Che l'opposizione fosse, come scrive qualcuno, oppofinzione , è vero: si assiste al gioco delle parti, dei ruoli. Ruoli che nel bene, per loro, nel male per noi, sono sempre più chiari e definiti: al voto non si dovrà andare, così è stato deciso dopo le ultime elezioni. Che poi ci sia stato un tradimento da parte dei 5 Stelle, è chiaro: che tradimento c'è stato da parte della Lega, è chiaro anche questo. Lasciamo perdere Fdi e Fi , su cui non trovo niente da dire : del resto che cosa dire di chi crede nei vaccini lampo? Di chi non ha combattuto il modo in cui, attraverso le chiusure e le mascherine e il distanziamento sociale per esempio, è stato gestito il Covid ? Che dire di chi non ha il coraggio di apostrofare certa gentaglia per quello che é? Di chi non ha il coraggio di stare, per davvero, a fianco dei ristoratori, dei commercianti, dei teatranti, degli artigiani, dei medici e "scienziati" che si pongono domande? Che cosa dire di chi non ha proposto studi indipendenti sul Covid e sulla sua gestione? Ecco cosa si può dire: li hai votati? Secondo me hai sbagliato, in buona fede forse, ma hai sbagliato. Io ho votato Lega, sia per le comunali che per le regionali: e ammetto di aver fatto una cazzata o cagata, vedete voi. Rendiamoci conto che anche per questioni come Euro, Europa, o per evasione fiscale e tasse, accesso al credito o diritto fallimentare, queste persone non hanno , per quanto mi è dato sapere, promosso e quindi commissionato studi indipendenti: si sono sempre basati su quanto presentato dai vari Istituti e quindi hanno replicato , di solito a voce bassa e con lo sguardo anche lui abbassato, a quanto presentato da altri. Ergo non hai promosso e fatto niente ,se non replicare : non ti sei mostrato, come partito , attivo e propositivo. Per cosa? Per i migranti e l'immigrazione selvaggia? Sai quanto danno da mangiare e quanto lavoro offrono quelle battaglie, a chi è senza lavoro, a chi vorrebbe intraprendere ma non ha accesso al credito, a chi "fallito" vorrebbe la seconda possibilità che gli viene sempre negata? Ecco le tue battaglie, danno ZERO! Perché? Perché anche tu, e l'oppofinzione , siete degli Zero. Non che gli altri ,quelli al governo, siano meglio di voi: sono anch'essi degli zero spaccati. Ma il mal comune non aiuta i cittadini, al massimo aiuta voi a continuare a incassare un bel po' di denaro. Ed è per questo motivo che, sempre più spesso ho notato e noto che pure chi sembrava fosse "dalla nostra parte", non lo è poi in modo chiaro e visibile: mi riferisco ai giornalisti , ai blogger, a chi fa video, che in apparenza sono appunto contro il governo, ma che in pratica si limitano a criticare alcuni aspetti della gestione italiana del Covid. Il punto è che non criticano e smontano il teorema che vuole il Covid mortale per tutti, che contagi tutti e comunque; non dicono apertamente che le mascherine fanno male, al pari del distanziamento sociale, delle chiusure (che siano a intermittenza, così da non permettere di accedere ai fondi; fondi che quelli come me, e credo di essere in compagnia, non vogliono dato che vogliamo invece poter lavorare) . Non hanno cioè la voglia, la forza, il coraggio di dire chiaramente che è monte che le cose sono sbagliate: commettono il vecchio errore, attribuito di solito agli altri, che è quello di guardare il dito invece che la Luna. Peccato perché alcuni sono o sembrano bravi comunicatori: il punto è che comunicano cose sbagliate o irrilevanti e che ,seguendo loro e le loro affermazioni, si rimane dove ci si trova. Ovvero, si spera di riaprire, magari "in sicurezza". Quest'ultima parola mi fa letteralmente incazzare: sia perché io non metto né voglio mettere qualcuno in pericolo, sia perché è il modo in cui viene limitata la libertà di associazione, di movimento. Il punto è che ci sono colleghi ristoratori e commercianti in genere, che pur di poter aprire anche per poche ore, adeguano il locale attuando misure assurde, e non gliene importa niente se poi queste misure non verranno cancellate e tolte. Quando? Ma il virus non doveva essere sconfitto? Ecco che vi torneranno in mente le parole di qualche scienziato malvagio: niente sarà più come prima; dobbiamo abituarci a cambiare stile di vita. Ci sono, e quanto scrivo farà incazzare più di una persona, colleghi del settore alimentare che stanno invece sperando nelle chiusure. Perché? Perché a marzo , aprile, maggio e giugno dell'anno appena trascorso, costoro hanno lavorato bene: e pensano di poter replicare anche quest'anno e con qualche mese di anticipo. Ora, questi se mai leggeranno quanto ho scritto, si incazzeranno: io sono già incazzato.
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