Ieri a "dalla vostra parte" è stato intervistato, ha detto la sua (come si usa dire) un commerciante/artigiano di Scordia, provincia di Catania: pur essendo sardo, ma di origini siciliane per parte di padre, conosco la zona perché ho avuto un collega che abitava proprio lì. Ma non è di questo che voglio parlare, bensì della protesta da parte dell'imprenditore (così viene definito anche chi, al mattino, alza una serranda e si mette a vendere o produrre qualcosa): la sua protesta consiste nel non pagare più le tasse. Il motivo è che non ce la fa. E detto così, non vuol dire niente: del resto se i soldi non li hai e non li puoi fabbricare o ricevere in prestito, non pagheresti egualmente. Tuttavia, al posto di Del Debbio, che è il conduttore, avrei colto la palla al balzo e avrei evidenziato quanto segue: a) che è troppo alta la pressione fiscale, perciò se anche come diceva qualcuno, mi pare si chiami Marino (un onorevole del Pd, se non erro), che il pagamento può essere dilazionato in 120 mensilità, il
problema rimane uguale, perché occorre abbassare in ogni caso per esempio il costo Inps, sia per il datore di lavoro che per i dipendenti; b) c'è appunto l'accesso al credito, che essendo impossibile impedisce gli investimenti; c) il costo dell'energia e della mobilità, la famosa banda larga e l'onnipresenza della grande distribuzione organizzata. Penso che già il primo punto, cioè avere le tasse troppo alte, sia da evidenziare: quanto poi a chi le paga in quanto dipendente pubblico,come mi pare abbia sostenuto l'on. Librandi, è anche lì che il conduttore, Del Debbio, avrebbe dovuto far presente che quelle trattenute le paga lo Stato: non sono cioè soldi che vengono dati a una persona ,il dipendente in questo caso, e che decide (anche giustamente: se cioè è una percentuale equa e ponderata) di pagare; non glieli dà proprio lo Stato, li trattiene, in maniera virtuale ovviamente, come si fa oggi, ma non glieli dà. Anche perché se costui , il dipendente, volesse usarli per emergenza non potrebbe: cosa che se li avesse in tasca, potrebbe fare. Ecco che si è persa un'opportunità: evidenziare il fatto che chi non paga è perché non ha i soldi, ma sopratutto non paga perché è già in partenza troppo alto il dovuto, il preteso.
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