sabato 3 giugno 2017

Per chi non capisce

Finalmente , si dirà, si arriva al dunque: peccato che capire le cose, per molti di noi, avverrà attraverso uno choc e non ci sarà modo, purtroppo, di intervenire fattivamente, partecipando alla manovra, alla correzione auspicabile. Questo perché , in tutti questi anni, in cui ho predicato, non unico in ogni caso, spiegando che bisognava intervenire, nessuno o in pochi hanno dato retta: nessuno si è preso la briga di vedere , di verificare, se quello che dicevo erano o meno cazzate, o quanto meno cose senza importanza.
Al contrario, ci si è sempre più preoccupati del Medio Oriente, e da qualche mese , con maggiore interesse, anche all'Estremo Oriente: non ci facciamo mancare nulla pur di guardare altrove, e meglio se lontano. Non ce ne frega un beneamato cazzo se ci sono paesi e interi quartieri di medie e grandi città, dove sono spariti i negozi e le attività commerciali: dopotutto , basta che ci siano i centri commerciali, gli ipermercati, o che si possa acquistare sul web.

E meno male che qualcuno, ben più quotato di me, adesso ne comincia a parlare: ed era ora, ma peccato che ormai sia troppo tardi. Troppo tardi perché per cosa? Per invertire la rotta, per evitare che le città abbiano le loro china town o i quartieri islamici, e soltanto perché le amministrazioni comunali e la politica in genere, mazzettata , ha impedito che il dio denaro si impossessasse di interi stabili e strade, perché ha concesso che venissero edificati centri commerciali e città mercato, con il pretesto che grande è meglio, perché ha piacere che religioni e modi di vivere che sono in palese contrasto con il nostro “modo di intendere la vita” abbiano spazi dedicati. Queste persone, al pari di un qualunque italiano che voglia andare a vivere e lavorare all'estero, si devono
adattare e devono rispettare,non solo le nostre leggi ma le nostre usanze e non imporre le loro: purtroppo qui ci si è piegati, con la scusa di non irritare, di non creare muri, al loro modo di intendere la vita. Lo si vede da come si vestono, dal fatto che è evidente che vogliono prendere dato che qui non soltanto non spendono, se non per acquistare l'indispensabile e pure di bassa qualità, dato che vanno nei discount non certo italiani, ma inviano soldi all'estero e, di recente è aumentato il numero di richieste per ricongiungimenti e contribuiti di vario genere e a vario titolo. Intendiamoci: tutto legittimo perché qualche gonzo lo ha legittimato, con leggi contro cui non si è fatto niente perché non venissero adottate. Del resto queste cose e le varie nozze gay , diritti per questo o questi altri, ce lo chiede e impone l'Europa: mica ci viene in soccorso la logica e il buon senso, che vorrebbero che si pensasse e ci si occupasse prima di quelli di casa, ossia gli italiani. Oggi sembra che piaccia ai leader e a chi aspira a divenirlo, interessarsi delle persone meno fortunate, ma ad una condizione: che siano straniere, meglio se africane e musulmane, e possibilmente minori non accompagnati. Come contorno poi ci vogliono i ricongiungimenti familiari, l'assistenza di ogni genere e tipo, e dulcis in fundo, non bisogna irritarli ma farli sentire a casa, ossia via le croci e i simboli della nostra cultura e religione (almeno fino a qualche anno fa), abolizione dei canti di Natale e dei presepi vari, cancellazione delle recite e via dicendo. Ma si può andare oltre, seguendo magari un primo filone (di pensieri, idee, osservazioni) che è quello che, per l'appunto, vuole che un programma elettorale come Dio comanda, metta al primo posto la risoluzione dei problemi degli italiani: si può cominciare dal lavoro ( i posti possono venire dalla catalogazione dei beni artistici, fino al proseguimento e anche al completamento degli scavi archeologici, monitoraggio del territorio, bonifiche eccetera nonché scienza e istruzione eccetera settore agroalimentare eccetera edilizia con ristrutturazioni e recupero di edifici importanti eccetera manutenzione in senso lato cioè dalle scuole alle strade eccetera). Che poi ci siano altre cose o cosette da rivedere, è logico: vogliamo parlare degli ultimi casi di persone multate perché non hanno chiuso bene la propria auto e i di lei finestrini? Ma quei vigili, che avranno anzi hanno applicato la legge del codice della strada, dove li hanno presi? Li hanno cercati per assumerli? E' bello sentire nella propria mente, avere ancora nella memoria, le frasi di noi quando eravamo piccoli e vociavamo chiedendoci perché i protagonisti del film non si ribellassero e, anzi, li incitavamo a farlo ma, appunto quelli non lo facevano, non potevano sentirci. E restavano senza risposta le medesime domande rivolte ai propri compagni e all'insegnante, sul perché i nazisti, ad esempio, facevano i rastrellamenti e perché ebrei e altri cittadini non opponessero resistenza (almeno , del tipo che noi ragazzi potevamo immaginare:rubare le armi e usarle ad esempio). E sempre nel mondo dei ricordi c'è anche la domanda del perché chi ha eseguito gli ordini dei capi dei nazisti, non si è ribellato, non si è rifiutato di eseguirli. Ma appunto eravamo ragazzi, ragazzini, troppo giovani, forse non avevamo letto ancora dei libri , magari di filosofia o di sociologia, sennò avremo capito: non so cosa, ma avremo capito che c'è gente cui le cose vanno bene così. Il solerte vigile, magari un leccapiedi che vuole fare carriera, o che si diverte col telelaser, o che gode nell'adoperare uno degli ultimi ritrovati degli autovelox ,cioè legge vita morte e miracoli dalla targa del veicolo, ecco credo che quel vigile e per estensione quel funzionario statale, credo proprio che abbia dei problemi caratteriali: mi pare il classico tipo che , in stile ufficiale giudiziario, ti dice, mentre ha chiamato le forze dell'ordine per eseguire lo sgombero o sequestrare un bene, che lui sta solo facendo il suo dovere, che è eseguire degli ordini. Questo tipo di spiegazione, questa motivazione , pare che a Norimberga non sia stata accettata: ma forse quei giudici non avevano ben capito, però le cose poi sono andate come sappiamo, sia prima del processo che dopo. Quando so che c'è gente che si suicida per le cartelle esattoriali, per debiti, perché il finanziamento promesso non arriva, perché ci sono dei continui controlli persecutori, perché il cittadino è vessato da amministrazioni pubbliche che vogliono fare cassa, ecco che non vedo suicidi ma economicidi. Quando vedo che non si fa niente per la seconda chance ma ,al contrario, scopro che dopo che ho pagato ben 18 anni fa per cancellare una sofferenza, questa è si cancellata ma a mio nome non mi aprono il c/c, mi fa rabbia, anzi incazzare. E meno male che non ci dovrebbe essere il dossieraggio , che dopo tot di anni i dati andrebbero cancellati, e che il cartaceo, come archivio, dovrebbe essere superato e non adoperato (infatti, non so perché lo tengono in essere e ci mandano gli impiegati da punire per tenerlo in ordine). Veniamo al secondo filone, che potrebbe essere di ordine ideologico: non parlo di superiorità della razza o della nazione, ma di un modo di intendere la vita, di alcuni valori che o li hai o non li hai. Ma se non li hai potrebbero piacerti, farli anche tuoi: ecco che ritengo che chi decide di andare a vivere e lavorare all'estero, se ci va e appunto sceglie un determinato paese anziché un altro, ritengo lo faccia perché quel paese adotta usi e costumi in sintonia con i propri. Ecco che io ,seppure la cosa possa apparire idiota, non andrei a lavorare e a vivere, in una nazione dove vedrei limitata ridotta o annullata la mia libertà, sia questa religiosa che civile. Quando ho fatto presente quest'osservazione a un amico, questo mi ha chiesto: “ma allora, vuoi andar via dall'Italia?” E mi pare che siamo molto ma molto vicini alla domanda del mio amico: non poter esprimere dei pareri o dare dei giudizi su temi così importanti, vedere che le proprie considerazioni e osservazioni sono ignorate non solo dai politici ma anche dai media, dagli opinion leader, da chi potrebbe parlarne ma non lo fa, come attori e personaggi dello spettacolo e della letteratura, ti fa intendere che le persone su cui potevi contare sono poche, pochissime. A questo punto chiediti se puoi contare anche su te stesso perché nessuno pare volere quel posto di combattente, nessuno vuole prendersi i pugni in faccia, gli insulti che sempre più gratuitamente i media riservano a chi , soltanto, pone domande e interrogativi. Perché è più importante lo ius soli della costruzione e assegnazione delle case popolari “agli italiani”? Perché è più importante obbligare ad aver pagato il bollo auto e avere l'auto assicurata per fare la revisione e non è importante avere l'accesso al credito? Perché è più importante permettere all'agenzia delle entrate di poter bloccare i/il c/c senza il permesso o l'autorizzazione di un giudice che abbassare l'iva ? E queste sono solo alcune cosette che mi sono venute in mente, ma avendo una mente malata ne potrei tirare fuori altre: vogliamo parlare delle basi Usa in Italia o preferiamo parlare del perché il prelievo fiscale è tra i più alti al mondo e non viene abbassato? Perché in quest'ultimo caso parliamo di sovranità nazionale, di accordi capestro firmati oltre 70 anni fa, ma possiamo anche parlare di sovranità monetaria, della Banca d'Italia, dei buffoni che affibbiano le lettere alle nazioni come se fossero la classe energetica. Cose da dire ce ne sono, così come da fare. Il punto è che non si possono nemmeno nominare le “vere priorità”: in tv non è permesso, i media alternativi e il web preferiscono parlare di Trump e dell'Isis, come se questi temi risolvessero i problemi del paese. Mi ricordano un po' quelli che hanno la fissa della riforma della giustizia: eppure ,in primis , in questo caso almeno, è sufficiente che la giustizia faccia quello che deve e non che ficchi il naso in altre questioni, Che pensino, i giudici, a non liberare chi mena i poliziotti o i cittadini, accampando scuse e spiegazioni assurde. Non c'è tempo, il post finisce qui.    

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