Cantava così, in "Grillo Parlante", Edoardo Bennato, quando era ispirato e al massimo della creatività (almeno secondo me): io non sono stato né mi definerei un profeta, ma alcune osservazioni che ho fatto vengono adesso sposate da altri. Mi fa piacere? Sì e no. Sì perché indicherebbe che avevo visto giusto, in anticipo, e perché in ogni osservazione che ho fatto , precisavo che era mia intenzione che si provvedesse, che ci si attivasse per migliorare la situazione. Vogliamo parlare dei barchini e
degli sbarchi alla spicciolata che avvengono da vent'anni e più in Sardegna e Sicilia? E di come venga taciuto il numero delle persone arrivate e che fine fanno , oppure leggere nei miei post e commenti che "sarebbe cosa buona monitorare il mare così da essere certi che questi barchini o gommoni vengono calati in mare da navi più grandi"? O è sufficiente ragionare su quanto carburante è necessario per arrivare dalla Tunisia o Algeria fin qui? Potrei proseguire parlando di fallimenti e di suicidi di imprenditori: del numero, anche qui taciuto di persone che si sono suicidate o del numero delle aziende che spariscono ogni giorno (anche se quest'ultimo dato, una tantum , viene comunicato) o del fatto che nessuna associazione di categoria interviene in modo efficace e visibile o è meglio far presente che nessun parlamentare o caritas o altra associazione oppure ong raccoglie fondi per le famiglie dei suicidi e sopratutto perché queste aziende siano risanate? Adesso si dice , e lo fa anche Diego Fusaro, che i parlamentari piddini non sono andati a Napoli per i lavoratori Whirlpool , mentre io anni addietro mi chiedevo come mai i deputati sardi se ne fregassero dei lavoratori della Keller e delle altre aziende del centro Sardegna. Ha ragione Bennato ma ho ragione anch'io, quando dico che ci si deve arrangiare e pensare solo ai fatti propri e lasciare che gli altri, seppure in difficoltà, facciano come faccio io, e cioè mi impicco con le mie mani e non conto su nessuno.
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