domenica 17 novembre 2013
I dimenticati
Chi si ricorda dei vari disastri ambientali, delle calamità naturali, che hanno colpito ieri quella regione, l'altro ieri quell'altra? E chi si ricorda delle aree geografiche colpite da tsunami o terremoti, da inondazioni o carestie, da guerre o attentati? E quanti di noi hanno inviato sms, fatto collette alimentari e non, raccolto vestiario e medicinali?E poi cosa è successo? Ve lo dico io anche se credo già lo sappiate: non è successo proprio niente. La cosa che però a me personalmente dà molto fastidio, anzi fa incazzare, è vedere e sapere che le autorità italiane spendono parole in cui promettono denaro e aiuti per le popolazioni colpite da calamità. Il fatto è che di solito queste promesse di aiuto sono rivolte alle popolazioni di nazioni straniere. E per noi italiani che cosa c'è? Per le nostre scuole, le strade, le infrastrutture, le ditte che chiudono, le persone che si suicidano per la crisi? Sembra quasi che gli italiani siano cittadini di serie B o C. Del resto si pensa ai centri di accoglienza per gli immigrati, si parla del loro sfruttamento,della loro integrazione, del rispetto delle tradizioni altrui, dello ius soli, di come reperire soldi per loro, ma del negozio italiano che chiude, che fallisce, della riduzione di tasse, dell'accesso al credito, niente di niente.
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