mercoledì 12 agosto 2015

Non mi arrendo , per ora

Nonostante tutto o quasi indichi che mi ritrovo ,se non in minoranza, proprio da solo, almeno a parole chi si confronta e discute con me, mi dice che ho ragione. Ho ragione quando metto al primo posto il lavoro che non c'è ma potrebbe esserci. Ho ragione quando dico che prima si deve pensare e aiutare gli italiani e poi coloro che non sono stati invitati ma , comunque, sono qui. Ho ragione quando sostengo che bisogna limitare lo strapotere della Gdo e dare una mano ai commercianti. Ho ragione quando nelle magliette e/o negli adesivi o vetrofanie delle auto ci dovrebbe essere scritto "non comprare nella Gdo, scegli i negozi". Ho ragione quando sostengo che la concorrenza (sleale) dei cinesi e degli ambulanti senza licenza crea problemi, sopratutto quando non c'è una campagna informativa da parte dei media e, oltretutto è assente quella da parte dei commercianti. In merito questi ultimi dovrebbero cercare di informare i potenziali clienti su ciò che si trova e si vende nei negozi: la scelta dei fornitori è importante tanto quella che le aziende fornitrici fanno quando cercano un negoziante: ora 
tutti sappiamo che diverse aziende sia produttrici che distributrici spesso vendono on line e, di norma, a prezzo stracciato o quasi, con danni enormi per i commercianti. Questo per mille ragioni non lo si può impedire, ma occorre lo stesso fare qualcosa, diversamente si resta schiacciati e si deve chiudere bottega. Bisogna farsi venire delle idee, ma questo sarà oggetto di altro post. Ho ragione quando sostengo che è indispensabile una moratoria per i debiti verso lo stato, e non è da applaudire chi vorrebbe un libro nero che contenga i nomi dei debitori né mi piace che si venga condannati a svolgere lavori socialmente utili per sanare il pagamento dei debiti verso i comuni. Non ce lo vedo un medico o un insegnante o un panettiere o anche un vigile urbano, costretti ad abbandonare, per tot ore , il posto di lavoro: vogliamo che indossino una tutta colorata con una D (di debitore) in bella evidenza? magari devono anche avere i capelli tagliati a zero? Mia madre è debitrice verso Equitalia ,mi pare, e ha pure una bella demenza senile, si fa addosso, e fa anche altro, tipo mangiare con le mani eccetera: potrebbe essere un buon modo per eliminare i "pesi superflui", e ritornare ad avere il numero della popolazione sotto controllo, e logicamente appropriarsi, in maniera dubbia ma legale dei beni altrui , pochi o molti che che siano. Di buono ,per lo stato e chi per lui, ci sarà una pensione in meno da erogare e prestazioni sanitarie cancellate per assenza del paziente. Ho sempre ragione anche quando evidenzio che di questi migranti o immigrati o clandestini o rifugiati politici, si sa e si vuole sapere poco o niente: si sa che vengono fatti arrivare, di proposito, in Italia; si sa pure che ciò crea disagio per un buon numero di cittadini, sopratutto in coloro che hanno chiesto aiuto allo stato, e aspettano che questo arrivi. Succede, però, come nelle news, e quanto vediamo è lo stesso modo in cui agiscono i media quando una nuova notizia appare, o deve apparire, di maggiore importanza di quella che, fino a quel momento, campeggiava in prima pagina. I suicidi degli imprenditori o delle persone in difficoltà, coloro che hanno dato fuoco alla casa, si sono barricati per evitare gli sgomberi eccetera eccetera, non sono più notizie da prima pagina e non se ne parla proprio più: forse qualche giornale locale conserva, nei meandri delle pagine interne un piccolo spazio, così piccolo che nemmeno nel web c'è traccia. Ora le prime pagine e le aperture dei tg sono solo ed esclusivamente dedicate a loro, ai migranti: che sono così forti che riescono a ottenere quello che vogliono: da Cagliari, città dove scrivo, hanno ottenuto di poter lasciare l'isola. E questa sarebbe per gli isolani una buon notizia, se non fosse che invece ne arriveranno altri: a me dispiace, si fa per dire, che chi vive di questo business, compresi preti ed accoliti, si ritrovi a dover sperare che altri migranti facciano rotta verso l'isola: peccato avrei voluto che ,come per casi assimilabili a questo, i migranti potessero tornare a vivere a casa loro, invece di dover restare qui per chissà quanto tempo . Non dico a spese nostre né accetto il suggerimento di far svolgere lavori socialmente utili, essendo questi destinati a chi per de la cassa integrazione o per ragioni simili, e anche in questi casi, si spera ,sempre, che sia per poco tempo che ci si debba dedicare a svolgere quei lavori, dato che un sindaco o un cittadino qualsiasi vorrebbe vedere le persone uscire dalle difficoltà e camminare con le proprie gambe. Ma ci sono invece individui, il cui comportamento e modo di agire non condivido, che sono come quel medico che ti vorrebbe vedere sempre ammalato così da poterti curare, sono come quell'assistente sociale che vuole sempre ficcare il naso nei tuoi affari, come quel tale che spera sempre ci sia casino così da poter intervenire: ecco che se questi o altri migranti dovessero andare via, alcuni dei nostri cittadini proprietari di case vuote vedrebbero sparire possibili inquilini i cui affitti sono ben pagati dallo stato (pare con fondi dell'Ue);  motivo questo che avrebbe fatto dire a un sacerdote a una persona ,non immigrata , che gli chiedeva un aiuto economico, che quei soldi che lui aveva erano destinati solo ed esclusivamente ai migranti.Il che mi fa dire che siccome quest'acqua è solo per tizio e tu sei caio, tu caro caio puoi anche morire di sete.   

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