In
questi giorni si è parlato molto del crac delle quattro banche ma in
riferimento ai fidi concessi in modo troppo disinvolto: si è in
sostanza evidenziato che i beneficiari fossero inaffidabili e “amici
degli amici”. Ciò ha generato dei crediti divenuti inesigibili o
comunque difficilmente recuperabili. La conclusione che è stata
tratta ed esposta nei talk show e nei media in generale è che
occorrono delle garanzie per avere i fidi: a questo punto mi sono
dispiaciuto per le conclusioni che sono di una logica perversa e
,secondo me, sbagliate sotto tutti i punti di vista. Ho ricordato in
un commento lasciato su Luogocomune.net ,senza che ovviamente nessuno
ne cogliesse il senso, come a metà degli anni 80 la allora ancora
Banca Popolare di Sassari concedesse un fido soltanto se ,ad esempio,
a fronte di 10 milioni di lire vi fosse l'acquisto di 2,5 milioni di
azioni; e come ogni operazione quale rinnovo,
allargamento, anticipo
su fatture, fosse subordinata a un ulteriore acquisto di azioni. Ho
dimenticato di far riflettere sulle “proporzioni” fra fido e
acquisto delle azioni mentre ricordavo che poi le azioni della Banca
Popolare di Sassari sono state svalutate “alla grande”. Ciò che
ricordo è che ci fu un'inchiesta sulla gestione della Banca cui
seguirono anche delle condanne: l'epilogo è stato l'acquisto della
Popolare di Sassari da parte della Banca Popolare dell'Emilia Romagna
che è anche proprietaria del Banco di Sardegna (la Sardegna, in
pratica, non ha banche “sue , proprie ). L'incazzo mi è venuto
facendo delle considerazioni che nessuno mi pare abbia fatto, e che
ripropongo : le garanzie richieste per ottenere un fido sono assurde
e, in ogni caso, la banca e lo Stato non concedono fiducia ai
richiedenti; quando si crea un contenzioso, ci sono un sacco di spese
aggiuntive, more, interessi, pignoramenti eccetera, che fanno
lievitare a dismisura ciò che viene richiesto al debitore, oltre a
mettere un'attività o una persona o famiglia, in condizione di non
poter saldare il richiesto; quando fa comodo o ha fatto comodo, è
stato detto da complottisti di elevata caratura, che lo scopo di chi
presta soldi ,usuraio o banca o finanziaria che sia, è la speranza o
comunque fare in modo che il debitore non riesca a far fronte al
debito e resti debitore in eterno, anzi che questo venga “trasferito”
agli eredi. Quindi non onorare un debito più che un fastidio è un
successo, almeno quando ci sono beni o anche titoli (sani) offerti in
garanzia. Ma c'è anche un altro aspetto che riguarda anche la
questione Equitalia, tasse e imposte, ed è la percentuale: se questa
è troppo alta, mettiamo il 40%, significa che partiamo già da una
differenza che, con un'aliquota al 15 o al 20 , è più del doppio. A
ciò dobbiamo aggiungere spese varie, interessi, ed altri effetti o
provvedimenti quali blocco dei beni o del conto corrente, con
l'effetto voluto che è quello di impedire di far fronte al debito.
Debito che, lo ripeto ancora una volta, è spropositato e ingiusto.
E, lo ripeterò ancora una volta, visto che nessuno lo vuole fare, fa
sostenere che ci sono o sarebbero, nel caso dell'evasione fiscale
milioni e milioni di euro evasi laddove queste cifre dovrebbero
essere ricalcolate e al ribasso. Sarei curioso di sapere quanto
sarebbe davvero l'evasione fiscale o presunta tale, se venisse
ricalcolata con una flat tax e se venisse anche considerato chi non
ha la possibilità di pagare il dovuto per spese improvvise e
impreviste: in merito ricordavo che se ho da comprare due stampelle o
degli antidolorifici, se devo pagare una terapia riabilitativa, o
devo andare di corsa dal dentista, e mi trovassi a dover scegliere se
e cosa fare, non avrei dubbi: magari aspetterei per il dentista, ma
poi se costretto, le tasse e lo Stato, devono aspettare e io divento
un evasore.
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