Finalmente
, si dirà, si arriva al dunque: peccato che capire le cose, per
molti di noi, avverrà attraverso uno choc e non ci sarà modo,
purtroppo, di intervenire fattivamente, partecipando alla manovra,
alla correzione auspicabile. Questo perché , in tutti questi anni,
in cui ho predicato, non unico in ogni caso, spiegando che bisognava
intervenire, nessuno o in pochi hanno dato retta: nessuno si è preso
la briga di vedere , di verificare, se quello che dicevo erano o meno
cazzate, o quanto meno cose senza importanza.
Al
contrario, ci si è sempre più preoccupati del Medio Oriente, e da
qualche mese , con maggiore interesse, anche all'Estremo Oriente: non
ci facciamo mancare nulla pur di guardare altrove, e meglio se
lontano. Non ce ne frega un beneamato cazzo se ci sono paesi e interi
quartieri di medie e grandi città, dove sono spariti i negozi e le
attività commerciali: dopotutto , basta che ci siano i centri
commerciali, gli ipermercati, o che si possa acquistare sul web.
E meno
male che qualcuno, ben più quotato di me, adesso ne comincia a
parlare: ed era ora, ma peccato che ormai sia troppo tardi. Troppo
tardi perché per cosa? Per invertire la rotta, per evitare che le
città abbiano le loro china town o i quartieri islamici, e soltanto
perché le amministrazioni comunali e la politica in genere,
mazzettata , ha impedito che il dio denaro si impossessasse di interi
stabili e strade, perché ha concesso che venissero edificati centri
commerciali e città mercato, con il pretesto che grande è meglio,
perché ha piacere che religioni e modi di vivere che sono in palese
contrasto con il nostro “modo di intendere la vita” abbiano spazi
dedicati. Queste persone, al pari di un qualunque italiano che voglia
andare a vivere e lavorare all'estero, si devono
adattare e devono
rispettare,non solo le nostre leggi ma le nostre usanze e non imporre
le loro: purtroppo qui ci si è piegati, con la scusa di non
irritare, di non creare muri, al loro modo di intendere la vita. Lo
si vede da come si vestono, dal fatto che è evidente che vogliono
prendere dato che qui non soltanto non spendono, se non per
acquistare l'indispensabile e pure di bassa qualità, dato che vanno
nei discount non certo italiani, ma inviano soldi all'estero e, di
recente è aumentato il numero di richieste per ricongiungimenti e
contribuiti di vario genere e a vario titolo. Intendiamoci: tutto
legittimo perché qualche gonzo lo ha legittimato, con leggi contro
cui non si è fatto niente perché non venissero adottate. Del resto
queste cose e le varie nozze gay , diritti per questo o questi altri,
ce lo chiede e impone l'Europa: mica ci viene in soccorso la logica e
il buon senso, che vorrebbero che si pensasse e ci si occupasse prima
di quelli di casa, ossia gli italiani. Oggi sembra che piaccia ai
leader e a chi aspira a divenirlo, interessarsi delle persone meno
fortunate, ma ad una condizione: che siano straniere, meglio se
africane e musulmane, e possibilmente minori non accompagnati. Come
contorno poi ci vogliono i ricongiungimenti familiari, l'assistenza
di ogni genere e tipo, e dulcis in fundo, non bisogna irritarli ma
farli sentire a casa, ossia via le croci e i simboli della nostra
cultura e religione (almeno fino a qualche anno fa), abolizione dei
canti di Natale e dei presepi vari, cancellazione delle recite e via
dicendo. Ma si può andare oltre, seguendo magari un primo filone (di
pensieri, idee, osservazioni) che è quello che, per l'appunto, vuole
che un programma elettorale come Dio comanda, metta al primo posto la
risoluzione dei problemi degli italiani: si può cominciare dal
lavoro ( i posti possono venire dalla catalogazione dei beni
artistici, fino al proseguimento e anche al completamento degli scavi
archeologici, monitoraggio del territorio, bonifiche eccetera nonché
scienza e istruzione eccetera settore agroalimentare eccetera
edilizia con ristrutturazioni e recupero di edifici importanti
eccetera manutenzione in senso lato cioè dalle scuole alle strade
eccetera). Che poi ci siano altre cose o cosette da rivedere, è
logico: vogliamo parlare degli ultimi casi di persone multate perché
non hanno chiuso bene la propria auto e i di lei finestrini? Ma quei
vigili, che avranno anzi hanno applicato la legge del codice della
strada, dove li hanno presi? Li hanno cercati per assumerli? E' bello
sentire nella propria mente, avere ancora nella memoria, le frasi di
noi quando eravamo piccoli e vociavamo chiedendoci perché i
protagonisti del film non si ribellassero e, anzi, li incitavamo a
farlo ma, appunto quelli non lo facevano, non potevano sentirci. E
restavano senza risposta le medesime domande rivolte ai propri
compagni e all'insegnante, sul perché i nazisti, ad esempio,
facevano i rastrellamenti e perché ebrei e altri cittadini non
opponessero resistenza (almeno , del tipo che noi ragazzi potevamo
immaginare:rubare le armi e usarle ad esempio). E sempre nel mondo
dei ricordi c'è anche la domanda del perché chi ha eseguito gli
ordini dei capi dei nazisti, non si è ribellato, non si è rifiutato
di eseguirli. Ma appunto eravamo ragazzi, ragazzini, troppo giovani,
forse non avevamo letto ancora dei libri , magari di filosofia o di
sociologia, sennò avremo capito: non so cosa, ma avremo capito che
c'è gente cui le cose vanno bene così. Il solerte vigile, magari un
leccapiedi che vuole fare carriera, o che si diverte col telelaser, o
che gode nell'adoperare uno degli ultimi ritrovati degli autovelox
,cioè legge vita morte e miracoli dalla targa del veicolo, ecco
credo che quel vigile e per estensione quel funzionario statale,
credo proprio che abbia dei problemi caratteriali: mi pare il
classico tipo che , in stile ufficiale giudiziario, ti dice, mentre
ha chiamato le forze dell'ordine per eseguire lo sgombero o
sequestrare un bene, che lui sta solo facendo il suo dovere, che è
eseguire degli ordini. Questo tipo di spiegazione, questa motivazione
, pare che a Norimberga non sia stata accettata: ma forse quei
giudici non avevano ben capito, però le cose poi sono andate come
sappiamo, sia prima del processo che dopo. Quando so che c'è gente
che si suicida per le cartelle esattoriali, per debiti, perché il
finanziamento promesso non arriva, perché ci sono dei continui
controlli persecutori, perché il cittadino è vessato da
amministrazioni pubbliche che vogliono fare cassa, ecco che non vedo
suicidi ma economicidi. Quando vedo che non si fa niente per la
seconda chance ma ,al contrario, scopro che dopo che ho pagato ben 18
anni fa per cancellare una sofferenza, questa è si cancellata ma a
mio nome non mi aprono il c/c, mi fa rabbia, anzi incazzare. E meno
male che non ci dovrebbe essere il dossieraggio , che dopo tot di
anni i dati andrebbero cancellati, e che il cartaceo, come archivio,
dovrebbe essere superato e non adoperato (infatti, non so perché lo
tengono in essere e ci mandano gli impiegati da punire per tenerlo in
ordine). Veniamo al secondo filone, che potrebbe essere di ordine
ideologico: non parlo di superiorità della razza o della nazione, ma
di un modo di intendere la vita, di alcuni valori che o li hai o non
li hai. Ma se non li hai potrebbero piacerti, farli anche tuoi: ecco
che ritengo che chi decide di andare a vivere e lavorare all'estero,
se ci va e appunto sceglie un determinato paese anziché un altro,
ritengo lo faccia perché quel paese adotta usi e costumi in sintonia
con i propri. Ecco che io ,seppure la cosa possa apparire idiota, non
andrei a lavorare e a vivere, in una nazione dove vedrei limitata
ridotta o annullata la mia libertà, sia questa religiosa che civile.
Quando ho fatto presente quest'osservazione a un amico, questo mi ha
chiesto: “ma allora, vuoi andar via dall'Italia?” E mi pare che
siamo molto ma molto vicini alla domanda del mio amico: non poter
esprimere dei pareri o dare dei giudizi su temi così importanti,
vedere che le proprie considerazioni e osservazioni sono ignorate non
solo dai politici ma anche dai media, dagli opinion leader, da chi
potrebbe parlarne ma non lo fa, come attori e personaggi dello
spettacolo e della letteratura, ti fa intendere che le persone su cui
potevi contare sono poche, pochissime. A questo punto chiediti se
puoi contare anche su te stesso perché nessuno pare volere quel
posto di combattente, nessuno vuole prendersi i pugni in faccia, gli
insulti che sempre più gratuitamente i media riservano a chi ,
soltanto, pone domande e interrogativi. Perché è più importante lo
ius soli della costruzione e assegnazione delle case popolari “agli
italiani”? Perché è più importante obbligare ad aver pagato il
bollo auto e avere l'auto assicurata per fare la revisione e non è
importante avere l'accesso al credito? Perché è più importante
permettere all'agenzia delle entrate di poter bloccare i/il c/c senza
il permesso o l'autorizzazione di un giudice che abbassare l'iva ? E
queste sono solo alcune cosette che mi sono venute in mente, ma
avendo una mente malata ne potrei tirare fuori altre: vogliamo
parlare delle basi Usa in Italia o preferiamo parlare del perché il
prelievo fiscale è tra i più alti al mondo e non viene abbassato?
Perché in quest'ultimo caso parliamo di sovranità nazionale, di
accordi capestro firmati oltre 70 anni fa, ma possiamo anche parlare
di sovranità monetaria, della Banca d'Italia, dei buffoni che
affibbiano le lettere alle nazioni come se fossero la classe
energetica. Cose da dire ce ne sono, così come da fare. Il punto è
che non si possono nemmeno nominare le “vere priorità”: in tv
non è permesso, i media alternativi e il web preferiscono parlare di
Trump e dell'Isis, come se questi temi risolvessero i problemi del
paese. Mi ricordano un po' quelli che hanno la fissa della riforma
della giustizia: eppure ,in primis , in questo caso almeno, è
sufficiente che la giustizia faccia quello che deve e non che ficchi
il naso in altre questioni, Che pensino, i giudici, a non liberare
chi mena i poliziotti o i cittadini, accampando scuse e spiegazioni
assurde. Non c'è tempo, il post finisce qui.
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