Vedere
la pubblicità della “nuova moneta”, ecco che mi fa ricordare
tutti i dubbi che manifesto ogni volta che la Gabanelli di turno
torna alla carica su evasione e sull'uso dei contanti che lei
vorrebbe tanto abolire.
Non
posso non ricordare che le prime volte che fu sferrato l'attacco ai
contanti, era il periodo dei lavavetri, se non erro a Firenze: mi
chiedevo se e come questa persona potesse ricevere del denaro se,
appunto, questo fosse sparito.
Ho
pensato al pagamento in natura, tipo una mela o similare, e ho
realizzato che la forma mentis stile Gabanelli, mi avrebbe chiesto,
anzi ci avrebbe chiesto di tracciare il percorso che va dalla mela
alle mani del lavavetri: chi ti ha dato la mela? E chi te l'ha data
da chi l'ha presa? E come l'ha pagata?
Aggiungo
che uno dei miei cavalli da battaglia era ed è la questua che si fa
durante la messa: essendo stato ai miei tempi chierichetto, mi sono
chiesto come si sarebbe potuto ovviare a questo divieto.
E la
risposta è stata più semplice del previsto: si cambia , non si fa
più la questua tradizionale, ma semplicemente o prima o dopo la
messa, ci si reca presso un bancomat interno alla chiesa stessa o nel
cortile interno, e si dona ciò che si preferisce o si può.
Certo
non si potranno più elargire elemosine a chi aspetta l'ingresso o
l'uscita dei fedeli, ma anzi , così si tolgono questi personaggi
invadenti che tanti non gradiscono: la Gabanelli e chi per lei, fa un
grosso favore a chi cerca da tempo di ripulire l'ingresso delle
chiese...almeno di quelle cattoliche, perché non so se da altre sale
del regno , o se fuori delle sinagoghe o delle moschee, cioè se
altri luoghi di culto hanno o non hanno chi aspetta l'uscita dei
fedeli.
Fuori
dalle moschee, abusive o no, vedevo ieri notte a Quinta Colonna, un
gran numero di scarpe, ma non gente che chiedeva denaro: deve essere
,quello di domandare soldi fuori dai luoghi di culto, un privilegio
riservato alle chiese cattoliche, ma è qualcosa che è destinato a
finire, se il denaro elettronico vincerà la guerra contro i
contanti.
E'
triste non poter più trovare monete o biglietti per terra, ma è
ancora più triste vedersi pignorare il conto corrente o bloccare la
carta, magari per una svista, un errore: perché se si tratta di
un'azione volontaria e mirata, in parte ciò già avviene e da
diversi anni.
E
anche in questi casi venivano e vengono fatti figli e figliastri: una
mia amica, negli anni 80, a fine anni 80, si vide il conto corrente
bloccato da un giudice, in quanto un'azienda sosteneva ,con documenti
alla mano, che era creditrice di non so quanti milioni di lire.
La mia
amica non solo riuscì a dimostrare che non erano così le cose, ma
ribaltò la cosa, al punto che era lei che doveva ricevere denaro, e
chiese ma non ottenne di pignorare il conto all'azienda: potere delle
industrie e di legali che lavorano ai piani alti ma, il risultato è
che bloccare i conti e i soldi ,non è una pratica recente.
Il
brutto è non poter più ricevere ,in forma anonima e veloce e
riservata, tot soldi: cioè mio cugino non può farmi avere 5 mila
euro per pagare della merce, perché deve per forza farmi un bonifico
che, una volta fatto, lo viene a sapere mezzo mondo, con rischi di
sputtanamento ulteriore ...almeno per me.
Lo so:
questo denaro elettronico è qualcosa di utile o che va bene, per chi
guadagna discrete somme ,ma non certo per chi riceve la mancia come
cameriere, né per chi deve fare una colletta.
Un
modo come un altro per escludere tante persone dalla possibilità di
risorgere.
Alla fine chi è vecchio e superato? Non certo chi usa i contanti, mantiene se vuole l'anonimato negli acquisti e la libertà nell'uso del proprio denaro, semmai è superato e vecchio chi ha la mentalità del controllo di ciò che fanno gli altri, di chi vuole tracciare ogni movimento di denaro e non solo, del prossimo.
Quel modo di ragionare e di imporre le proprie scelte, quello è superato o da superare.Vuoi pagare con quelle carte? Paga così, ma non imporre le tue scelte agli altri.
Nessun commento:
Posta un commento