mercoledì 6 giugno 2018

A scuola di stato col diario della Polizia

Delle iniziative di questi anni, destinate agli studenti delle scuole pubbliche, da parte di apparati e istituzioni statali, ne parlano continuamente giornali e media.
Il numero di queste iniziative e i temi affrontati sono davvero ampi: educazione stradale e legalità, sicurezza del cittadino e tasse, del più bel paese del mondo, con le migliori condizioni e prospettive, da sempre in pole nelle classifiche mondiali riguardanti la qualità, la sicurezza, il benessere.
Sotto la malcelata veste educativa, a ben guardare, in queste iniziative si osserva e si registra l’incessante e inesorabile azione del sistema pubblico nell’arruolare le giovani coscienze nel gregge elettorale del voto e della tosatura fiscale.
Senza entrare nel merito delle singole iniziative, di cui talune possono anche contenere un’asettica valenza
e senza screditare i protagonisti (i poliziotti nel caso di questo articolo) di queste iniziative, tutti sicuramente armati di spirito di altruismo e dedizione alla gioventù, che scuso in quanto vittime spero inconsapevoli, benchè salariate, dei miti e delle leggende che lo statalismo ha inoculato in tutti, senza distinzione,
la questione è chiara: la visione fornita con queste iniziative, ai temi trattati, è oggettivamente unilaterale. Erogata infatti dallo stato, dai suoi apparati, dai suoi funzionari.
Se affidare a Cicciolina l’educazione sessuale di giovani fanciulle, o a Toto Rijna quella alla giustizia per giovani pargoli, farebbe sussultare di sdegno chiunque, quando il protagonista di cose altrettando discutibili è lo stato, al cittadino medio si ottenebra all’istante la mente e si onnubila il buon senso.
Trovo discutibili pertanto, per non dire vergognose, queste iniziative unilaterali di “formazione” dei giovani su temi delicati quali la legalità, la giustizia, i diritti e i doveri.
Se lo stato fosse veramente laico, come milioni di imbecilli continuano ancora a ritenere, queste iniziative “formative” dovrebbero essere accompagnate da altre voci e soggetti, diversi dallo stato e dai suoi apparati.
Ad esempio: dopo aver intortato di miti e stupidaggini le menti dei teen ager sulla costituzione tricolore, a cura di solerti funzionari pubblici, sarebbe “democratico” lasciar spazio ad altri di parlare della costituzione tricolore, magari smantellandone i miti e le stupidaggini di cui sopra. I giovani disporrebbero così di più  fonti di informazione e formazione, potendo sviluppare un vero senso critico della realtà per decisioni e scelte di vita più consapevoli, una volta divenuti adulti. Comprendo che molti di loro non si lascerebbero più intruppare tanto facilmente nel gregge elettorale, e tanto meno ammansire tra i contribuenti cornuti e mazziati dello stivale.
Prendo ad esempio un’iniziativa pubblica, che mi fu segnalata da un caro amico e lettore di Cagliari, che ringrazio e con cui mi scuso per il lungo lasso di tempo trascorso. Grazie Luciano.
La polizia di stato è promotrice di un’iniziativa nazionale, denominata “il mio diario” con la quale attraverso un diario scolastico appunto, offerto alle scolaresche delle elementari, vengono presentati alcuni temi riguardanti la legalità, l’ambiente, la sicurezza, ecc…
Ho esaminato il diario disponibile su internet (bem 343 pagine) relativo all’anno scolastico 2016 – 2017 . L’iniziativa è proseguita anche per il 2018, come potete leggere dai link sotto riportati.
Dal diario 2016-2017 ecco le migliori chicche:
A pag. 31 : “Le leggi dicono ciò che si può e ciò che non si può fare, inoltre stabiliscono anche quali sono le punizioni per chi non le rispetta.”
In un rigo e mezzo, il concentrato indiscutibile del positivismo giuridico, eretto a dogma di stato e verità rivelata. Da cui ne discende che c’è un’autorità che produce la legge, che stabilisce cosa è giusto e cosa è sbagliato. Nei secoli dei secoli amen.
In effetti i giovani balilla e la gioventù hitleriana venivano educati e formati secondo lo stesso schema: c’è un autorità; ad essa è delegato il compito di legiferare, di stabilire cosa è giusto e cosa no, a seconda dei casi e delle necessità, e la legge non si discute. Punto. I prodigiosi risultati in effetti, si sono visti anche allora.
A pag. 42 si apre il capitolo intitolato “la polizia di stato per te……” alla pagina 57 del suddetto capitolo leggiamo “gli elicotteri della polizia sono sempre pronti a entrare in azione per garantire la sicurezza dei cittadini dall’alto.”.
Vorrei far presente che l’editore del diario non è l’Istituto Luce di Benito Mussolini ma la repubblica italiana notoriamente antifascista.
A pag. 107, siamo arrivati sotto natale, e ai bimbi viene ricordato che per realizzare i desideri : “i soldi non crescono sugli alberi”. Era ora direte voi !! Non fatevi illusioni. Se avete pazienza leggetevi quelle che segue dalla pag.107 alla pag.109 dove vengono presentate aulicamente la fatica dei genitori per guadagnare i soldi lavorando (ma no !! non ci posso credere), e l’impegno e l’onestà delle banche nel proteggere e custodire i risparmi dei genitori !! completa l’aulica rappresentazione l’immancabile telethon: è giusto pensare anche agli altri.
Il mese di gennaio è dedicato al bullismo, e a pag.146 riporto sempre  testualmente: Subire atti di bullismo fa stare male. Parlane con i tuoi genitori, con gli insegnanti, con il medico o con un poliziotto. Ti aiuteranno
Ora, come si possa invitare un bimbo, genitori e insegnati esclusi , a rivolgersi ai medici e ai poliziotti, per me è un mistero di Fatima
Il mese di febbraio presenta i rischi di internet e di un suo uso smodato e disattento
pagina 176, testualmente: visita il sito www.generazioniconnesse.it e ricorda che hai un amico sempre al tuo fianco: il commissariato on line. Puoi chiedergli aiuto giorno e notte digitando www.commissariatodips.it.
Marzo è il mese dello sport e dell’attività fisica. Subito parte l’invito a scoprire lo sport: a caso le Fiamme Oro.
pag.207 infatti, sempre testualmente: Se vuoi scoprire qual è il centro giovanile più vicino a te, vai sul sito www.poliziadistato.it e cerca, nella sezione dedicata a “Il mio diario”, la piantina con tutti i centri attivi in Italia.
L’istituto Nazionale Luce al confronto col diario della polizia di stato, è al tappeto: KO.
Aprile regala i primi tepori di primavera e il risveglio della natura. Cosa c’è di meglio  del green e l’ambiente? cosi a pag.241…..Purtroppo le leggi non sono sufficienti e allora ognuno di noi, nel suo piccolo, deve dare un importante contributo per la salvaguardia del pianeta.
Devo ammettere che con quest’ultima dichiarazione si raggiunge l’apoteosi: si ammette infatti che le leggi non possono tutto !! Alleluja.
Dichiarato dalla polizia di stato, lo trovo l’ultimo spiraglio di speranza, prima che questo paese venga definitivamente sommerso da altre leggi e regolamenti utili solo a giustificare e perpetuare la casta dei legislatori e delle loro bande organizzate, i partiti.
I miei figli non sono più scolaretti, e non hanno frequentato la scuola pubblica. Voi che avete figli o nipoti nelle scuole di questo paese barzelletta, meditate sul lavaggio del cervello a cui sono sottoposti tutti. E sappiatevi regolare.
jls
https://www.rischiocalcolato.it/2018/06/a-scuola-di-stato-col-diario-della-polizia.html

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