martedì 24 novembre 2015

Le tue esigenze? In secondo piano

Occorre ritornare sull'argomento, e mi dispiace doverlo fare.
La cosa che conta in questo momento è che ci sia qualcosa , o meglio qualcuno, su cui focalizzare l'attenzione e impiegare le proprie energie: il terrorismo. Che qui intenderò in senso lato, senza specificare se sia opera di separatisti o di religiosi arrabbiati. Avendo questo come obbiettivo da affrontare, è logico che le questioni sindacali, le aziende da salvare, le aziende da creare, lo stato sociale, il territorio da risistemare, la moria di api e mille altre cose e cosette, passano tutte in secondo piano: anzi, vanno a finire nel dimenticatoio. Eppure le cose e cosette sono ,a mio parere, più importanti del terrorismo: questo ,come si sa o si suppone, può operare in ogni dove, compresi i paesini sperduti e dimenticati da Dio e dagli uomini (non tutti ovviamente). Quindi se già la tua città viene dimenticata da chi dovrebbe, per scelta personale (elettorale), occuparsene , risulta difficile o improbabile che un gruppo di terroristi decida di impiegare le proprie forze per danneggiare proprio la tua città. Ma ,come direbbe che porta sfiga (o che invece ragiona), non si può mai sapere. In ogni caso, il risultato è che mentre ci si riunisce di domenica pomeriggio e si salvano alcuni istituti di credito, non si fa altrettanto per industrie, negozi, aziende agricole, famiglie: sono due pesi e due misure. Ma non basta perché tutto fanno i giornalisti e i media in genere, compresi blog e siti web, tranne che parlare dei problemi delle persone: per loro esistono solo i migranti, i terroristi (meglio se mussulmani), gli assassini (meglio se uomini che uccidono donne). Il resto non esiste e, se mai è esistito, ormai è bello e dimenticato: ci ricordiamo ancora dei suicidi per debiti e perché si è stati abbandonati e dimenticati dalle istituzioni, dalle associazioni , dagli amici? Ecco che quando non c'era altro di cui parlare, anche di un fallito che si suicida si può parlare. Ora che ci sarebbe da chiedere che cosa è stato fatto, che cosa si può e si deve fare, ecco che arrivano loro a rompere le uova nel paniere: i migranti e i terroristi. E tutti via a dare la loro solidarietà ai migranti e alla Francia. E quelli che vorrebbero uscire dalla povertà, dalle difficoltà? Quelli che vorrebbero vivere in maniera dignitosa? Per costoro non c'è niente di niente: sono destinati a restare emarginati, e le loro richieste,come ho scritto nel titolo, devono restare non solo in secondo piano, ma sparire nell'ombra. Non si può disturbare chi pensa ai migranti e ai terroristi. Giammai! Fra poco chi oserà dire qualcosa in merito, qualcosa che porti le persone a chiedersi come mai non si pensa agli italiani e ai loro problemi, ecco che si vedrà trascinato in un commissariato per essere interrogato e intimorito. Che serva da lezione.

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