Leggere
che “ i migranti: qui ricomincia la nostra vita” fa un po' rabbia
perché il titolo dell'articolo sul nostro quotidiano sardo avrebbe
dovuto completarsi, o integrarsi, con un “qui finisce la nostra
vita (di sardi e di italiani)”. E finisce nella totale indifferenza
di chi, secondo me “facendo scena”, si reca il giorno di Pasqua a
portare solidarietà ai migranti, perché ci sono bambini e io sono
madre e non potevo non venire qui da loro, ma sono , immagino, le
stesse persone che se ne sono guardate bene dal fare cosa analoga per
i familiari dei falliti, dei suicidati, e che di certo non si sono
applicate nel portare non tanto solidarietà ma idee perché le
fabbriche e le attività commerciali non chiudessero i battenti. E
sono sempre queste persone che vanno in