmi, e non per difendere gli evasori o presunti tali, ma soltanto perché se ti devo dare 100 , perché me li imponi tu "a prescindere", quando dovrei dartene "per logica e buon senso o perché non li ho guadagnati" 60 o 40, ecco che tutto il casino e linciaggio dei famosi evasori, va a farsi benedire. Vediamo di riparlare di Clearstream Euroclear: ah , già se ne sono tutti dimenticati e nei talk show è difficile parlare piano e farsi capire, dato che si viene interrotti da conduttori che non capiscono una mazza che sia una, e da cretini che interrompono per parlare di altro.
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