Occorre ritornare sull'argomento, e mi dispiace doverlo fare.
La
cosa che conta in questo momento è che ci sia qualcosa , o meglio
qualcuno, su cui focalizzare l'attenzione e impiegare le proprie
energie: il terrorismo. Che qui intenderò in senso lato, senza
specificare se sia opera di separatisti o di religiosi arrabbiati.
Avendo questo come obbiettivo da affrontare, è logico che le
questioni sindacali, le aziende da salvare, le aziende da creare, lo
stato sociale, il territorio da risistemare, la moria di api e mille
altre cose e cosette, passano tutte in secondo piano: anzi, vanno a
finire nel dimenticatoio. Eppure le cose e cosette sono ,a mio
parere, più importanti del terrorismo: questo ,come si sa o si
suppone, può operare in ogni dove, compresi i paesini sperduti e
dimenticati da Dio e dagli uomini (non tutti ovviamente). Quindi se
già la tua città viene dimenticata da chi dovrebbe, per scelta
personale (elettorale), occuparsene , risulta difficile o improbabile
che un gruppo di terroristi decida di impiegare le proprie forze per
danneggiare proprio la tua città. Ma ,come direbbe che porta sfiga
(o che invece ragiona), non si può mai sapere. In ogni caso, il
risultato è che mentre ci si riunisce di domenica pomeriggio e si
salvano alcuni istituti di credito, non si fa altrettanto per
industrie, negozi, aziende agricole, famiglie: sono due pesi e due
misure. Ma non basta perché tutto fanno i giornalisti e i media in
genere, compresi blog e siti web, tranne che parlare dei problemi
delle persone: per loro esistono solo i migranti, i terroristi
(meglio se mussulmani), gli assassini (meglio se uomini che uccidono
donne). Il resto non esiste e, se mai è esistito, ormai è bello e
dimenticato: ci ricordiamo ancora dei suicidi per debiti e perché si
è stati abbandonati e dimenticati dalle istituzioni, dalle
associazioni , dagli amici? Ecco che quando non c'era altro di cui
parlare, anche di un fallito che si suicida si può parlare. Ora che
ci sarebbe da chiedere che cosa è stato fatto, che cosa si può e si
deve fare, ecco che arrivano loro a rompere le uova nel paniere: i
migranti e i terroristi. E tutti via a dare la loro solidarietà ai
migranti e alla Francia. E quelli che vorrebbero uscire dalla
povertà, dalle difficoltà? Quelli che vorrebbero vivere in maniera
dignitosa? Per costoro non c'è niente di niente: sono destinati a
restare emarginati, e le loro richieste,come ho scritto nel titolo,
devono restare non solo in secondo piano, ma sparire nell'ombra. Non
si può disturbare chi pensa ai migranti e ai terroristi. Giammai!
Fra poco chi oserà dire qualcosa in merito, qualcosa che porti le
persone a chiedersi come mai non si pensa agli italiani e ai loro
problemi, ecco che si vedrà trascinato in un commissariato per
essere interrogato e intimorito. Che serva da lezione.
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