domenica 20 dicembre 2015

Non sia mai che qualcuno, poi, apra gli occhi

In questi giorni si è parlato molto del crac delle quattro banche ma in riferimento ai fidi concessi in modo troppo disinvolto: si è in sostanza evidenziato che i beneficiari fossero inaffidabili e “amici degli amici”. Ciò ha generato dei crediti divenuti inesigibili o comunque difficilmente recuperabili. La conclusione che è stata tratta ed esposta nei talk show e nei media in generale è che occorrono delle garanzie per avere i fidi: a questo punto mi sono dispiaciuto per le conclusioni che sono di una logica perversa e ,secondo me, sbagliate sotto tutti i punti di vista. Ho ricordato in un commento lasciato su Luogocomune.net ,senza che ovviamente nessuno ne cogliesse il senso, come a metà degli anni 80 la allora ancora Banca Popolare di Sassari concedesse un fido soltanto se ,ad esempio, a fronte di 10 milioni di lire vi fosse l'acquisto di 2,5 milioni di azioni; e come ogni operazione quale rinnovo,
allargamento, anticipo su fatture, fosse subordinata a un ulteriore acquisto di azioni. Ho dimenticato di far riflettere sulle “proporzioni” fra fido e acquisto delle azioni mentre ricordavo che poi le azioni della Banca Popolare di Sassari sono state svalutate “alla grande”. Ciò che ricordo è che ci fu un'inchiesta sulla gestione della Banca cui seguirono anche delle condanne: l'epilogo è stato l'acquisto della Popolare di Sassari da parte della Banca Popolare dell'Emilia Romagna che è anche proprietaria del Banco di Sardegna (la Sardegna, in pratica, non ha banche “sue , proprie ). L'incazzo mi è venuto facendo delle considerazioni che nessuno mi pare abbia fatto, e che ripropongo : le garanzie richieste per ottenere un fido sono assurde e, in ogni caso, la banca e lo Stato non concedono fiducia ai richiedenti; quando si crea un contenzioso, ci sono un sacco di spese aggiuntive, more, interessi, pignoramenti eccetera, che fanno lievitare a dismisura ciò che viene richiesto al debitore, oltre a mettere un'attività o una persona o famiglia, in condizione di non poter saldare il richiesto; quando fa comodo o ha fatto comodo, è stato detto da complottisti di elevata caratura, che lo scopo di chi presta soldi ,usuraio o banca o finanziaria che sia, è la speranza o comunque fare in modo che il debitore non riesca a far fronte al debito e resti debitore in eterno, anzi che questo venga “trasferito” agli eredi. Quindi non onorare un debito più che un fastidio è un successo, almeno quando ci sono beni o anche titoli (sani) offerti in garanzia. Ma c'è anche un altro aspetto che riguarda anche la questione Equitalia, tasse e imposte, ed è la percentuale: se questa è troppo alta, mettiamo il 40%, significa che partiamo già da una differenza che, con un'aliquota al 15 o al 20 , è più del doppio. A ciò dobbiamo aggiungere spese varie, interessi, ed altri effetti o provvedimenti quali blocco dei beni o del conto corrente, con l'effetto voluto che è quello di impedire di far fronte al debito. Debito che, lo ripeto ancora una volta, è spropositato e ingiusto. E, lo ripeterò ancora una volta, visto che nessuno lo vuole fare, fa sostenere che ci sono o sarebbero, nel caso dell'evasione fiscale milioni e milioni di euro evasi laddove queste cifre dovrebbero essere ricalcolate e al ribasso. Sarei curioso di sapere quanto sarebbe davvero l'evasione fiscale o presunta tale, se venisse ricalcolata con una flat tax e se venisse anche considerato chi non ha la possibilità di pagare il dovuto per spese improvvise e impreviste: in merito ricordavo che se ho da comprare due stampelle o degli antidolorifici, se devo pagare una terapia riabilitativa, o devo andare di corsa dal dentista, e mi trovassi a dover scegliere se e cosa fare, non avrei dubbi: magari aspetterei per il dentista, ma poi se costretto, le tasse e lo Stato, devono aspettare e io divento un evasore.

Nessun commento:

Posta un commento