giovedì 13 agosto 2015

Chissà se

Come nel vecchio gioco televisivo di Raffaella, quello del "se fosse", potrebbe anche esserci un politico che dice le cose come stanno. Sarebbe anche ora che invece di propinarci slogan , si dicesse, ad esempio che "l'aliquota unica al 15 per cento, può diventare operativa in dodici mesi": ed ecco come. E via a spiegare che prima , il testo di legge (già preparato da esperti e concordato con una ipotetica coalizione di governo, prima delle elezioni: anzi, il testo fa parte di quelle cose , di quelle intenzioni, su cui o si è d'accordo, o non si fa nessuna alleanza) deve essere approvato prima alla camera e poi al senato, e poi tra una cosa e l'altra, ecco che, ipotesi, è trascorso un anno. Ma siccome ipotizziamo che il nostro o i nostri, hanno i coglioni quadrati, ecco che le leggi devono essere recepite, applicate e applicabili,e quindi non ci possono essere funzionari dello stato che le bloccano o le boicottano, così come si deve fare in modo che non ci sia tar che tenga a impedire i cambiamenti. Anche per questo i nostri, e noi con loro (chi è d'accordo con idee simili), dobbiamo adoperarci affinché ciò che viene fatto sia inattaccabile. Quindi , ripeto, chissà se ci sarà qualcuno che dice le 4 o 10 cose che si debbono e si possono fare: tempi, modi, e benefici se e quando applicate. Una volta proprio Silvio ebbe a dire che l'iter parlamentare è lungo: si rende necessario usare il cervello per trovare ,intanto leggi giuste da stilare, ma sopratutto verificarne i reali benefici e in quali tempi, sennò si cade dalla padella alla brace. Così come una persona che vuole il bene del paese, trova il modo di attuare una moratoria sui crediti che lo stato deve ricevere come tasse, e allo stesso modo invece trova il modo di pagare i propri debiti verso i fornitori, verso i cittadini. 

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