Tutti al guinzaglio di Enel e compagni
Fate male a pensare che sia questione tecnica, riguarda ogni sardo e ogni famiglia di questa terra
Questo sonno collettivo trasformerà la Sardegna in un deserto
Il 13 agosto, come si conviene alle rapine ferragostane in appartamento, Terna, il braccio armato e infrastrutturale di Enel, ha presentato al Ministero dell'Ambiente un piano per mettere la Sardegna definitivamente al guinzaglio elettrico dell'Italia.
Tutto questo mentre la giunta regionale, ignara e incompetente, era riversa in spiaggia ad aspettare ordini dal papete.
Che anche questo esecutivo, alla pari degli altri che lo hanno preceduto, non avesse la minima idea del governo energetico di una regione insulare lo si era capito da subito.
Siamo nelle mani di un'orda barbarica d'incompetenti che consente ai poteri forti di fare e disfare senza che nessuno li disturbi, proprio in virtù di questa acclarata deficienza strutturale.
In questo caso si sta decidendo il futuro della Sardegna senza che questa sottospecie di classe politica sappia niente.
Terna, il 13 di agosto scorso, pubblicato il 29 agosto, ha presentato alla Commissione d'impatto ambientale del ministero dell'ambiente un progetto per rimettere in sesto il vecchio cavo Sa.Co.I, di connessione tra Sardegna, Corsica, Italia.
Obiettivo usarlo per trasferire in Sardegna 400 MW, ovvero un quantitativo di energia elettrica pari ad una centrale.
Il progetto viene spacciato come un potenziamento e ammodernamento del vecchio cavo del 1966, facendolo passare da 200 MW a 400 MW. Di fatto il raddoppio della capacità.
Tutto questo con un unico obiettivo mettere l'intera Sardegna a guinzaglio del sistema elettrico italiano.
Roba da matti, roba da galera!
Tutti in silenzio, senza nessun atto della giunta regionale che lo autorizzi. fanno quello che vogliono, tanto Regione, intesa come istituzione, in Sardegna non ce n'è!
Secondo Terna e compagni Sa.Co.I 3 nasce con la finalità di garantire maggiore stabilità e affidabilità al sistema elettrico nazionale, migliorando la qualità del servizio, facilitando l’integrazione delle rinnovabili e favorendo la riduzione dei costi dell’energia.
Tutte cazzate, serve per ridurre la Sardegna ad una colonia elettrica dell'Italia, facendole perdere quella minima autonomia elettrica attuale.
Questa cialtronesca gestione della vicenda energetica non riguarda le sole attività economiche e industriali riguarda tutti i sardi.
Occorre che ognuno se lo metta in testa: continuare a delegare a incapaci e cialtroni, senza conoscere nemmeno quello che succede allo scaldabagno di casa, è incoscienza!
Questo cavo servirà semplicemente per spegnere la Sardegna, chiudere le centrali elettriche, lasciare un'isola senza autonomia per evitare che ci possa essere qualsiasi tipo di sviluppo.
Una regione come la Sardegna deve produrre il 180% dell'energia che consuma. Deve avere un surplus potenziale di produzione energetica dell'80% per garantire una sicurezza elettrica obbligatoria per una regione insulare.
Non ci vuole uno scienziato per capirlo. Il cavo Sapei, fatto realizzare dal sottoscritto nel 2002, serviva infatti per esportare energia, per abbattere in costi in Sardegna e per avere la totale indipendenza energetica.
Ora si vogliono chiudere le centrali a carbone, mentre in Germania nemmeno se ne parla.
Roba da dementi, senza avere alternative serie la Sardegna è destinata a restare al buio!
Qualche scienziato di Roma o di Cagliari dice che metteranno pale eoliche alte 200 metri in mare aperto!
Roba da imbecilli a piede libero.
Bisognerebbe spiegare a questi cretini in libera uscita che l'energia eolica non si accumula e così quella solare, se non con la produzione, per esempio, di idrogeno. E che qualsiasi attività economica non può avere energia ad intermittenza.
E poi bisognerebbe spiegargli la differenza tra energia elettrica per accendere una lampadina e quella necessaria per far girare un motore. Ma questo è chiedere troppo!
Siamo allo stadio della verifica amministrativa dii questo guinzaglio elettrico, spero che qualcuno si svegli dal torpore e dal servilismo anche elettrico!
In Sardegna dopo aver spento il cervello vogliono spegnere anche la luce!
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