venerdì 26 agosto 2016

In secondo piano...se sei fortunato

E' un tema che , già in passato, ho affrontato, e cioè che i tuoi problemi e le tue priorità, seppure giuste e sacrosante, passano in secondo piano e cessano di essere, se mai lo sono state , prioritarie.
E' vero ciò che adesso ripetono sindaci e popolazione delle zone terremotate: sarebbe opportuno, senza peccare di presunzione o menefreghismo, che in altre zone d'Italia ci sono persone che aspettano il ripristino di ponti, acquedotti, strade , scuole , chiese... da diversi anni.
Queste persone sono state, per alcuni giorni, al centro dell'attenzione politica e mediatica, hanno ricevuto anche somme di denaro che , troppo spesso, non sono arrivate a destinazione (famosi soldi spariti o non resi disponibili o , peggio che mai, non spesi...ancora lì fermi a causa della burocrazia), e poi le loro problematiche sono state sostituite da altre, altrettanto importanti e gravi si intende, ma il risultato è che tu sei senza un ponte, con strade rotte, scuole inagibili, e i tuoi problemi , con tutte le cose che si portano appresso, restano e sono lì a ricordarti di quando c'erano i giornalisti che facevano a gara, insieme ai politici, per promettere aiuto e attenzione.
Peccato che ora l'Ilva, l'Alcoa, il raddoppio dei binari, il lavoro che non c'è, l'accesso al credito negato, siano stati sostituiti da immigrazione, migranti, terremotati, referendum eccetera.
Certo che non ci sono state raccolte di denaro per le aziende che chiudevano, che fallivano, né solidarietà ,sempre via sms, per i falliti o i loro familiari, per le famiglie che hanno avuto un congiunto suicida, né ci si prodiga di raccogliere fondi  di solidarietà per le vittime di Equitalia o delle banche e finanziarie.
Come detto nel titolo finisci in secondo piano ...se hai avuto l'onore (spiacevole e tragico insieme) di , finire in precedenza , in primo piano.

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