giovedì 7 gennaio 2016

Alla fine ciò che conta è altro

Certamente uno come me si incazza perché alcune cose non solo non le ha capite, ma proprio perché non le capisco: forse non me le hanno spiegate per bene, o piuttosto sono io che ho ridotte capacità mentali, ragion per cui sono proprio io che difetto. E che cosa non ho capito? Non ho capito per esempio che cosa sia l'evasione fiscale e che cosa questa comporta: o meglio mi hanno indotto a credere che questa sia dovuta alla mancata emissione di scontrini fiscali, ossia quei pezzi di carta che vengono sputati dai registratori di cassa. E mi dicono che all'estero sia pressoché impossibile pagare un caffè o un paio di scarpe senza che uno riceva, nel contempo, anche il pezzetto di carta che certifica il pagamento : non ricordo di aver visto Derrick o Colombo ricevere questi pezzi di carta, ma ricordo che davano soldi di carta e non pagavano con le carte di credito, come pure nei vari telefilm crime americani o altri, simili, tedeschi. Del resto in Germania è il contante il mezzo di pagamento più diffuso e accettato, almeno stando a quanto diffuso, nel 2014 , proprio dalla banca centrale tedesca (salvo errore: vedere, in ogni caso, il sito rischio
calcolato . it dove è riportato un articolo intero al riguardo). Ecco che mi pare strano che le cose vadano di male in peggio per gli italiani senza lavoro e in difficoltà economiche ( a Cagliari , città dove vivo, ci sono circa 100 persone che vivono in strada: si fa qualcosa per costoro? ma non intendo, dargli un pasto o due al giorno, ma proprio aiutarli affinché escano una volta per tutte da situazioni di disagio e ,sopratutto, fare in modo che non ritornino a vivere in strada) e che le ragioni non siano dovute a chi non rilascia scontrini o ricevute , e che neppure il lavoro in nero sia una causa. Potrebbe invece essere una causa un'azienda che chiude bottega per andare a produrre fuori dall'Italia? E se va via i motivi che spingono a smontare baracca e burattini, sono così forti e validi? Non si può fare niente, che so, per ridurre il costo dell'energia, della previdenza e del lavoro in generale? Perché mi pare che, impossibilità di accedere al credito a parte, e ritardi nel pagamento delle fatture da parte della pubblica amministrazione dall'altra, gare truccate da un'altra parte ancora, i motivi precedentemente elencati, cioè quei costi esosi, siano più che sufficienti a suggerire a chiunque sia un industriale,di andarsene via a gambe levate dal paese. Certo è più facile che siano i "nordisti" piuttosto che "sudisti e isolani" a trasferirsi oltre i confini: chi rimane fottuto e nella bagna sono ,semmai, commercianti e piccoli artigiani, agricoltori e allevatori, oltre ai dipendenti (quando ci sono). Ma ,appunto, per i vari presidenti e per diversi politici , le ragioni per cui le cose non vanno, sono l'illegalità, la mancata riforma della giustizia, l'assenza di leggi per le coppie di fatto, e poi il fatto che non ci sono ancora i riconoscimenti per i diritti dei gay e delle lesbiche: non sia mai che tutte queste cose, se fatte come dice Renzi e il Pd e sopratutto come ce lo chiede l'Europa, risolvano i problemi del lavoro, della crescita del pil , delle case per i terremotati e alluvionati, e visto che ci siamo, lo dico da sardo ma vale anche per altri italiani, dia una mano a risolvere il problema dei trasporti interni? Così anche i pendolari, chi vuole andare in giro per l'Italia, potrà prendere un treno che parte in orario, che costa il giusto, e conoscere meglio il paese, potrà andare a lavoro in treno, potrà prendere la nave per spostarsi e senza il costo di una crociera, usare un aereo senza aver paura di dover pagare il biglietto come se avesse noleggiato un charter. O no? E io che pensavo di aver ragione! Avevo e ho torto! Le cose stanno andando bene e , adesso, ci sono anche i migranti che ci danno una mano. Hanno visto in tv che da noi le cose andavano male e loro, come i missionari o i vari dipendenti e volontari delle onlus e ong che vanno dove c'è bisogno, ecco che sono qui da noi: per ora si ambientano come possono, ma poi, inizieremo a vedere le cose. Quelle brutte, le cose brutte, sono diversi anni che le vediamo ma, secondo alcuni, non abbiamo ancora visto niente: del resto, ciò che conta, è quello che dicono i media, la tv, certi blog e siti voltagabbana, e sopratutto chi ci fa credere che ,appunto, ciò che conta è altro. Non avevo capito che non c'è lavoro, per colpa dei terroristi, della Siria, dell'Isis: e io che continuo a scrivere, come un coglione, che le ragioni sono dovute all'impossibilità di accedere al credito, nei libri neri di finanziarie e banche, nel proliferare dei centri commerciali e degli ipermercati, nei costi elevati degli affitti. Che idiota!   

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