martedì 29 settembre 2015
Dal pulpito
Dal pulpito arriva la predica. Sì, ma da quale pulpito? Di solito ci sono almeno due categorie di persone, facilmente riconoscibili: chi è arrivato , dal punto di vista sociale, e cioè nella società in cui vive ha raggiunto i massimi livelli. Se prendiamo come esempio un medico, riterremo costui arrivato quando avrà uno studio tutto suo, o quando sarà primario o , meglio ancora avrà delle cliniche tutte sue. Idem per un avvocato, che magari esercita la professione un po' dappertutto. Oppure uno che da sindaco scala tutti gradini, magari anche due per volta, e arriva in alto che più in alto non si può. Al contrario l'altra persona è uno spaccapalle o , quantomeno , è uno che ha ben poco da perdere se può azzardare ogni ragionamento, anche se per essere credibile deve evitare di essere additato come complottista: c'è sempre tempo per fare dei ragionamenti e dimostrare che alcuni eventi non sono capitati per caso, come l'arrivo di Monti , di Letta e di Renzi; ma anche l'arrendevolezza di Silvio e la mancanza di intraprendenza del M5S (almeno nell'arrivare al sodo e) per far fare le riforme , dimostrano che alcune cose non tornano. Oggi i media di ogni tipo hanno i loro oratori che predicano l'accoglienza o il rifiuto, ma alla fine mancano entrambi di costrutto: è certamente grave che i primi dimentichino sistematicamente che prima ci sono i problemi degli italiani, così come i secondi non hanno le idee chiare su come aiutare gli italiani. Prendiamo anche il caso della crisi del commercio: se tu stato aiuti in mille modi gli stranieri ad aprire partite iva e negozi ( che per tre anni non pagano tasse) e permetti che vengano ancora aperti i vari Mc Donald , Bricoman, Ikea eccetera, come puoi pensare che il commercio , quello dei negozi e non del franchising, possa riprendersi? Non parlo di Equitalia dove ho sentito dire da un esponente del M5S che sarebbe opportuno che lo Stato concedesse la compensazione tra crediti e debiti, così da permettere a chi è creditore nei confronti dell'amministrazione pubblica possa azzerare o compensare. Premesso che sarebbe ovvio, ma non sarebbe anche doveroso rivedere anche i retrospettiva l'ammontare della percentuale e del totale che un cittadino deve allo Stato? Lo dico perché se è vero,come è vero, che fior fiore di economisti hanno detto che ci sono nazioni come la Grecia (e non solo lei, quindi) che hanno un debito così elevato che non è possibile ripagarlo, lo sanno quelli del M5S e altri della sinistra (che sono giustizialisti "a prescindere", in stile Visco per intenderci o Treu , giusto per non allontanarci troppo) che lo stesso vale per persone, aziende, famiglie? E lo sanno che il prossimo passo che faranno alcuni squali è quello di cedere in pagamento di tasse e imposte, i crediti che aziende, sopratutto "grosse" possiedono? Ciò significa che una semplice fattura diventa una lama o un proiettile nelle mani dell'erario, mentre un pinco pallino qualunque potrebbe avere i mezzi per contestarla. Ora concludo manifestando, se mai ce ne fosse ancora bisogno, il mio disappunto nei confronti dei conduttori tv che non si schierano ,apertamente , contro Equitalia e contro le tasse troppo elevate: e che non hanno la voglia di affermare che le cartelle già emesse vanno riviste proprio nell'importo. Quindi niente rateo di mesi e mesi, almeno senza aver rivisto proprio la percentuale: come ha detto ieri una signora, 20 milioni di lire non possono diventare 90 mila euro e, sopratutto essere esigibili. Della serie "tu sei fuori di testa" e se fossi un texano ti sparerei con un fucile: dopo farei ciò che qui non viene ancora fatto e che io stesso, da sfrattato, avei dovuto fare, e cioè demolirti mezza casa, rompere tutto quello che si può rompere, dalle porte alle finestre. Le mie cambiali pagate, non sono state ritenute valide, la contabilità e le leggi che valgono per tutti , non sono valide per le coop. In ogni caso mi hanno sfrattato e messo in strada. e per me, come per migliaia di italiani, non ci sono case e casette dove riparare, e sono caduto dalla padella alla brace. Un'amica di mia moglie, prima ci ha ospitato, dicendo che non avremmo dovuto pagarle niente, poi la sua ospitalità a 20 km dalla città in un casolare di campagna,ci è costata 300 euro al mese. Ma non solo: ho dovuto sistemare i cani, che oltretutto non ho più visto; lasciare metà dei mobili che non potevo portarmi dietro: una delusione, un magone, un'umiliazione, oltre a spese legali. Per 8 mesi ho pagato e poi sono ricaduto dalla brace in un'altra brace: ma è un'altra storia che merita un post tutto suo. Un ultimo appunto, sempre rivolto ai conduttori tv ma anche a chi scrive, sono le sviolinate verso i supermercati e i centri commerciali in genere: fanno vedere in tv un frutto, una pianta, un salume e............lo potete trovare e comprare nei supermercati. Ma porca troia! Possibile che non riescano a pronunciare la parola "negozio"? Cazzo! ci vuole poco, ed è anche più breve e, secondo me, aiuterebbe anche l'economia nazionale.Certo che ci sono anche dei produttori che hanno orgasmi in diretta tv quando affermano che "siamo riusciti anche a vendere i prodotti attraverso la grande distribuzione". Sinceramente ai miei tempi ero più contento di avere dei rivenditori nei 4 capoluoghi di provincia sarde, e altri negozianti negli altri centri di rilievo, piuttosto che avere un negoziante nei vari ipermercati. Ho sempre difeso la distribuzione vasta rispetto allo showroom dei capoluoghi di regione: almeno nel mio settore ,l'arredamento, ero e sono convinto (anche se sono "a riposo" da due anni: ma riprenderò prima o poi a lavorare).
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